Mi sentivo intorpidita e avevo caldo.
Le mie orecchie si mossero e quando schiusi leggermente gli occhi notai la luce del giorno che filtrava nella stanza.
Panico.
Sgranai gli occhi: la scuola!
Feci per tirarmi su ma un peso me lo impediva. Che cosa..?
Una grossa mano mi spinse la testa di nuovo sul cuscino.
<Oggi scuola non c'è, non ti agitare>
Una voce roca ed assonnata proveniva da dietro le mie spalle. Avvampai.
Aizawa..??
Piano piano i ricordi della sera precedente tornarono a galla e.. ero senza mutande, col mio professore che mi teneva stretta a sé. Il contatto con le sue gambe mi fece capire che anche lui era..era..!!
Stavo per svenire.
Non era possibile. Cosa, come.. come mi ero comportata ieri?? Dovevo essergli sembrata un'assatanata per quello che avevo..che avevo..
Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata.
La figura dietro di me si mosse. Non osavo guardarlo in faccia ma mi sforzai di girarmi appena.
Shota Aizawa, il mio professore, si stava stiracchiando e si portò una mano alla bocca per coprire uno sbadiglio. Era nudo e con i capelli tutti scompigliati, gli occhi ancora mezzi addormentati (come sempre, pensai).
Spostò lo sguardo su di me ed io mi rigirai velocemente.
Oddio, ODDIO.
Lo sentii ghignare per poi avvolgermi tra le sue braccia.
<Non ti sembra un po' troppo tardi per fare la timida?> sussurrò al mio orecchio.
Mi irrigidii tutta, le orecchie schizzarono all'insù. Con l'abbraccio si era avvicinato e adesso ci trovavamo appiccicati, le gambe intrecciate.
<Girati>
Con sommo imbarazzo e riluttanza obbedii ritrovando i suoi occhi fissi nei miei. Mi sorrise delicatamente e credetti di sciogliermi.
<Buongiorno>
<B-Buongiorno..>
Dopo qualche secondo scoppiò a ridere.
<Perché ridi??> mi arruffai.
<Perché fai tanto la timida quando ieri non lo eri per niente!>
Mi uscii del fumo dalle orecchie e dovevo aver fatto una faccia davvero buffa perché si mise a ridere ancora di più. Stavo per rispondere a tono ma mi prese il viso con una mano e si avvicinò.
<Non ho detto che mi sia dispiaciuto, anzi..sei piena di sorprese, campanellino >
Le nostre labbra erano a pochi millimetri e sentivo una strana sensazione crescere dentro di me. Stavo già assaporando quel bacio ma..
<ALEXIS!! SONO LA ZIA!!>
..sentii la voce di Nemuri fare capolino improvvisamente dentro casa.
Scattai in piedi sul letto.
<HO USATO LA CHIAVE CHE MI HA LASCIATO TUA MADRE! TI HO PORTATO LA COLAZIONE!>
Era in cucina.
Pensa, pensa, PENSA!
Guardai impanicata Aizawa e mi accorsi che il suo sguardo da ebete era fisso sul bordo della maglietta che a malapena mi copriva il sedere.
<Dannato, rivestiti!> cercai di dire sottovoce mentre gli lanciavo addosso i pantaloni della sua divisa.
<Ehi!> sbuffò.
<ALEEEXIS> Nemuri stava salendo le scale.
<Cosa faccio? Cosa faccio??> ero in preda all'agitazione, che situazione imbarazzante!! Ma doveva proprio venire qui la zia?? Effettivamente era da ieri che non mi vedeva né sentiva quindi dovevo immaginarlo, dannazione!
<Per cominciare rivestiti anche tu, no?> disse tranquillamente l'uomo mentre drizzava la sua maglietta.
<Tu muoviti!> lo rimbeccai infilandomi gli slip e i pantaloncini.
<ALEXIS SEI SVEGLIA?> Nemuri era qui e stava bussando alla porta della mia stanza.
<Ehm..un attimo! Solo un attimo!> la mia voce era troppo agitata e questo la fece preoccupare perché bussò ancora più forte.
<CHE SUCCEDE? STAI MALE? FAMMI ENTRARE> provò ad aprire la porta ma la tenni chiusa.
<No,no! Solo cinque minuti!>
<FAMMI ENTRARE!>
Stavo per rispondere ma il mio professore allungò un braccio e aprì la porta, tirando dentro anche la zia che si era aggrappata alla maniglia. Entrambe rimanemmo senza parole.
<Buongiorno Nemuri> salutò lui col suo solito tono apatico e a petto nudo.
Chi si fosse trovato all'esterno della casa avrebbe potuto sentire benissimo le fondamenta incrinarsi dalla potenza della urla di Midnight.Porsi una tazza di caffè ad Aizawa che sedeva imbronciato su una sedia della cucina, un'enorme bernoccolo in testa. La zia non ci era andata leggera.
<Ma come cazzo si fa?! Shota hai trent' anni e decidi di approfittare della mia nipotina?!?>
Nemuri non si teneva, stava sbraitando e disintegrando tutto quello che aveva portato per colazione.
<Ma no zia, calmati.. non è successo niente! Vero??>cercai di spiegare sperando nella collaborazione di Aizawa.
<Tranquilla, non ha ancora perso la verginità se è questo che ti preme.> disse tra un sorso di caffè e l'altro.
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Alexis.
FanfictionAizawa x OC. Alexis è una ragazza di 16 anni, introversa e senza amici. A primo impatto potrebbe risultare apatica ma non è così..sarà l'incontro con un certo professore dello Yuei e l'inizio di una nuova vita con i suoi nuovi compagni ad incrinare...