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~Shinso pov~
Ero rimasto così sconvolto dalla sua domanda che rimasi a guardarla con un'espressione da ebete per cinque minuti buoni.

<<in...in che senso?>> borbottai.

<<io credo di averti già visto prima di quest'anno. Credo...anzi, sono convinta di avere un certo legame con te>> spiegò.

E ora che cosa faccio?

Certo, volevo farle ritornare qualche ricordo, ma non pensavo che potesse funzionare al primo tentativo.

<<perché pensi questo?>> continuai.

Sto solo cercando di prendere tempo.

Sono troppo agitato per decidere se dirle la verità o no.

Ho bisogno di calmarmi per decidere.

<<ho visto una persona nei miei ricordi, era sfocata e scura,perciò non saprei descriverla. Ma sentivo la sua voce>> disse lei guardandosi le mani, poi guardò me. <<e la sua voce era la tua, Shinso>>

Non posso mentirle ora.

<<già dalla prima volta che ci siamo visti ho avuto una strana sensazione. Ti prego, Shinso, dimmi la verità>> continuò.

Sbattei un paio di volte le palpebre e lasciai che un profondo sospiro uscisse dalle mie labbra.

<<io non posso dirti nulla>> mormorai. <<rischi di farti male>>

<<farmi male?>> borbottò lei aggrottando la fronte, poi scosse la testa. <<non mi interessa, voglio la verità>>

<<Misaki, non poss->>

<<non voglio continuare a farti soffrire>> schernì interrompendomi.

Sbattei le palpebre più volte e rimasi a guardarla in silenzio.

Ma che sta dicendo?

Lei fece scivolare le mani via dalle mie spalle, le posò sul materasso e strinse leggermente il lenzuolo.

<<se fossi davvero io quella persona a te tanto cara, mi distruggerebbe sapere di averti reso così triste per averti dimenticato>> continuò.

Ancora una volta sentii una strana sensazione di calore dentro di me e non riuscivo a distogliere i miei occhi dai suoi.

<<non so esattamente cosa stia succedendo, so solo che la scuola mi sta tenendo all'oscuro di qualcosa da quando sono arrivata>> mormorò. <<perché non vuoi dirmi la verità? Che cosa succederebbe se venissi a saperla?>>

Presi un bel respiro e chiusi gli occhi qualche secondo per prendere lucidità dei miei pensieri, poi, una volta riaperti, la guardai.

<<non è che nessuno vuole dirti niente, ma dirti tutto subito e velocemente...ti farebbe male>> spiegai.

Ricordare tutto subito la danneggerebbe soltanto, non voglio vederla soffrire.

<<non ti sto chiedendo di dirmi tutto ciò che mi state nascondendo>> puntualizzò. <<ti sto chiedendo solo di dirmi se io e te siamo più di due ragazzi che si conoscono da poco>>

Non potei non cedere, abbassai lo sguardo sulle sue mani e le trovai tremare sulle lenzuola.

Sospirai e portai la mia attenzione alla porta della sua camera davanti a noi, non avevo il coraggio di guardarla negli occhi.

<<non posso dirti i particolari di ogni cosa, rischierei grosso. Posso solo dirti che hai dimenticato un arco di tempo della tua vita>> mormorai. <<ed è vero, io e te ci conosciamo da tempo>>

<<per caso, passavamo del tempo, sotto gli alberi, nel giardino della scuola?>> mi chiese.

<<si, lo facevamo spesso all'ora di pranzo>> risposi chiudendo gli occhi.

Mi stavano tornando alla mente i ricordi di quel tempo.

<<la mensa è sempre stata troppo rumorosa per i miei gusti, mentre te...non avevi nessuna ragione, volevi solo conoscermi meglio>>

Rimase in silenzio e anche io, non sapevo se potessi continuare, se riuscissi a continuare a parlare.

<<sono felice che tu me l'abbia detto>>

Lentamente mi voltai verso di lei e la sorpresi a guardarmi con un piccolo sorriso e gli occhi lucidi e una lacrima che le attraversava il viso.

<<hey che succede? Perché stai piangendo?>> mi affrettai a dirle portando una mano sulla sua guancia.

Le tolsi quella lacrima e subito dopo lei si passò i bordi delle maniche sugli occhi per asciugarli.

<<non sono triste, davvero. Sto bene>> ridacchiò lei con la voce tremante. <<solo non credevo che mi avresti detto la verità>>

<<non ti ho mai mentito e mai lo farò>> la rassicurai accennando un piccolo sorriso.

Non è da me mostrarmi così, ma a quanto pare solo con lei riesco ad essere un po' più aperto.

Un po' più me stesso.

Quasi senza accorgermene mi si fiondò fra le braccia, stringendomi forte, e mi sentivo quasi in imbarazzo.

Non che non ci fossimo mai abbracciati prima d'ora, capitava raramente si, ma comunque sono passati due anni dall'ultima volta.

<<mi dispiace non poter ricordare tutto quello che abbiamo fatto, Hitoshi>> mormorò con la voce spezzata da qualche singhiozzo.

Sgranai gli occhi e la strinsi poco di più a me, portai una mano fra i suoi capelli, accarezzandoli, e rimasi a guardare un punto indefinito del muro davanti a me.

<<va bene così, basta che continui a chiamarmi per nome>> dissi. <<anche prima lo facevi>>

Quando finalmente si calmò la lasciai andare mentre si passava ancora una volta i bordi delle maniche sugli occhi.

<<stai meglio ora?>>

<<si, ora che mi sono sfogata si>> rispose tirando su con il naso e sorridendo. <<ho solo un leggero mal di testa>>

<<penso sia normale, ti sei appena sforzata nel ricordarti di me>>

La vidi annuire e subito dopo spostò lo sguardo sulle sue mani, sospirai leggermente e posai una mia mano sulle sue per catturare la sua attenzione.

<<lo so a cosa stai pensando, vorresti recuperare i ricordi dell'arco di tempo che ti sei dimenticata, e hai ragione>> schernii. <<ma bisogna fare con calma, se cercherai di riacquistare la memoria tutta in una volta, potresti avere delle conseguenze>>

<<ne sono consapevole>> borbottò per poi sospirare. <<mi fa ancora male la testa, figuriamoci se provassi a ricordare tutto ora>>

<<ecco, brava>>

Sospirò nuovamente e strofinai il pollice sul dorso della sua mano per incoraggiarla.

<<sta tranquilla, hai solo bisogno di tempo. Ricorderai tutto e ti spiegheremo più in là cosa ti è successo>> continuai.

<<va bene>> sentenziò lei.

Ricordarsi di me le ha già fatto abbastanza male, non oso immaginare se provasse a ricordare tutto ora.

Specialmente il suo rapporto con Bakugou.

Credo che avrebbe certi mal di testa forti per tutta la vita.

<<però ti chiedo un favore, Hitoshi>> continuò, questa volta, lei.

<<tutto quello che vuoi>>

Mi afferrò le mani e mi guardò dritto negli occhi. <<aiutami a ricordare pezzo per pezzo. Ogni cosa, ogni particolare che sai>>

<<va bene>> sospirai. <<ma starai alle mie regole>>

Lei annuì e io rimasi in silenzio.

Lo sapevo che sarebbe finita così.

Start Over || Bakugou KatsukiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora