Capitolo 34

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Il giorno dopo mi ero svegliata prima del conte, aveva dormito tutta la notte restando attaccato a me.
Avevo cercato di spostarmi ma, persino da addormentato, si rifiutava di lasciarmi. Così avevo deciso di svegliarlo. "Svegliatevi conte..." gli avevo detto.
Il conte si era svegliato, mi aveva guardato e poi aveva detto "che cosa ci fai qui?"
Io intanto mi chiedevo se lui, ieri sera, fosse ubriaco o soffrisse di gravi perdite di memoria.
"Siete stato voi a ordinarmi di restare con voi..." gli avevo spiegato.
"Ah già..." aveva detto, per poi ributtarsi nel letto. "State bene?" avevo chiesto avvicinandomi al conte, lui mi aveva tirato il braccio facendomi cadere accanto a lui.
"Sto benissimo!" aveva risposto con un espressione allegra, assolutamente rara da vedere "mai stato meglio!"
"Avevate detto che oggi dovevate incontrarvi con qualcuno. Non è meglio che vi preparariate?"
"Hai ragione ma non ne ho voglia! Voglio stare ancora un po' a letto!"
"Volete che vi prepari la colazione?"
"No! Voglio che tu resti vicino a me e basta!"
"Non volete nient'altro? Ne siete sicuro?"
"Non proprio..."

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