Capitolo 55

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Dallas aveva preparato due cavalli e insieme a lui sono andata nel castello di Julian. Il re era ancora lì, avevo visto la sua carrozza.

"Cosa vuoi fare?" avevo chiesto a Dallas.
"Io entro!" aveva detto "tu intanto conosci bene questo palazzo e quindi conosci anche dove puoi entrare senza venire scoperta dal re. Entra e prendi tutti i documenti che trovi e scambiali con quelli che adesso ti consegno!"
"A cosa serve?"
"Non ne sono sicuro. Però se quei documenti sono truccati li sostituiamo. Se così non fosse... stiamo facendo tutto per niente." "Non capisco..."
"Tu fallo e basta!"

Ero entrata nella porta dove entrava la servitù, sono salita nello studio controllando che non ci fosse il re o il conte, poi sono entrata chiudendo la porta a chiave.
I documenti erano nella libreria, nascosti in un libro che conoscevano solo il conte e il proprio cane fedele. Avevo eseguito lo scambio e poi sono uscita, nel momento più sbagliato possibile.
"Che ci fai ancora qui?" aveva chiesto Dallas.
"Vorrei farti la stessa domanda!"
"Non c'è tempo! Il re e il conte stanno venendo qui! Esci dalla finestra!"
Ero uscita dalla finestra e mi ero aggrappata al balcone della stanza vicina. Il conte era stato molto intelligente: aveva creato un 'ponte' che collega il balcone alla finestra in caso di emergenza.
Era prevenuto all'impossibile.
Ero entrata nella stanza accanto allo studio, ovvero una delle tante camere di svago del conte. Ero uscita dalla stanza per poi uscire dal castello dalla porta della servitù.
Avevo aspettato che Dallas fosse uscito dal palazzo per andargli incontro. "Allora?" avevo chiesto impaziente.
"Hanno trovato delle prove che lo incriminano!"

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