Capitolo 6

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CAMILLE'S POV

Mi sveglio in una stanza che non è la mia e mi guardo intorno non riconoscendo dove mi trovo, vedo Ivan entrare nella camera e chiudere la porta a chiave per poi darmi una pastiglia per il mal di testa e un bicchiere d'acqua che io prendo subito «Dove sono?» chiedo guardandomi intorno non riconoscendo il posto «In Russia» mi risponde tranquillo mentre io lo guardo basita «COSA?!» lui annuisce mentre io rimango con la bocca spalancata «Già... ora possiamo stare insieme e organizzare il matrimonio che ne dici?» mi sorride ed io sento il sangue ribollire nelle vene dalla rabbia «NO!!! Hai ucciso Nathan e ora mi rapisci solo perchè non sono voluta venire con te!!» lui diventa improvvisamente serio e stringe un pugno dalla rabbia «Era diventato troppo pericoloso tenerti lontano da me amore mio» la mia pazienza sta per raggiungere il limite e lui mi sta facendo infuriare ancora di più «Pericoloso da cosa?!» sbraito incazzata nera e perdo l'unico briciolo di pazienza che mi rimane «È girata la voce tra le famiglie mafiose che ho trovato moglie e ora tu sei un bersaglio perchè sanno che sei il mio punto debole».

«Non mi importa preferisco morire!!» vedo negli occhi di Ivan la delusione e la tristezza dopo che gli ho detto quella frase ma non mi importa di come si sente ha ucciso il mio primo amore e mi ha rapita solo per un suo capriccio quindi in questo momento che sia deluso non mi importa nulla.

Lo vedo alzarsi e uscire per poi chiudere la porta a chiave, io ne approfitto per scappare dalla finestra ma vedo che ha messo un lucchetto probabilmente perchè sapeva che avrei provato a scappare quindi visto che non posso uscire decido di esplorare un pò la stanza, vedo 3 porte una è quella da dove è uscito Ivan e decido di aprire una delle due porte rimaste apro quella a sinistra e trovo un bagno con tutte le cose mie e presumo di Ivan, esco e vado nell'altra porta e ci trovo una cabina armadio dove ci sono tutti i miei vestiti e le mie scarpe esco per cercare il mio telefono e il mio computer ma non li trovo quindi mi butto sul letto e mi guardo la TV ma è tutto in russo e non ci capisco nulla quindi chiamo Ivan «IVAN!!» urlo incazzata perché non capisco nulla di quello che dice la tipa, lui arriva correndo e con il fiatone probabilmente sentendomi urlare si sarà spaventato.

«Stai bene?!» chiede preoccupato ansimando «Si... mi metti la TV in inglese che non so il russo?» Ivan mi prende il telecomando e mentre è impegnato a mettermi la TV in inglese si è dimenticato la porta aperta quindi comincio a correre fuori, ma quando sto per scendere sento due braccia forti avvolgermi la vita e tirarmi su per poi capire che è Ivan, mi riporta in camera e mi ributta sul letto per poi uscire e chiudere a chiave la porta lasciandomi dinuovo da sola in camera.

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Dopo ore che guardavo la TV arriva Ivan con un vassoio con le lasagne e una bistecca con le patatine fritte e le salse con un bicchiere d'acqua «Mangia» io prendo il vassoio e mangio tutto sotto il suo sguardo attento e quando ho finito mi prende il vassoio e lo appoggia sul comodino per poi alzarsi e andare in bagno chiudendosi a chiave. Io mi metto il pigiama ma quando mi alzo mi accorgo che mi è venuto il ciclo quindi prendo le lenzuola sporche e le appoggio sulla poltrona presente al letto, prendo quelle pulite per poi metterle, busso alla porta e Ivan mi apre nudo, immediatamente abbasso lo sguardo imbarazzata «Che vuoi?» chiede freddo «Ho il ciclo» sussurro, pensando che non mi abbia neanche sentita, si fa da parte per farmi entrare e poi esce, mi levo le mutandine e le metto nel cesto della roba sporca per poi farmi un bidet e mettermi un paio di mutandine pulite e l'assorbente, metto anche il vestito nella roba da lavare e prendo un asciugamano per coprirmi, quando esco Ivan mi toglie l'asciugamano e mi da una sua maglia.

«Grazie...» dico imbarazzata ma lui mi ignora e va in bagno, si richiude a chiave io mi metto la sua maglia ed entro nella cabina armadio per cercare un asciugamano da mettere per non sporcare il letto e la sua maglia, lo trovo e me lo metto come se fosse una gonna attorno all'elastico delle mutandine, entro nel letto e sistemo meglio l'asciugamano per poi togliermi il reggiseno e mettermi a dormire. Dopo un po' sento che Ivan scosta le coperte e si mette a letto per poi coprirsi e spegnere la luce.

IVAN'S POV

Quando mi ha detto che preferiva morire che stare con me mi ha spezzato il cuore quindi ho deciso di mettere da parte i miei sentimenti e comportarmi come se fosse una qualunque, adesso che sta dormendo devo frenare la mia voglia di abbracciarla, quindi dopo 5 minuti mi alzo e vado in un'altra camera.

Sento la sveglia e torno nella camera dove sta Camille, la vedo dormire dal mio lato e vedo il cuscino bagnato dalle lacrime, questa visione mi fa male ma non posso permettergli di spezzarmi dinuovo il cuore quindi mi lavo, mi vesto ed esco chiudendola a chiave per poi preparargli la colazione che gli porto subito dopo e la lascio lì sul comodino, quando si sveglierà troverà la sua colazione preferita. Vado nel mio studio e mi metto a lavorare.

CAMILLE'S POV

Mi sveglio e trovo la mia colazione preferita, la divoro e appoggio nuovamente il vassoio sul comodino, stanotte ho sentito che si alzava e se ne andava, ci sono rimasta malissimo perchè se non gli avessi detto che preferivo morire invece che stare con lui sarebbe rimasto con me invece lui se ne andato e mi sono messa dalla sua parte dove era impresso il suo profumo e mi sono addormentata sognando tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme. Mi alzo e tolgo l'asciugamano che piego a appoggio sul mio cuscino per poi prendere dei vestiti puliti e andarmi a fare la doccia, mi asciugo e indosso i vestiti che ho scelto, ormai ho preso la mia decisione non voglio tornare in America voglio stare con lui perché mi fa stare bene, mi siedo sul letto e accendo la TV visto che non posso fare altro, sento la porta aprirsi e vedo Ivan che mi lascia il vassoio con il pranzo ed esce subito dopo e io ricomincio a piangere perchè se lui non vuole più stare con me è solo colpa mia.

Quando mi tranquillizzo un po' mangio la pasta con il ragù e le polpette col sugo e bevo il mio bicchiere d'acqua, appoggio il vassoio sul comodino e provo ad aprire la porta e quando la trovo aperta la spalanco, prendo il vassoio per poi cercare la cucina, quando la trovo metto il vassoio sul ripiano e comincio a lavare i piatti per poi rimetterli a posto, cosa che faccio anche col vassoio e decido di esplorare un po' la casa, vedo la sala da pranzo, il salotto, un bagno, la palestra quindi salgo al piano di sopra e trovo solo camere da letto e quello che presumo sia lo studio di Ivan, salgo ancora le scale e trovo una biblioteca e decido di prendere qualche libro e leggerlo visto che non ho il telefono ma mentre leggo cado tra le braccia di Morfeo.

IVAN'S POV

Vado nella nostra camera e trovo la porta spalancata, cazzo lo sapevo che non dovevo fidarmi, inizio a cercarle in tutte le camere ma non la trovo quindi scendo al piano di sotto e non la trovo neanche lì salgo al terzo piano e la trovo che dorme sul divano della biblioteca quindi prendo una coperta e mi sdraio vicino a lei abbracciandola per poi addormentarmi anche io.

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Mi sveglio dopo un ora e vedo che lei ancora non si è svegliata quindi decido di mettere a posto i libri e la coperta per poi prenderla in braccio e portarla in camera. La metto sul letto e vado nel mio studio a prendere il mio portatile per poi tornare in camera e chiudere la porta, mi sdraio sul letto e mi metto a lavorare. Dopo 2 orette Camille si sveglia e io rimetto la mia maschera d'indifferenza lei mi guarda delusa e con le lacrime agli occhi «Scusa... non lo pensavo veramente ero solo arrabbiata con te e ho parlato senza pensare...» dice incominciando a piangere io faccio finta che non mi importi quando dentro il mio cuore sanguina «Ma le hai dette...» dopo questa frase mi alzo e vado nel mio studio per posare il computer, esco e vado in palestra mi levo la maglia e comincio a tirare pugni al sacco da boxe finché non vedo il sangue sulle mie mani e sul sacco, quando smetto vado a farmi una doccia per poi fasciarmi le mani.

Vado nella nostra camera e mi butto sul letto a pancia in giù con solo un asciugamano in vita e sento poi Camille venire da me e mettersi a cavalcioni sul mio culo e abbracciarmi da dietro, dopo un paio di minuti mi addormento.

Per Sempre Mia [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora