Quell'uomo, o meglio ragazzo, aveva qualcosa di strano, quindi usava il velo per non farsi riconoscere.
In effetti mi ricordava qualcuno, però non ricordavo chi.
"Come fai ad avere tutte le informazioni private che dai?"
"Perché dovrei dirtelo?"
"Perché altrimenti ti uccido!"
"Non credo che lo farai... ti rimangono pochi secondi!"
"Perché?"
"Guarda la mano dove tieni il mio velo!"
Avevo guardato la mano: si stava gonfiando.
"Maledetto!" avevo urlato lanciando il velo "c'era veleno!"
"Esatto!"
"Perché tu..."
"Perchè io ho l'antidoto spalmato sulla faccia!" "Dammi quell'antidoto!" "Lo vuoi? Allora lasciami andare!"
Non era il momento di discutere, se sprecavo il mio tempo potevo perdere il braccio. Avevo accettato il patto e lui mi aveva dato l'antidoto in cambio della sua libertà. Però non potevo lasciarlo andare così. Dovevo capire come faceva a ricevere le informazioni...