Capitolo 28

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Per qualche giorno il conte aveva continuato a prendersi cura di me, preparava delle medicine e mi faceva visita ogni giorno.
Poi, appena uscita dalla clinica, il conte mi aveva ordinato di andare nel suo studio. In quel momento avrei voluto scappare da lui, scappare dalla morte. Però non era da me essere così codarda, non era quello che il padre del conte mi aveva insegnato.

Appena entrata nello studio del conte avevo chiesto "cosa desiderate?" Il conte si era alzato dalla sua sedia, si era avvicinato a me e aveva detto "trovati un abito!"
Io avevo buttato fuori tutto il fiato che avevo dentro per la tensione. "Dobbiamo andare nella carne viva domani?"
"No! Il conte Dallas vuole fare una festa in tuo onore!"
"Ah... Gentile da parte sua..."
"Va a prepararti! E per far prima verrò a prenderti io. Per le 6 fatti trovare pronta!"
"Certamente!"
Questa volta avevo chiesto un prestito al vecchio ed ero andata a comprarmi un abito decente. Di sicuro non era all'ultima moda, ma almeno era piú 'da donna' dei precedenti.

La guerriera diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora