5.

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Era lui. Certo che era lui.
Lo sguardo apatico e i capelli scompigliati, la divisa nera e le bende sgualcite. L'unica cosa che mancava era il sorriso dolce che mi aveva rivolto quella sera. In quel momento aveva il viso scazzato e le occhiaie pronunciate. Come il mio del resto. Rimasi bloccata con gli occhi fissi su di lui.
<È Eraserhead!> bisbigliò qualcuno.
<È un hero famoso, che emozione!!>
< Ehi gatta..>
Mi colse di sorpresa mentre fissavo il professore. Senza rendermene conto graffiai il braccio di Bakugou che si stava allungando per toccarmi una spalla.
< Ma che cazzo fai??>
Mi girai di scatto e lo vidi col braccio ritirato che mi guardava in cagnesco.
Avevo agito per istinto.
<Scusami Katsuki, ho reagito senza pensare> avvampai.
<Che succede laggiù?> il sensei ci guardava in maniera scocciata.
Oddio, pensai.
Senza lasciare il tempo a Bakugou di reagire gli afferrai il braccio e posai le mie labbra nel punto in cui lo avevo graffiato.
Il ragazzo rimase scioccato e l'intera classe ci squadrò a bocca aperta.
Il biondo rimase immobile fino a quando ritirò di nuovo il braccio con un movimento rapido per riportarselo vicino. Un pomodoro era meno rosso di lui.
<C-che cosa stai facendo??>
<Ti ho guarito.> risposi con non chalance.
Katsuki si fissò il braccio e i graffi erano spariti. Strabuzzò gli occhi.
Mi sentivo lo sguardo di tutti addosso, soprattutto quello di Aizawa. Avrei voluto sprofondare dentro la mia felpa. Mi accorsi che il professore si stava avvicinando lentamente verso di me e si piazzò proprio davanti al mio banco. Ero rossa dalla vergogna e le mie orecchie si erano appiattite.
Alzò una mano e io chiusi gli occhi.
POKI.
Il professore mi stava toccando delicatamente una delle mie orecchie.
C-COSA?
Lo guardai senza capire.
< Un gatto eh? Fate poco casino ,intesi?> e poi..poi quel sorriso. Apatico e dolce. Allontanò la sua mano e si diresse di nuovo verso la lavagna lasciandomi lì col cuore in gola e l'orecchio che bruciava.
Susseguirono le presentazioni.
Tutti i ragazzi e le ragazze sembravano simpatici e io come al solito ero molto distante e stavo sulle mie. Continuavo a guardare il professore di sottecchi anche se si era rimesso nel suo sacco a pelo facendo finta di dormire. Chissà perché era sempre così stanco. Venni interrotta dalla presenza di un ragazzo dai capelli sparati rosso fuoco, Kirishima se ricordavo bene.
<Ehi ragazza gatto! Io sono Eijiro! Ti ho vista all'entrata che mettevi KO Bakugou come fosse uno stuzzicadenti!> disse rivelando i suoi denti da squalo.
<Ma chi cazzo sei capelli di merda??Come ti permetti??>
Mi voltai verso il biondo ma lui appena incrociò il mio sguardo avvampò e se ne andò sbuffando, il ragazzo dai capelli rossi lo rincorse.
<Secondo me è ancora imbarazzato per prima..>
Forse Ochako aveva ragione. Era solo il mio modo per scusarmi. Mi alzai per stiracchiarmi le gambe, stare troppo seduta mi induriva i nervi. Per fortuna avevamo una pausa di dieci minuti tra un'ora e l'altra. Il mio sguardo volò su Aizawa ,ancora nel sacco a pelo. Sapevo che non stava dormendo..una parte di me voleva che mi riconoscesse.
Con questo pensiero uscii dall'aula per fare due passi e dato che non c'era quasi nessuno saltai giù da una finestra e mi diressi verso gli alberi che circondavano la scuola. Sguainai i miei artigli e cominciai ad affondarli nella corteccia. Ma chi mi doveva vedere dio santo..maledetto istinto animale. Venni attraversata da un brivido freddo ma non mi scossi, sapevo già che non ero in pericolo.
<Sei qui allora> mi disse il ragazzo.
<Preferisci Shoto o Todoroki?> gli chiesi senza girarmi. Dopo un attimo di silenzio mi rispose. < Shoto. Todoroki mi ricorda troppo mio padre>
Mi voltai verso di lui e il bicolore era appoggiato all'albero di fianco al mio col naso all'insù, le ombre delle foglie mettevano in risalto i suoi bei lineamenti.
<Capisco > finii di affilarmi le unghie e le ritirai.
<Durante l'esame non hai trasformato nessuna parte del tuo corpo >
Il ragazzo aveva fatto i compiti.
<Potrei dire lo stesso del tuo fuoco > lo guardai di sottecchi e lui abbozzò un sorriso. <Touche>.
Tornammo in classe e Katsuki, che stava parlando con Kirishima,appena si accorse della mia presenza mi piombò davanti con un salto dovuto ad una mini esplosione che scaturì dalle sue mani.
<Dove sei stata col bastardo a metà eh??>
< Il tuo fumo mi da fastidio,sono sensibile agli odori forti> e gli passai di fianco senza rispondere alla sua domanda irritandolo ulteriolmente.
<Ehi Alexis scusami!>
Prima di risedermi al mio posto una ragazza che stava parlando con Momo mi fece cenno di avvicinarmi a loro.
Mi mossi pigramente e le raggiunsi.
<Scusa se ti ho disturbato ma ero troppo curiosa di sapere una cosa..>
La ragazza mi piaceva molto, era molto rock col taglio assimmetrico e i lobi allungati.
< Prima di tutto io sono Kyoka, piacere di conoscerti! Ma dimmi..tu per caso sei parente di Aizawa sensei? >
Sbiancai. < Perché..?> dissi con voce flebile.
<Bè..siete molto simili eh eh>
Mi voltai e notando che anche il professore si era ridestato dal sonno cominciai a squadrarlo dalla testa ai piedi. Stessa cosa che fecero le altre due; se non fosse stato per la mia gonna e lui con la barba eravamo praticamente identici.
< Mi state dando dell'uomo per caso?> piagnucolai.
<Ma no cosa dici!! È lo stile, lo stile!!> la ragazza cercò di recuperare e Momo si avvicinò dicendomi cose carine.
<Al posto ragazze, ciozzerete poi dopo!> disse il professore riprendendoci.
Tornai al posto. Bakugou era girato verso la finestra ma sentivo la sua presenza addosso..non si era affezionato un po' troppo solo dopo poche ore?
Comunque il mio sguardo sostava sempre su Aizawa. Era vero quello che dicevano le altre, più di una volta l' avevo pensato anche io. Probabilmente anche i sensi del prof erano sviluppati perché si voltò verso di me e mi colse in flagrante. Distolse lo sguardo e cominciò a parlare.
<Ok visto che avete finito le presentazioni ora tocca a quelle dei professori..entrate pure > Aveva tutta l'aria di chi voleva finire in fretta.
La porta di spalancò ed entrarono in fila All might, Cementos, Present Mic, Ectoplasm e la mia bellissima zia Midnight.
< Ed ora ci sono io!! > la maggior parte degli studenti non si capacitava che il simbolo della pace sarebbe stato un nostro professore. Erano tutti in fermento.
<Benvenuti ragazzi e ragazze, saremo lieti di istruirvi per diventare la prossima generazione di hero!>
Izuku si mise quasi a piangere.
<Oh yeah everybody! Clap your hands!> Mic ci provò ma nessuno rispose al suo invito.
<Mic togliti da quell'angolo e smettila di piangere, sei un professore ,diamine> lo rimbeccò Aizawa.
< Oh mio dio Midnight sei ancora più bella dal vivo!!!> gridò un ragazzetto con la faccia da pervertito.
< Oh grazie caro> la zia si atteggiava ma se lo poteva permettere. Io sapevo che era bella fuori quanto lo era dentro.
< Mi hai rubato la scena come al solito Midnight!> la apostrofò Yamada
<..ma aspetta un attimo..vediamo se..> Il professore dalla cresta lunga cominciò a squadrare tutta la classe uno per uno.
Oh dio no.
<Oh no, Mic..!> la zia cercò di fermarlo ma era troppo tardi.
Mi aveva trovato.
<Ti ho trovato girlllll!!> urlò. Le mie orecchie stavano per scoppiare e dovetti chiudere gli occhi ma riuscii ad intravedere Mic che si lanciava di nuovo verso di me con le lacrime agli occhi e Midnight che cercava di fermarlo. Mi sembrava una scena a rallentatore e non feci in tempo a scansarmi...fino a quando non mi sentii legare stretta da qualcosa di leggero e resistente che mi trascinò per aria dritta tra le braccia di qualcuno.
Braccia in cui ero già stata anche se in forma più minuta. La sua presa era forte e salda. Alzai lo sguardo ed ero stretta tra le braccia di Aizawa che con le sue bende mi aveva salvata dalle effusioni di Mic.
Oddio.
Dopo aver detto su al suo collega mi guardò dritto negli occhi.
< Tutto ok?>
Avvampai e dopo aver annuito mi agitai contro di lui.

Bling.

Aizawa notò il mio campanellino e allargò gli occhi. Stava per dire qualcosa ma Present Mic si liberò dalla stretta della zia per venire di nuovo verso di me. Era ora di finirla. Mi alzai dalle braccia del sensei e saltai proprio davanti all'uomo ,spiazzando sia lui che tutta la classe dopo quello spettacolo imbarazzante.
<Dai avanti, fallo> sbuffai.
Sembrò che Yamada avesse ricevuto il regalo più bello del mondo. Mi sollevò per aria e mi abbracciò forte con le lacrime agli occhi.
<Sapevo che ce l'avresti fatta a passare l'esame! Ma perché non vuoi mai salutarmi??>
<Sei fastidioso> risposi rossa in viso per tutti gli sguardi della classe che avevo addosso.
< Ah il mio cuore!> e dopo avermi rimesso a terra si accasciò contro il povero Cementos, ignaro di tutto quello che stava succedendo.
Per fortuna Midnight prese in mano la situazione.
<Ok ragazzi attenzione. Scusate il comportamento poco professionale del vostro professore ma è giusto che sappiate che Alexis è mia nipote. Da qui la confidenza eccessiva di Mic. Non preoccupatevi, solo perché è imparentata con me la vostra compagna non riceverà nessun favoritismo da noi insegnanti. Potete contarci. Detto questo speriamo di non aver minato i vostri futuri rapporti con lei. Grazie a tutti>
Ecco, la frittata era fatta. Appena rivalutavo la mia condizione succedeva sempre qualcosa che metteva in crisi tutto. Ero a disagio. Di nuovo sola, davanti a tutti. Non volevo questo. I miei compagni mi fissavano e tornai al mio posto.
Sentivo già le lacrime riempirmi gli occhi.
< ..e chi se ne frega se sei la nipote di quella milf laggiù?Tu sei tu no? Non mi sembri proprio il tipo che si approfitta di cose come questa.>
Mi girai di scatto verso Katsuki che mi guardò con sufficienza.
< Qui l'invidia non esiste. Chiaro randagia?> Quel ragazzo era davvero una sorpresa.
< Ha ragione Kacchan! Questo non cambia niente> sussurrò Midorya. Ochako e Momo mi fecero l'occhiolino.
Shoto mi sorrise leggermente.
"Grazie" mimai con le labbra a tutti.

La campanella suonò e Aizawa richiamò la nostra attenzione.
< Dopo pranzo vi metterete i vostri costumi e ci troveremo in palestra.>
< Ma è il nostro primo giorno!> disse Ochako lamentandosi.
< Appunto. > La risposta del professore non ammetteva repliche.
<Alexis vieni a sedere con noi in mensa? Corro a prendere i posti!> Annuii vedendo Kirishima allontanarsi seguito da Bakugou. Shoto senza dire niente si era fermato ad aspettarmi fuori dalla porta ma il sensei era di un altro avviso.
<Kayama resta qui un attimo per favore. Raggiungerai Todoroki più tardi.> Guardai Shoto e lui mi fece un cenno prima di avviarsi anche lui verso la mensa.
Mi alzai.E adesso?Avevo le palpitazioni. < Mi dica sensei. >
Mi guardò dalla cattedra ,raccolse i fogli e si alzò. Si avvicinò lentamente verso di me . Era alto, piazzato. E..sexy. Da morire. Quella sera al parco non me ne resi conto ma adesso.. Ormai era giunto di fronte a me. Mi fissava impassibile.
<Stai bene? Prima mi sembravi un po ' provata mentre tua zia parlava a tutta la classe.>
< Sto bene. La ringrazio per l'interessamento.> Feci una pausa e continuai. <Era una cosa da dire , prima o poi sarebbe saltato fuori quindi meglio così. Tutta la classe si è dimostrata molto comprensiva sulla situazione. Almeno.. lo spero. Dopotutto il pensiero che possa essere privilegiata poteva diventare un tarlo, no?>
< Molto profondo, Alexis.>
Mi tremarono le gambe.
Che cosa mi prendeva?
Aizawa alzò una mano ed eliminando lo spazio che c'era tra di noi mi toccò il campanellino che avevo al collo. Aveva già fatto questa cosa in precedenza ma stavolta ero io e non un gatto!
< Un campanellino , eh?> disse col suo tono indifferente.
Dovevo uscire. Non potevo più trattenermi dal fargli le fusa addosso rendendomi ridicola fino alla fine dei tempi.
< Come ogni gatto che si rispetti> gli scoccai un'occhiataccia e uscii dall'aula.

Alexis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora