4.

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< Ciao madre , io esco!>
Era una bella giornata e faceva fresco, quindi decisi di mettere sopra alla divisa della scuola una felpa lunga nera e una sciarpa bianca. La gonna era troppo corta per i miei gusti e il pantaloncino stretto nero sarebbe diventato la mia seconda pelle.
I capelli erano sciolti e un po'selvaggi quella mattina e decisi di mettermi il cappello per domarli anche se con scarsi risultati.
Misi in bocca un leccalecca e mi diressi verso l'entrata della mia nuova scuola. Lo Yuei. La scuola per aspiranti heroes. Mi chiesi per un attimo cosa ci facessi io lì, in quell'istituto. Mi venne in mente il viso di mia zia.
" Tu vuoi aiutare le persone vero?" Già.
C'era fermento. Ragazzi e ragazze si incontravano e si salutavano, alcuni correvano e altri si lamentavano già per la sveglia mattutina.
Stavo camminando tranquillamente quando un brivido mi percorse la schiena . Senza pensare mi diedi la spinta col piede sinistro ritrovandomi a fare una giravolta sul posto. Il cappello cadde liberando le mie orecchie appuntite e i miei capelli corvini in un attimo.
In aria osservai la figura di un ragazzo che mi sarebbe altrimenti volato addosso e che stava per cadere a sua volta proprio davanti a me. In una frazione di secondo afferrai la sua cartella da dietro e con il mio peso lo rimisi in equilibrio su se stesso. Toccai terra senza sollevare neanche un po' di polvere.
< Tutto ok?> chiesi al ragazzo lasciandogli la cartella.
Il tizio, piuttosto bassino e tutto tremolante si girò pian piano con lo sguardo spaventato.
< Oh mio dio scusami!!!Perdonami! Sono inciampato e stavo per venirti addosso!> Il ragazzo dai capelli verdi aveva le mani giunte in segno di scuse ed era agitatissimo.
< Figurati. L'importante è che non ti sei fatto male> risposi tranquillamente.
< Ma no , mi dispiace! Credimi! Ma poi..come hai fatto?!> I suoi occhi da piagnucolone avevano in quel momento uno strano luccichio di determinazione.
< A fare cosa..?> chiesi perplessa.
< Quel salto! Hai dei riflessi incredibili! E..le tue orecchie!>
Ah sì, quelle.
< Sei una macchinetta eh?> gli stavo per rispondere quando un'altra voce accorse da dietro di noi.
< Ehi! Tutto bene??>
Una ragazza della mia età con la faccia tonda e i capelli a caschetto castano chiaro si stava dirigendo verso di noi.
< Scusatemi, ho visto il ragazzo che stava per cadere così volevo aiutarlo con il mio quirk ma non ho fatto in tempo, per fortuna l'hai salvato tu!> Finita la frase riprese finalmente aria. Il verdino arrossì violentemente guardandola e dopo un gran respiro
la ragazza mi porse la mano
< Io sono Ochako,piacere!>
Rimasi spiazzata dalla sua luminosità. Era raggiante come il sole. Tutto il contrario di me che ero un fantasma a confronto.
< Piacere, io sono Alexis.> e le strinsi la mano.
< Ehm..io sono Izuku Midorya invece >
Che carini ,pensai. Non ero molto avvezza ai rapporti con i miei coetanei.
Pensavo di tranquillizzarmi ma altri brividi mi percorsero il corpo.
Pericolo in avvicinamento.
Era una persona e le mie orecchie percepivano delle esplosioni di basso livello a circa cinque metri di distanza da noi. Tempo dieci secondi e si palesò un ragazzo con la divisa, i capelli da porcospino biondi ed esplosioni che scaturivano dai palmi delle sue mani. Puntava dritto verso Midorya.
<DEKUUUUUUU!!>
Izuku si raggelò dietro di me. Non avrei permesso che un petardo svegliato male rovinasse quel momento.
< SPARITE DONNE SENNÒ VI UCCIDO!>
Tempo di dire l'ultima parola e il biondino si ritrovò inchiodato a terra con il mio ginocchio puntato al collo e le braccia bloccate dalle mie mani.
<Hai finito?> chiesi.
Il fuoco che divampò dai suoi occhi si sprigionò in tutto lo Yuei.
< COME HAI OSATO BASTARDA?! COME TI PERMETTI??> Più cercava di liberarsi più io premevo sul suo petto col ginocchio e stringevo i suoi arti.
<Midorya >
<S-sì?> rispose il ragazzo sull'attenti mentre gli studenti intorno a noi si allontanavano da quella scena un pochino raccapricciante.
<Prima lui ha chiamato te, vero?>
< Già..Kacchan mi chiama così da quando siamo piccoli..>
< E perché ti vuole morto?>
< Vorrei saperlo anche io..>
< NON IGNORATEMI DANNATI! DEKU IO TI AMMAZZO E NON FAR FINTA DI NON SAPERE IL PERCHÉ! E ANCHE TU RANDAGIA STACCATI DA ME O FINISCI MALE CAZZO>
Sospirai. Avessi io tutta questa energia.
< Ochako> mi rivolsi alla ragazza di fianco a me.
< Sì, Alexis?>
< Qual'è il tuo quirk? Se prima volevi salvare Midorya si tratterà di qualcosa tipo volo ,giusto?>
La ragazza rimase un po' spiazzata ma annuì. < Tolgo gravità agli oggetti >
< Bene, usalo su questo qui >
<Iiih ma non so se..> squittì lei.
< Svelta!>
Ochako si preparò a toccare il cosiddetto Kacchan ancora sotto di me.
< EHI NON TI AZZARDARE A TOCCARMI SENNÒ MUORI MALE!>
La ragazza invece lo toccò leggermente e lui iniziò a volare verso l'alto. Nel secondo in cui rimase spiazzato lo tirai su e gli lasciai un regalino in mano prima di fare cenno alla castana di rilasciarlo. Il biondo si schiantò con il sedere al suolo.
< MALEDETTE! E questo cosa cazzo è??> Guardò da vicino il mio regalo prima di diventare rosso come un pomodoro maturo.
< Probabilmente ti sono iniziate,nel caso vatti a cambiare, questo te lo regalo io> e gli scoccai un ghigno mentre lo fissavo, un assorbente stretto nella sua mano.
< IO TI AMMAZZOO>
Dato che l'attenzione del porcospino era tutta incentrata su di me, Izuku e Ochako poterono entrare nell'istituto senza problemi. Mentre schivavo e paravo tutti gli pseudo attacchi del ciclato scoprii che eravamo tutti in classe insieme.
1-A .
Mi dissero che loro si erano intravisti all'esame ordinario e che di me non si ricordavano.
< È una raccomandata ,no?> parlò così dal nulla il porcospino. Finalmente si era calmato.
Tutti e tre mi guardarono.
Annuii.
< Se hai superato l'esame dei raccomandati allora sarai davvero forte! Che emozione!> disse Izuku pieno di ammirazione.
Era successo ancora. Non mi giudicavano, mi apprezzavano. Ero solo io che mi auto denigravo allora? Mi pizzicarono gli occhi ma in senso positivo questa volta.
< Grazie Midorya> sorrisi.
Il verdino arrossì. Gli altri due non si aspettavano di vedermi sorridere in quel modo e si imbarazzarono pure loro.
Giunti nella nostra classe notai un sacco di ragazzi come noi all'interno.
Alcuni si conoscevano già, altri facevano le presentazioni. Io mi diressi subito in un banco vicino alla finestra, non mi importava di essere in prima fila. Mi era sempre piaciuto osservare il mondo fuori.
Posai la cartella e mi misi a sedere.
Ochako si avvicinò e mi chiese se poteva sedersi di fianco a me. Le dissi che non c'erano problemi. Anche Izuku provò ad avvicinarsi per sedersi dietro di me ma venne strattonato e superato dal suo amico d'infanzia che si posizionò già con i piedi sul banco alle mie spalle.
Non mi voltai neanche.
< TSK.TSK.TSK> il biondo sbuffava rumorosamente.
< Secondo me vuole che lo consideri..> mi disse la castana sussurrando.
< No> risposi mezza addormentata.
< EHI. Non ignorarmi!>
Midorya decise di mettersi di fianco ad Ochako anche perché il biondino gli aveva espressamente vietato di mettersi affianco oppure dietro di lui.
Intanto entrarono altre persone, dovevamo essere circa una ventina ,pensai.
< Alexis?>
Guardai più attentamente e chi mi stava chiamando era quella bellissima ragazza del giorno dell'esame.
<Momo?>
<Sì! Ciao! Allora sei passata anche tu,sono davvero felice di rivederti>
Oddio, era troppo perfetta.
<Anche io> guardai in basso, imbarazzata. I tre ragazzi che avevo attorno ci guardarono perplessi.
< Oh scusatemi. Io sono Momo Yaoyorozu piacere. Ho conosciuto Alexis all'esame una settimana fa>
<Cos'è,il club dei raccomandati questo?> sentenziò il biondo.
< Ignoralo Momo,ha il ciclo> dissi apatica.
<..cosa?> chiese la mora inconsapevole.
<Taci randagia!>
Ochako spiegò brevemente l'incontro di pochi minuti fa all'entrata e la ragazza cercò di trattenere le risate dato lo sguardo assassino del ragazzo alle mie spalle. La ragazza andò a cercare un posto e mentre la guardavo allontanarsi notai che sulla porta stava entrando un altro ragazzo, i capelli di colore diverso e lo sguardo tagliente.
C'era anche lui allora.
Il ragazzo mi notò fissandomi per un istante e abbozzò un debole sorriso prima di dirigersi verso i banchi in fondo alla classe.
Non saprei dire per quale motivo ma sentivo che eravamo molto simili.
<Tsk.>
Katsuki Bakugou.
Porcospino ciclato che voleva attenzioni.
<Bakugou parla con Midorya, lasciami in pace, ho sonno> dissi senza emozioni.
< Ma chi ti caga?!>
La campanella suonò mettendo tutti i nuovi studenti sull'attenti.
Dalla porta sbucò un enorme sacco a pelo giallo canarino.

Pausa.

Un sacco a pelo?

< Buongiorno ragazzi> il sacco a pelo parlava??
< Io sono il professor Aizawa e da oggi sarò il vostro coordinatore di classe e vostro insegnante. Dato che è la prima ora farete le presentazioni poi ci andremo ad allenare. Chiaro?>
Dopo questa premessa la zip interna si schiuse rivelando al suo interno la persona che mai mi sarei aspettata di incontrare.
Lo sconosciuto di quella sera.

Alexis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora