Start Over || Bakugou Katsuki

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~Bakugou pov~
A quanto pare Hawks non vedeva i signori Shimizu da un po'.

Da un bel po', a dirla tutta.

Credo che anche lui, come me, si sentisse in colpa per non aver salvato Misaki quel giorno.

Io avevo giurato alla signora Shimizu di riportarle sua figlia, Hawks non so che cosa abbia detto, ma promessa o no, so che si sente in colpa per qualcosa.

Alla fine aveva già perso Asami, perdere anche Misaki dev'essere stato un duro colpo da digerire per lui.

Asami...alcune volte ripenso anche a lei e mi viene in mente che se non mi avessero rapito, lei non si sarebbe fatta niente.

Ma per quanto io abbia pensieri del genere, cerco di non incolparmi di questo.

So che se lo facessi Asami disapproverebbe tutto.

Non l'ho mai conosciuta bene, a dirla tutta ci avrò parlato poche volte, ma alla fine non era tanto diversa dalla sorella.

<<allora...sei pronto?>> mi chiese Hawks.

Eravamo davanti alla porta di casa Shimizu da un paio di minuti, nessuno di noi due aveva intenzione di suonare il campanello.

<<facciamola finita>> sospirai premendo il pulsante.

Il suono del campanello arrivò fino alle nostre orecchie insieme alla voce di una donna che intimava di aspettare qualche secondo.

Io e Hawks ci lanciammo un veloce sguardo, poi la porta si aprì e rivelò il sorriso splendete della signora Shimizu.

Appena mise a fuoco i nostri volti, però, quella curva all'insù divenne piatta mentre sgranava gli occhi.

<<Keigo?>> mormorò guardando il pro hero affianco a me, poi si voltò nella mia direzione. <<Katsuki?>>

Noi due non dicemmo niente, in realtà io stavo sperando che non ci sbattesse la porta in faccia o qualcosa del genere.

Ma con mia grande sorpresa notai i suoi occhi riempirsi di lacrime e ben presto portò le braccia intorno al nostro collo.

<<ragazzi, siete degli stupidi! Perché siete spariti per due anni?!>> esclamò lei singhiozzando. <<mi avete fatta preoccupare da morire!>>

Appena si calmò un minimo ci intimò di entrare, e sul divano, con un giornale in mano, riconobbi il signor Shimizu.

Alzò lo sguardo dal pezzo di carta e quando ci riconobbe, sia me che il pro hero, sbiancò.

<<ma che allucinazione è mai questa>> borbottò alzandosi e avvicinandosi a noi.

Guardai Hawks e lui mi fece un cenno con la testa al quale io sospirai.

<<siamo venuti perché avevamo qualcosa da dirvi>> mormorai.

<<non restate lì in piedi! Forza, sedetevi!>> ci intimò la signora Shimizu.

<<Hidetoshi, Shiori, io vi chiedo veramente scusa, dal profondo del mio cuore>> iniziò Hawks.

<<Keigo...>> mormorò la donna.

<<capisco se ce l'avete con me, se mi odiate. Me lo merito>> ammise il pro hero. <<mi ero già allontanato una volta e l'ho rifatto ancora>>

Al dormitorio avevamo stabilito che avrei iniziato a parlare io, giusto per dare a lui il tempo di pensare, ma a quanto pare vuole levarsi il dente velocemente.

<<è solo che...sono stato davvero male con la morte di Asami, per questo mi sono allontanato. Credevo di aver fatto la scelta giusta, soprattutto perché, con il mio lavoro, avevo paura di mettere in pericolo Misaki>> continuò.