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~Bakugou pov~
Misaki si era piazzata sul mio letto, a gambe accavallate e con il busto leggermente piegato all'indietro.

Stava reggendo il peso con le braccia e la vedevo guardarmi dal basso.

<<allora...mi aiuti o no?>> mi chiese lei.

Ero così preso dallo studiarla che non le avevo ancora risposto.

<<in che cosa ti serve una mano?>>

<<matematica>> rispose velocemente lei indicandomi con la testa il quaderno che aveva posato sulla mia scrivania.

<<non puoi chiedere a Yaoyorozu?>> grugnii.

Sembra un copione già letto e riletto.

Lei che mi chiede aiuto in matematica e io che la spedisco da Yaoyorozu.

<<si potrei>> cantilenò lei. <<ma volevo chiedere a te>>

Sapevo che non le avrei mai detto di no, non riuscirei mai a negare una sua richiesta.

<<muoviti e vieni qua>> borbottai andandomi a sedere alla scrivania.

Lei si alzò tutta felice dal materasso, si sedette affianco a me e aprì il suo quaderno.

Mi mostrò gli argomenti dove riscontrava maggiori difficoltà e con pazienza, davvero tanta, le spiegai ogni cosa.

Le diedi qualche esercizio da fare al momento e rimasi a guardarla mentre svolgeva le tracce.

Ero così preso dal suo viso concentrato, dai suoi occhi puntati sul foglio, che non la sentii quando mi richiamò.

<<oi ci sei?>> borbottò sventolandomi una mano davanti al viso.

<<mh? Si, dimmi>>

Misaki sbattè le palpebre un paio di volte e accennò una piccola risata.

<<sono dieci minuti che mi fissi, cosa c'è?>> mi chiese.

<<i tuoi occhi>> risposi. <<sono belli>>

L'ho detto senza pensarci, senza imbarazzo, senza malignità.

Semplicemente l'ho sempre pensato.

Le sue guance divennero di un lieve rosa, ma non mi sembrava imbarazzata.

<<anche i tuoi occhi mi piacciono>> ammise lei.

Con quella frase tutto il mio coraggio, tutta la mia sicurezza, crollò.

Strabuzzai gli occhi e iniziai a sentire il viso surriscaldarsi.

<<oh oh, chi l'avrebbe mai detto!>> esclamò ridendo lei. <<ti sei imbarazzato!>>

<<non sono imbarazzato>> grugnii.

<<si che lo sei>> rise ancora lei. <<sei tutto rosso>>

<<smettila, non lo sono>> continuai.

<<guarda che non c'è nulla di male, eh!>>

<<certo che ti diverti a provocarmi>> borbottai. <<razza di sadica provocatrice>>

La sua risata si amplificò e per un primo momento nascose il volto fra le mani.

Quando si calmò rimase a fissarsi i palmi per un po' e prima di parlare sospirò.

<<sai...è strano ma è come se avessi già avuto una conversazione del genere con te>> ammise. <<chiederti lezioni di matematica, i complimenti sugli occhi, quel nomignolo...mi sembra tutto come un déjà-vu>>

Start Over || Bakugou KatsukiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora