10.🍋

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<Alexis, arriva!> la voce di Midorya mi avvertì dell'impatto imminente del drone contro di me. Attivai il propulsore dietro il mio ginocchio e facendo una giravolta scartai dietro al robot all'ultimo secondo prima di falciarlo con i miei artigli riducendolo a brandelli.
<Il mio drone!!> era la voce di Power Loader, uno degli insegnanti dello Yuei addetto al supporto item della scuola.
<Mi scusi professore> dissi inchinando la testa dinnanzi a lui dopo essere scesa a terra.
<Devi stare più attenta! Te l'ho fatto usare per provare i tuoi propulsori ma non dovevi distruggerlo!> mi bacchettò <..comunque direi che funziona bene,no?> il suo tono era tornato orgoglioso.
< Sì,è perfetto>
Dato che la mia capacità di salto in forma umana non raggiungeva altezze molto elevate rispetto a quelle della mutazione in pantera,avevo ideato insieme al professore dei propulsori in grado di spingermi ancora più in alto così da coprire un maggior perimetro sia di visuale che di movimento in aria.
<Fantastico!> si complimentò Izuku. Anche lui stava seguendo un progetto per migliorare il suo costume. Finito con Power Loader tornammo in classe. Pochi giorni fa ci dissero che il festival si sarebbe svolto dopo una settimana e quindi dovevamo darci dentro con gli allenamenti e le tecniche speciali.
<Ragazzi> mi intromisi nella conversazione dei miei compagni che stavano pensando al nome più adatto per le loro tecniche <Midnight mi ha detto che oggi faremo allenamento insieme. Mi ha detto anche che non ci sono problemi se venite anche voi..vi va?> Gli occhi dei miei compagni si illuminarono all'istante.
<Oddio sì!> esclamò Eijiro.
<Anche io!> confermò il verdino.
<Posso unirmi anch'io..?> chiese Ochako un po' titubante.
<Presente!> urlò Kaminari.
< Kacchan tu vieni?> Midorya si girò verso il biondo che non pareva per niente interessato alla discussione. Il porcospino si rivolse direttamente a me.
< Se me lo chiedi per favore verrò, randagia> e cercò di fare uno di quei sorrisini ammiccanti e sbruffoni.
<Stai a casa> gli risposi col mio solito tono impassibile.
<Dannata! Vengo anche io e vi massacrerò tutti!!>
<Certo che ci metti poco a convincere Kacchan> sorrise. Era davvero carino. Gli misi una mano tra i capelli verdini e cominciai ad accarezzarlo,cosa che facevo spesso ultimamente.
<Ma..non sono mica un cagnolino io!> disse imbarazzato.
<Oh scusami. A volte non ragiono, perdonami> staccai la mano ma lui me la bloccò e se la rimise sulla testa.
<Non ho detto che mi dispiace..> e divenne rosso come un pomodorino.
Aww.
Alla fine quel pomeriggio sarebbero venuti con me Kirishima, Bakugou, Ochako, Kaminari, Izuku e Sero. Gli altri purtroppo avevano degli impegni ed erano invidiosi di non riuscire a venire ad allenarsi con uno degli insegnanti dello Yuei.
<Mi dispiace non poter venire oggi> Todoroki si avvicinò al mio banco e mi guardò dispiaciuto. A poco a poco riuscivo a capirne le sfumature.
<Dispiace anche a me ma ci saranno sicuramente altre volte>
Il ragazzo rimaneva fermo con lo sguardo basso, in attesa. Mi alzai e gli chiesi se voleva pranzare insieme dato che anche lui aveva il bento; in realtà intuivo che voleva parlare. Il suo sguardo si illuminò.
Aizawa in questi giorni non mi calcolava se non per qualche sguardo fugace ed ero un po' depressa per questo..
"RELAZIONE PROIBITA". Queste due parole mi rimbombavano in testa. Quando gli passai di fianco insieme a Shoto sentii il suo sguardo su di me, cosa che svanì pochi istanti dopo.

<Buon appetito>
Ci sedemmo sulla scala antincendio dell'istituto dove non c'era nessuno e si sentiva solo qualche schiamazzo proveniente da lontano.
< Ti ha fatto male?> mi chiese il bicolore riferendosi al taglio sull'orecchio.
< All'inizio sì ma ormai è passato. Rimarrà il solco ma non mi importa. Gli hero hanno cicatrici perché hanno combattuto,no?> Il mio pensiero volò verso la cicatrice sotto l'occhio del sensei. Abbozzai un sorriso.
Shoto mi fissò poi tornò a guardare il suo pranzo.
<Quella che ho io invece è stata tutta colpa della frustrazione di mia madre e non per il coraggio di un hero. > Vidi lo sguardo del ragazzo accendersi d'ira. <Ha portato mia madre al limite. Era ossessionato da me e dal mio quirk. Per lui ero solo un'arma creata allo scopo di superare All might; gli bruciava talmente tanto avere il soprannome di eterno numero 2 che non gli interessava se ero solo un bambino.. mi allenava a sangue ogni giorno ,non potevo avere rapporti con i miei fratelli e alla fine mia madre scoppiò. Non riusciva a guardarmi, la mia parte destra le faceva ribrezzo>
Rimasi stupita dal suo atteggiamento, non mi sarei mai aspettata che mi rivelasse cose così intime di punto in bianco. Todoroki era un fiume in piena e la sua parte sinistra cominciò a gelarsi cristallizzando la maglietta, immaginai che avesse trattenuto dentro di sé tutto questo rancore che adesso stava scoppiando.
Lo presi tra le mie braccia velocemente, non mi importava del freddo, dovevo calmarlo! Lo strinsi più forte che potevo, avevo gli occhi che luccicavano tanto mi erano arrivate forti le sue emozioni.
<Tu non hai colpa. Sarai anche stato messo al mondo per diventare un'arma ma la decisione di cosa fare della tua vita la puoi decidere solo tu. Non ti sto dicendo di perdonare tuo padre ma perdona te stesso, Shoto. Accettati per quello che sei, un ragazzo che diventerà un grande hero.>
Lui smise di congelarsi e ricambiò il mio abbraccio, stringendomi.
<Ma..mia madre..> aveva la voce rotta.
<Sta a te decidere di passare oltre oppure no.. quello che ti ha fatto è inconcepibile ma in fondo tu non le dai la colpa,vero?> Ebbe un sussulto e mi strinse più forte. Mi mancò quasi il respiro ma non mi mossi. Restammo così per un po' con l'aria che ci passava tra i capelli. Quando si rilassò mi allontanai solo per prendergli il viso tra le mani e delicatamente accarezzare la cicatrice sul suo occhio destro. Mi lasciò fare e appoggiò la guancia sulla mia mano,gli occhi chiusi e stretti in una smorfia di sofferenza.
<Andrà tutto bene> non potevo dirgli altro. Mancava poco al suono della campanella e con riluttanza Todoroki mi lasciò andare.
Ero ancora un po' infreddolita così lui si spostò dalla parte destra per riscaldarmi. Camminammo così fino in classe.
<Dove sei stata?? E che cazzo ci fai ancora col bastardo ??> Bakugou balzò in piedi e si diresse verso di noi. Stavo per lanciargli una frecciatina quando Shoto mi prese a braccietto solo per fare incazzare ancora di più quel porcospino ciclato.
<Mollala!> stava già allungando la mano fumante verso il bicolore ma si dovette fermare perché qualcuno bloccò il suo attacco all'ultimo secondo.
Aizawa era entrato in classe con gli occhi ancora rossi.
< Seduti, ORA> era spaventoso. Katsuki si ritirò con la frustrazione addosso e Shoto mi lasciò andare sussurrando un "grazie" appena udibile seguito da un leggero sorriso.
Risedetti al mio banco da brava scolaretta. <Tossico di merda> sbuffò il ciclato.
Stavo per lasciarmi scappare una risatina ma il professore ci fulminò con lo sguardo.
<Ti ha sentito..> sussurrai.
<Che si fotta> rispose e cominciò a lisciarmi i capelli che ricadevano sul suo banco.

Alexis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora