Tra un allenamento ed un altro, tra una risata ed un'altra, tra una riunione e l'altra, in quella settimana cruciale per la propria carriera, Christian non aveva smesso un secondo di pensare a Mattia. Se lo era portato a Coverciano per passare con lui tutta la settimana che mancava per la prima partita estera di quel campionato europeo, che avrebbe potuto anche essere l'ultima se non si fossero impegnati abbastanza, se non avessero eseguito le stesse prestazioni delle gare precedenti, deludendo così i milioni di italiani che li avrebbero guardati nelle loro case, nelle piazze o proprio lì allo stadio.
Proprio per questo, il martedì pomeriggio, dopo una giornata intera passata a pensare a Mattia, mentre si allenava e dava il meglio di sé, Christian aveva lasciato di fretta e furia le sue cose nella stanza del ritiro ed era scappato nell'albergo accanto, sperando che Mattia ci fosse e che non fosse andato a farsi un giro per scoprire la città, nonostante sapesse che Firenze fosse magnifica.
Si presentò alla sua porta ancora sudato, con indosso la tuta degli allenamenti, pensando di potersi docciare direttamente nella stanza di quel magnifico ragazzo che bramava da un giorno intero, ma dimenticandosi di portarsi il cambio e l'occorrente per poter fare una doccia.
Quando Mattia, però, aprì la porta, quei pensieri vennero messi da parte in un istante, dato che il biondo si era presentato alla porta totalmente fradicio, appena uscito dal bagno lui stesso, con solo un asciugamano in vita.
Christian dovette deglutire un paio di volte e sperò che gli occhi non gli uscissero fuori dalle orbite per come lo stesse fissando. Percorse tutto il corpo di Mattia con lo sguardo e poi si fissò su di lui, sul suo viso con i capelli grondanti attaccati al volto, da cui alcune gocce scendevano andando a fare un percorso sensuale sui suoi pettorali e poi sull'addome ben delineato.
"Ciao Chri, che ci fai qui?"
Christian lo vide leccarsi le labbra, mentre si scostava leggermente dalla porta per farlo entrare nella stanza. Gli sorrise, accettando il suo invito e beandosi del profumo e del calore nella stanza.
"Stavi facendo il bagno?"
Si voltò a guardare Mattia, rosso in viso, che aveva chiuso la porta e ora si teneva l'asciugamano, fissando il pavimento. Delle goccioline lasciavano ancora i suoi capelli, mentre attorno a lui si stava formando una piccola pozza d'acqua.
Mattia annuì, fissando ancora il pavimento, per poi dire:"Sono uscito dalla vasca perché speravo fossi tu alla porta"
Christian sorrise e avvicinandosi al ragazzo che ancora se ne stava con lo sguardo basso, iniziò a togliersi la maglietta. A quel punto Mattia lo guardò, anche se in modo timido, quasi avendo paura di essere colto nel farlo, nonostante si fossero baciati svariate volte dopo la prima, soprattutto il giorno prima in quella stessa stanza, su quello stesso letto, dove avrebbe voluto fare molto di più, avrebbe potuto fare molto di più, ma il desiderio di avere più informazioni era stato più forte di qualunque altra cosa.
Ma in quel momento, ora che se lo ritrovava così davanti, dopo aver assaggiato svariate volte quelle labbra, ora che lo trovava così, timido, dopo che gli aveva appena confessato di starlo aspettando così tanto da, addirittura, uscire da un bagno caldo, Christian abbandonò ogni riserva.
"Non ti dispiacerà, allora, se continuiamo questo bagno insieme"
"Insieme... insieme?"
"C'è un altro tipo di insieme?"
Mattia rise, mettendosi le mani sul viso come a cercare di nascondere la propria vergogna, la propria inesperienza in quel campo, e Christian lo poteva cogliere da come sembrasse rigido nell'esprimere quel che provava, quel che voleva, ma che contemporaneamente se fosse stato lui a prendere l'iniziativa, si sarebbe lasciato andare a quella voglia che aleggiava nel suo cuore, nelle sue viscere. Per questo Christian gli tolse quelle mani dal viso e se le mise sul petto, nonostante fosse sudato e puzzasse leggermente, facendo alzare lo sguardo di Mattia che prese a muovere i polpastrelli sulla pelle lattea del moro, screziata da lentiggini e nei, come se fosse il cielo della notte più profonda, della città più bella della terra.
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Coro Azzurro [zenzonelli]
FanfictionE se Christian da piccolo avesse scelto il calcio e non la danza? Un piccolo salto in un universo parallelo che ci porta a rivivere anche le emozioni vissute con Euro20 - AU/I ragazzi non sono mai stata ad Amici - Linguaggio Calcistico - Boyxboy