"Qualcosa non va?" gli avevo chiesto abbracciandolo alle spalle.
"Si..." aveva detto, però non era convinto.
"Sei triste per aver perso il titolo di conte? Oppure perché Claude ha preso il tuo posto?"
"Non sono triste! Non preoccuparti!"
"Sicuro? Ti vedo assente..."
"Pensavo..."
"Non mentire! Ammettilo che ti dispiace aver perso tutto quel che avevi!"
Julian aveva iniziato a ridere, io lo guardavo come se mi stesse prendendo in giro."Io non ho perso niente!" aveva detto con un sorriso che mi ha strappato il cuore, poi si era avvicinato lentamente, aveva sfiorato le mie labbra con le sue, per poi baciarmi senza lasciarmi il tempo di reagire.
"Il mio tutto è qui con me!" Mi piaceva sentirgli dire quelle frasi. Avevo passato tutta la mia vita a sentirmi umiliata e picchiata per colpa sua. Però adesso non è più cosi: adesso mi ama. Mi fa sentire alla sua stessa altezza, se non anche di più. Prima mi sembrava una rosa intoccabile per via delle sue spine.Adesso ho capito una cosa: anche le rose riescono a crescere senza spine.