27.

596 24 0
                                    

La prospettiva dell'esame rendeva i miei compagni alquanto nervosi.
Suonò la campanella e mentre mi stavo dirigendo con Momo verso la mensa la mia attenzione venne catturata da un ragazzo con i capelli viola e le occhiaie venire verso di noi.
<Alexis>
<Hitoshi>
Si avvicinò rivolgendomi uno dei suoi rari sorrisi e mi abbracciò stringendomi forte
<Congratulazioni per la licenza. Sei forte sorella>
Sapeva di famiglia.
<Scusate il disturbo, giovani studenti..>
Un' altra voce ci distrasse da quel momento.
All might nel suo aspetto normale era davanti a noi e sorrideva. Era strano vederlo senza la sua solita prestanza e nonostante fosse comunque altissimo dava l'idea di essere una persona da proteggere, immaginavo che se ne rendesse conto e non doveva essere facile per lui quella nuova situazione. Almeno sembrava essersi ripreso dallo scontro con All for One e questo mi faceva piacere.
<Sta bene professore> dissi sciogliendomi dalle braccia di Shinso. Mio fratello mi fece segno che ci saremo visti dopo e fatto un inchino all' hero se ne andò, seguito dalla mia amica che aveva inteso di essere di troppo in quel momento.
<Giovane Alexis, ti va di accompagnarmi in sala insegnanti?>
Ci incamminammo per i corridoi, le occhiate degli studenti erano rivolte al professore ma non se ne curava.
<Ci dovrò fare l'abitudine mi sa..> disse più a se stesso che alla mia persona
<Comunque congratulazioni anche da parte mia per la buona riuscita dell' esame, ho saputo di come hai superato la prova e Vlad era molto soddisfatto di te> mi sorrise.
<In realtà non me ne rendo ancora conto> risposi. Giunti nella sala Toshinori mi fece segno di sedermi mentre richiudeva la porta. La finestra era leggermente aperta anche se la temperatura era scesa parecchio in quei giorni. <Ora che hai ottenuto la licenza vorrai sapere cosa succederà adesso immagino> cominciò sedendosi di fronte a me
< Premetto che di noi, di me, ti potrai fidare al 100%, sempre. In ogni situazione, per ogni evenienza. Non ti lasceremo mai sola> il suo tono era diventato molto serio.
Cosa mi avrebbero fatto fare?
<Alcune cose sono cambiate e non so se ho fatto la scelta giusta a farti procedere su questa strada..>
<In che senso? Mi stai facendo preoccupare>
I miei sensi si erano attivati. Dove voleva andare a parare??
<Non voglio allarmarti, tranquilla. Quello che intendo dire è che-->
Non potei farlo continuare.
Mi gettai contro di lui con le braccia tese, facendolo spostare di scatto contro lo schienale per il movimento improvviso, le mie mani giunte a pochi centimetri dal suo naso. Mi fissò confuso e mezzo spaventato.
<Scusami Toshinori> dissi minacciosa, tenendo stretta una famigliare piuma scarlatta che si agitava tra le mie dita <Dovremo rimandare la nostra chiacchierata>
Ottimo tempismo. Voleva parlarmi prima lui?
Corsi verso la finestra e dopo averla spalancata mi girai di nuovo verso All might che mi guardava incredulo
<Per favore avverti Aizawa che tarderò alla prossima lezione. Grazie!> e mi lanciai.

Rilasciai la piuma che cominciò a volare verso il tetto dell' istituto. Mi aggrappai e corsi sulla parete a gran velocità, la rabbia che cresceva e si impadroniva di me ad ogni falcata. Con un ultimo grande balzo mi innalzai sopra il tetto e vidi la figura dell' uomo con le grandi ali che aveva tormentato la mia mente per tutte quelle settimane, giorno e notte.
Esplosi.
Senza rendermene conto il mio corpo divenne tutto nero e mi scagliai contro di lui, in picchiata. Sapevo che mi avrebbe schivato ma era proprio quello che volevo.
Si girò con gli occhi spalancati e saltò prima che lo colpissi in pieno ma ritrovandomi sotto di lui lo brancai per la caviglia e lo tirai con tutta la mia forza sbattendolo al suolo.
Si lasciò sfuggire un verso di dolore. Mi posizionai sopra di lui pronta a tirargli un pugno dritto in faccia.
Keigo mi guardò dritto negli occhi
<Fallo, gattina. Fallo>
Io strinsi ancora di più il pugno. Le mie zanne erano allungate e gli occhi bruciavano, lacrime di rabbia scendevano copiose sul mio viso
<Perché..perché Keigo..perché..> la mia voce tremava <Perché hai fatto tutto questo!!> urlai
stringendolo con l' altra mano per la maglia, sentivo il tessuto lacerarsi sotto i miei artigli.
<Alexis..> provò a dire.
<RISPONDI DANNATO!>
Non ero in me. Mi passavano per la mente tutti i ricordi del centro commerciale, del rapimento e dietro c' era anche lui??
Aveva guardato per tutto questo tempo senza fare niente e mi aveva trascinato in mezzo senza permesso lasciando che mi facessero del male??
Le lacrime caddero sul suo viso
<Chi sei tu..?> gli chiesi con la voce strozzata.
I suoi occhi divennero tristi e le folte sopracciglia si incrinarono verso il basso.
Abbozzò un leggero sorriso
<Nascondino> disse dolcemente.

Alexis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora