13.🍋

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<STOOOOOP!>
La prova era conclusa.
Ero scossa. Cosa aveva appena detto quel ragazzo??
Mi mancò la terra sotto ai piedi dallo shock, per fortuna Kaminari mi agguantò e mi ritrovai tra le sue braccia.
<Sei stata grande!> e mi sorrise con quel suo sorriso stupido.
<..ho.. perso la fascia..> la mia voce tremava e gli occhi mi si riempirono di lacrime. Loro, che si erano fidati di me, si ritrovavano fuori dalla gara per colpa mia.
<..ma cosa dici Alexis?> Kyoka mi guardava stranita e mi indicò la ranocchia al mio fianco.
<Mentre quello della B ti strappava la fascia ne ho approfittato per rubarne qualcuna a loro-cra> e mostrò orgogliosa tre fasce da 1000, 670 e 200 punti.
Il mio cuore scoppiò. Guardai il tabellone e grazie a Tsuyu ci eravamo qualificati terzi.
<Ragazzi..!> abbracciai i miei compagni come se non ci fosse un domani e piansi.
<Così mi strozzi!> farfugliò Ochako.
Non sapevano quanto fossi contenta, non potevano immaginarlo. Mi accasciai per terra trascinandomeli dietro e con immenso piacere della castana iniziai a fare le fusa a tutti loro.
<Certo che quell' Hitoshi è stato proprio un fetente>disse Denki rialzandosi. Quando mi calmai riguardai il monitor dei risultati e il viola era ora in testa, seconda la squadra di Bakugou, terzi noi e quarto Midorya.
Cercai Shinso tra la folla ma non riuscii a scorgerlo. Dovevo assolutamente parlargli e vederci chiaro: "sorellina"?
Ringraziavo ogni giorno i miei sensi felini perché anche in quel momento mi salvarono da un principio di esplosione del porcospino che si era lanciato contro di me.
<Ti ho battuto randagia bastarda! Vedi come ci si riduce a non fare squadra con il migliore?!>
Kirishima e Sero cercarono di bloccare il suo delirio di onnipotenza con scarsi risultati.
<Comunque Alexis sei stata brava a recuperare così in fretta, avevo paura che saresti caduta!> il rosso era seriamente preoccupato.
<I gatti cadono sempre in piedi.>
Una voce attirò la nostra attenzione e si palesò la figura di Tokoyami dietro di noi.
<Hai tutto il mio rispetto ragazza gatto. Anche Dark Shadow è rimasto sorpreso dalla tua prontezza di riflessi> detto ciò dal ventre del pennuto scaturì una mini ombra che mi fece, pensai, un "Okey" con una piuma. Sorrisi ad entrambi. La mia attenzione fu di nuovo rivolta al biondo ciclato che non la smetteva di insultare i suoi compagni: decisi di appoggiargli una mano sulla testa, accarezzandolo. Lui si bloccò all'istante,fissandomi.
<Bravissimo Katsuki, sei stato grande>
Lui si rilassò visibilmente cosicché gli altri poterono lasciarlo. Abbassò lo sguardo e muto come un pesce continuò a farsi accarezzare sotto lo sguardo scandalizzato di tutti i presenti.
<Ma allora anche Bakugou riesce a stare zitto??>
Il momento idilliaco fu spezzato dal pikachu che dovette mettersi a correre per evitare di esplodere in aria.

<WOW-WOW-WOW GENTE!! CHE COLPI DI SCENA SPETTACOLARI! PER L'ULTIMA PROVA SE NE VEDRANNO DELLE BELLEEE!
MA ORA PAUSA RELAX DOVE SI TERRANNO..> Present Mic continuò dicendo che l'ultima fase del festival sarebbe stato un torneo uno contro uno dove si sarebbero scontrati gli ultimi gruppi rimasti.
Io ero ancora in preda all'adrenalina della seconda prova e non riuscivo a togliermi dalla testa la frase detta da Shinso. Non trovavo pace. Mi ridestò dai miei pensieri Todoroki che si era messo accanto a me. Lui si era classificato quinto.
<Tutto bene? Non sembri molto in forma>
<Sì, Shoto tutto ok grazie. Penso che andrò in infermeria a riposare un po', per favore dì a Momo che sto bene e che ci vedremo dopo>
Lui annuì, una leggera preoccupazione sul suo viso. Prima che potessi allontanarmi però lui mi cinse un braccio e mi guardò dritto negli occhi.
<Se ci batteremo non mi tratterrò, Alexis >
<Lo spero proprio> sorrisi e mi diressi verso gli spogliatoi.

Avevo l'ansia. Troppe domande mi ronzavano in testa. Girai l'angolo nel corridoio appena sotto la tribuna e mi sentii tirare per il collo della felpa. Mi girai di scatto soffiando,i denti già appuntiti quando venni bloccata al muro da una figura alta,completamente nera.
<A-Aizawa..> ritirai le zanne e se prima ero agitata in quel momento lo ero ancora di più causa la vicinanza di quell'uomo. Lui mi guardava impassibile, a pochi centimetri dal mio viso, lo sguardo privo di emozioni. Provai a dire qualcosa ma mi abbracciò forte,il mio viso contro il suo petto, la sua testa sopra la mia.
<Stai bene?>
<C-certo..> stavo prendendo fuoco.
<Ti sento agitata>
"Causa tua??"
<Sarà l'adrenalina di prima..> sussurrai,in parte era vero. L'altra era dovuta all'uomo che desideravo appiccicato a me.
<Sai che puoi dirmi tutto ,vero?> il suo tono era fermo. Mi guardò. Non sapevo da dove iniziare.
<Allora intanto cercherò di farti rilassare un po', gattina..> così disse e si insinuò tra la felpa e il mio collo.
<Ah..!> non me l'aspettavo.
<Zitta Alexis..> e mi baciò. Non avendo il tempo per rendermi conto della situazione mi trovò con la bocca aperta e si intromise subito per assaggiarmi, esplorandomi con una lentezza micidiale.
Stavo sudando e non riuscivo a tenere gli occhi aperti.
<Shota..> provavo a dire qualunque cosa ma mi bloccava le parole sul nascere. Mi cinse per i fianchi e si premette contro di me.
Caldo. Tanto caldo.
Senza staccarsi dalle mie labbra scivolò con la mano sotto la maglietta, accarezzandomi la schiena che inarcai involontariamente e provocandomi brividi dappertutto. Sentii le labbra del mio professore incurvarsi in un sorriso compiaciuto prima di tornare a baciarmi, con foga questa volta. La presa sulla mia schiena divenne più salda e mi aggrappai alle sue braccia. Dalla schiena la mano passò davanti appoggiandosi ai miei addominali,bruciante. Si staccò da me per osservarmi con gli occhi mezzi aperti velati di passione. Con le dita iniziò a giocare con l'elastico dei miei pantaloni e prima che potessi dirgli qualcosa vi insinuò la mano fino a toccarmi la biancheria intima.
Trattenni a malapena un urlo.
<Lasciami fare,pretty kitty..> ed iniziò a toccarmi,prima sfiorando poi premendo sempre più forte sulla mia intimità. Più pressione faceva più delle scariche di piacere attraversavano il mio corpo facendomi provare strane sensazioni all'interno delle mie gambe.
<Come sei bagnata..> in un solo movimento spostò lo slip e mi penetrò con un dito. Per fortuna mi bloccò con le sue labbra prima che mi sentissero ansimare anche dagli spalti.
Stavo impazzendo!
Il piacere si intensificò quando cominciò a muoversi dentro di me, per poi aggiungerne un altro senza fermarsi. Io ormai avevo arpionato le sue braccia e probabilmente gli stavo conficcando le unghie nella carne ma non mi importava: sentivo solo la sua mano e le sue dita premere forte dentro di me.
Anche Aizawa stava ansimando leggermente e ci mise più vigore mentre mi spingeva di più contro di lui.
Stavo per raggiungere il limite.
Un ultimo movimento e raggiunse un punto non ben definito che mi fece gridare di piacere contro il petto del sensei. Non mi era mai capitato. La mano di Aizawa scivolò via da me e se la portò alla bocca, leccandosi le dita.
<Hai un buon sapore, gattina> ghignò.
Mi stavo ancora riprendendo e ci misi qualche secondo per rendermi conto di quello che era appena successo, l'imbarazzo e la vergogna si impossessarono di me.
< E se ci avesse visti qualcuno??> ansimai sconvolta.
<..e te ne preoccupi soltanto ora?> rispose con uno sguardo ancora più malizioso.
<Pensavo che invece di ansimare miagolassi..>
Lo fulminai con lo sguardo.
<Comunque.. sei più rilassata adesso?> e appoggiò la fronte sulla mia. Non potevo negarlo, l'adrenalina era scemata e mi ritrovavo in uno stato di estasi. Avrei dovuto arrabbiarmi per l'assalto ma non potevo: il senso di sicurezza che mi trasmetteva quell'uomo era innegabile.
Gli tirai un buffetto sulla pancia.
<Lo prendo come un sì> e si staccò da me.
Feci fatica a reggermi sulle gambe ma cercai di non mostrarlo anche se il suo sorrisetto diceva il contrario.
<Mi hai sorpreso lá fuori campanellino..> cominciò <..ma quest'ansia non è dovuta solo alla prova, vero?> e si mise le mani nelle tasche, fissandomi.
<Quello Shinso mi turba > confessai, guardando il pavimento.
<Quando mi ha rubato la fascia l'ho sentito chiamarmi "sorellina". La prima volta che l'ho incontrato mi ha trasmesso un senso di familiarità e una brutta sensazione..ma non saprei dire quale, sono confusa> mi misi una mano sulla testa. Chi era? Cosa voleva da me?
<Non so molto di questo studente ma potrei chiedere a Vlad qualche informazione su di lui se ti va> Aizawa era pensieroso.
<Dovrò parlarci direttamente mi sa> ammisi.
Il mio professore si stava per avvicinare di nuovo ma venimmo interrotti dall' arrivo di Bakugou, tutto trafelato.
<Ecco dove ti eri cacciata, randagia!> sbraitò e quando si accorse del sensei lo guardò storto.
<Ho per caso interrotto qualcosa?!>
Non feci in tempo a rispondere che il biondo mi prese per un braccio e mi trascinò via, sotto lo sguardo impassibile di Aizawa.

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