Capitolo 42

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Rimanevo immobile a pensare, non sapevo che fare, ma una cosa era certa: non gli avrei mai detto la verità.
"Allora? Sto aspettando!" aveva detto l'uomo.
"Sono venuta qui solo per controllare se tutto fosse apposto! Ho sentito qualcosa riguardo ad un tradimento e stavo controllando in tutte le case chi fosse questo traditore. L'ho fatto senza che il conte Julian lo sapesse solo per prendere il merito davanti al re!"
"Una serva onesta che disobbedisce al proprio padrone? Non ci credo!"
Sapeva che ero una serva... un'altra informazione.
"Come sa che sono una serva?"
"Non è vero! Tu sei il cane fedele!"
"A quanto pare sai meglio di me le cose che mi riguardano..."
L'uomo si era tradito da solo e, cosa ancor peggiore per lui, aveva esitato.

Io avevo chiamato l'unica cosa in grado di aiutarmi. Capitano era arrivato dalla finestra aperta, l'uomo aveva sparato quattro colpi esatti, però non è riuscito a colpire Capitano. Il cane ha aggredito l'uomo facendogli cadere la pistola. Mi ero avvicinata all'uomo e gli avevo tolto il velo dalla faccia, quel che avevo visto mi aveva sorpreso.

La guerriera diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora