3.

1K 48 0
                                    

Dopo l'esame tornai a casa un po' stravolta. Si era fatta sera e l'unica cosa che volevo era farmi una doccia e andare in giro come mio solito. La mia natura selvatica chiamava ed ero sempre pronta ad accoglierla. Rientrata trovai la mamma curiosa di sapere come fosse andato l 'esame, tutto come prima insomma. Prima mi buttava giù poi mi tirava su come se nulla fosse. Essere volubile era una qualità di questa famiglia a quanto pareva. Sgattaiolai in camera dopo cena cercando di riassumere il più possibile i dettagli dell'esame. Purtroppo non riuscivo a fingere quando mi ferivano. Perdonavo ma non dimenticavo. Ero fatta così.
Dopo la doccia mi infilai una tuta e aprii la finestra come era mia consuetudine fare quasi ogni sera. Il fatto di potermi mutare pur avendo i vestiti addosso era di enorme comodità tutto sommato. Mi preparai a trasformarmi in gatto, sentivo i miei arti rimpicciolirsi e i sensi acuirsi. Ero pronta a lanciarmi: spiccato il balzo dal secondo piano mi aspettavo di atterrare leggera sulla strada ma il mio muso venne schiacciato da due protuberanze morbide come lo zucchero filato.
BOING.
<Alexis so che sei contenta di vedermi ma così mi fai arrossire!>
<MIAO!> cercavo di liberarmi da quell'abbraccio non pervenuto, all'estrema ricerca di aria. La zia mi lasciò andare.
POOF!
<Zia ma che cavolo..!> ero tornata alla mia forma umana tenendomi il naso.
<Cosa ci fai qui?>
<Stavo tornando dalla pattuglia serale e visto che non mi hai detto niente sono passata direttamente per sapere com'era andato il tuo esame!>
Effettivamente era con la sua tenuta da hero, troppo aderente, troppo tutto in bella vista,tutto..troppo provocante.
< Ci credo che ti sei affibbiata il soprannome di hero vietata ai minori zia>
< Invidiosa?> disse con tanto di occhiolino e frustata al suolo.
Sbuffai guardando da un'altra parte.
<Vedrai che le tette cresceranno anche a te un giorno> la guardai malissimo. Le mie unghie si erano affilate d'istinto.
<Nemuri..>
<Ahahah> rise lei.
Ci sedemmo appoggiate al muro del giardino di casa così che mia madre non potesse sentirci, dopotutto era tardi e sicuramente era già a dormire.
<Allora com'è andato l 'esame?> chiese lei togliendosi gli occhiali del costume.
< Direi bene, sono fiduciosa > lo pensavo davvero.
<Appena arrivata stavo in disparte e contavo di non interagire con nessuno. Poi si è palesato Izashi..>
< Oh cristo> disse la zia strabuzzando gli occhi sapendo perfettamente gli atteggiamenti del suo amico.
< Già. > bastava questo a dire tutto e la zia si accasciò dalle risate.
<Ti prego non ti ci mettere anche tu è stato troppo imbarazzante!>
< Ci credo! Oddio sto male..era anche un sacco di tempo che non ti vedeva si sarà messo a piangere quel disgraziato!>
<Infatti. Dovevi vederlo quando si è lanciato per abbracciarmi >
< E tu??>
< L'ho schivato e l'ho atterrato. >
< Brava ragazza> con tanto di pacca sulle spalle.
<Sai zia..ero già pronta a ricevere gli sguardi di astio da parte degli altri studenti ma non è stato così..>
<Mh?> mi guardò perplessa < Perché avrebbero dovuto? Dopotutto erano raccomandati come te>
Intuitiva e dritta al punto.
Aveva ragione.
< Probabilmente hai ragione tu..due ragazzi che erano all'esame con me senza volerlo mi hanno tranquillizzato dalla mia ansia>
< Chi erano?>
< Una bellissima ragazza mora con la coda alta ,una certa Yaoyorozu e un tipo piuttosto apatico con i capelli di due colori diversi.>
Nemuri rivolse lo sguardo verso il cielo , riflettendo.
< La mora potrebbe essere la primogenita della famiglia Yaoyorozu, sono molto ricchi ed influenti ma rimangono sempre umili. Il ragazzo invece è sicuramente il figlio più piccolo di Endevour.>
< Endevour? Il numero 2?>
< Esatto! Avevo sentito da lui stesso che suo figlio avrebbe fatto l 'esame per lo Yuei ed era molto agitato. Non penso corra buon sangue tra i due al momento. >
< Come mai?> ero curiosa. Quel ragazzo forse doveva la sua apatia a causa di suo padre.
< Non ho notizie certe ma credo abbiano avuto dei problemi in famiglia, sua madre è in ospedale e sembra che quell'ustione sul suo viso gliel'abbia provocata lei. Di più non so.>
Che storia triste, pensai.
< Bè,parlami dell'esame!>
Mi ridestai dai miei pensieri e raccontai alla zia delle varie prove di resistenza sia fisica che del quirk. La mia agilità era ottima per schivare e calibrare gli attacchi, il mio isolarmi dalle situazioni e ragionare a mente fredda anche. L'unico punto debole era la potenza ma era questione di allenamento. Se fossi entrata allo Yuei avrei imparato anche quello.
<La mia Alexis..> mi accarezzò una guancia con uno sguardo pieno di affetto che mi arrivò dritto al cuore.
< Sono così orgogliosa di te>
La abbracciai d'istinto.
< Grazie a te zia. Di tutto.>
< Ma piccola..stai facendo le fusa??>
ODDIO NO.
Cercai di staccarmi ma lei mi cinse stretta a sé cominciando a crogiolarsi come non mai.
<CHECCARINAAA>
< Lasciamii>piagnucolai.
Dopo qualche benevola presa in giro mi lasciò e si alzò in piedi.
< Non devi ringraziarmi. Hai del potenziale e io sono qui per aiutarti a tirarlo fuori >
Lei era tutto il mio coraggio.
< Tra una settimana riceverai la risposta per l'ammissione. Preparati nipotina perché se entrerai nella mia scuola non ti tratterò con i guanti!>
Mi schioccò un bacio e si dileguò nella notte. Sorrisi guardandola allontanarsi, col cuore caldo e pieno di speranza.

Una settimana passò veloce ,le giornate erano tutte pressoché identiche. La notte mi prendevo la libertà di esplorare i dintorni, anche se ammettevo di tornare spesso nei pressi di quell'albero dove incontrai lo sconosciuto misterioso. Mi chiedevo come mai mi fosse rimasto così impresso nella mente.
Scacciai via il suo viso dai miei pensieri per l'ennesima volta.
Un giorno tornando a casa vidi mia madre sulla soglia con una busta in mano.
< È dello Yuei> disse con gli occhi sgranati e la voce speranzosa.
Presi la lettera. Non riuscivo a dire niente, una punta d'ansia fece capolino facendomi battere forte il cuore nel petto.
Ci dirigemmo in salotto e aprendo la busta cadde sul tavolo un proiettore che si azionò rivelando l'enorme ologramma di All might.
< Giovane Alexis! Quanto tempo!>
Sorrisi. Mi tornò alla mente un ricordo di quando ero piccola. Avrò avuto più o meno dieci anni e un giorno la zia si presentò a casa nostra con Yamada e Toshinori, alias All might, l'eroe numero 1 del Giappone. Ricordo che mi prese in braccio facendo finta di farmi volare e si struggeva quando non riusciva a farmi ridere,cadendo in depressione.
< Quando ho saputo che avresti partecipato all'esame di ammissione sono stato davvero contento. Pensa che ho chiesto espressamente a Kayama di invitarti! Anche se eri solo una bambina ai tempi avevo già capito che avresti avuto del potenziale > Anche All might pensava questo di me? Ma come? Perché tutti me lo dicevano ma io non mi accorgevo di niente??
< Per quindi ciò> continuò la registrazione < ti confermo in via ufficiale la tua ammissione allo Yuei! Sei arrivata prima all'esame con punteggio pieno AH AH AH! Sii orgogliosa di te! Ci vediamo presto!>
Fine trasmissione.
Rimasi impalata a fissare il vuoto con una lacrima sul mio viso che non si era scomposto.
< Brava figlia mia! > mia madre mi abbracciò. Non lo faceva spesso e la lasciai fare.
< Grazie> le risposi.

-----------------------------------------------------

< ALEXIIIIIIIIIS!> La voce di mia zia mi fece ritirare subito l'orecchio dal cellulare. Già era difficile e ridicolo tenere l'apparecchio più in alto del normale poi se ci si mettevano anche le urla era finita!
<SEI PASSATA! SEI PASSATA! Sei anche arrivata prima!!> l'emozione di Nemuri era incontenibile.
< Grazie soprattutto a te zia che hai creduto in me>
< Guarda che ti stai aprendo un po' troppo Alexis, dopo rischio di farci l'abitudine!> scherzò.< Purtroppo non riuscirò a passare ma ci vedremo comunque a scuola! Sono così orgogliosa nipotina mia!!>
Aveva ragione.
Iniziava la mia nuova vita allo Yuei.

Alexis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora