Nonostante i buoni propositi di far parlare Mattia, per i primi cento chilometri, Christian si era ritrovato a subire un concerto del biondo, che aveva approfittato del computer di bordo dotato di bluetooth della macchina super tecnologica del moro, per poter attaccare il computer del fidanzato con spotify premium integrato e cantare a squarcia gola le sue canzoni preferite.
Il moro aveva adorato quella situazione, in cui aveva potuto constatare quanto i loro gusti musicali fossero lontani, dato che Mattia, dopo aver saltato minimo dieci canzoni dalla sua playlist principale, aveva deciso di abbandonarla e cercare direttamente da sé delle canzoni adatte per un viaggio così lungo. Lo aveva sentito stonare su una miriade di canzoni, ognuna sulla quale lo aveva anche immaginato ballare, ma stava guidando in autostrada, ad una velocità sostenuta, che non gli permetteva distrazioni, non volendo terminare quella nuova vita che era appena iniziata.
Perché Christian sapeva che con accanto a Mattia, da lì, sarebbe iniziato un nuovo percorso, in cui non sarebbe mai stato più solo.
"Devo fare pipì"
Christian si voltò verso Mattia, quando il biondo spense la musica e disse quella frase, come reclamando l'attenzione del grande. Qualche secondo dopo, lo sguardo del conducente tornò sulla strada, alla ricerca di un cartello di qualche stazione di servizio più vicina.
Gli era sembrato un bambino.
"Non potevi farla prima di partire?"
"Ti stavo aspettando fuori da ore e poi siamo partiti da un po', come facevo io a sapere che mi sarebbe scappata?"
Christian rise e poi, intravedendo un cartello, si mise nella corsia corretta per potersi poi immettere nel parcheggio rallentando e trovando poi un parcheggio dove si fermarono.
Mattia scese dalla macchina senza aspettare il moro, che lo guardò correre dentro come se davvero fosse il bambino che poco prima gli aveva detto di dover andare in bagno. Sorrise tra sé, non potendo essere più visto dal biondo, che ora si immaginava già in bagno a liberarsi. Quindi decise di scendere, giusto per sgranchirsi le gambe, pronto a rimettersi in moto dopo qualche minuto, quando Mattia fosse tornato, constatando che fossero ancora a Modena e che mancassero ancora delle ore di viaggio.
Mattia lo avrebbe fatto fermare in altre stazioni?
Si guardò attorno ancora un po', notando come, stranamente, in quella giornata assolata, calda e umida, in direzione nord, non ci fossero molte macchine, quell'autogrill fosse stranamente vuoto, ma si disse che fosse una cosa normale, dato che loro stavano tornando verso Bergamo e la gente del resto d'Italia, invece, stava andando verso il sud, al mare.
Guardò verso il cielo e socchiuse gli occhi per abituarsi alla luce del sole.
Sarebbero dovuti andare anche loro in vacanza?
"Chri, ti piacciono i dolci? Ho comprato i nutella biscuits"
Non aveva avuto il tempo di pensare ad una eventuale vacanza estiva con Mattia, che il biondo stava tornando da lui, con in mano una busta di biscotti, che chissà quanto aveva pagato in quell'autogrill, ma che fecero sorridere ancora di più Christian, che si sentiva uno scemo per prendere così bene ogni cosa che veniva da quel ragazzo. Ma si sentiva innamorato, anche se non glielo aveva mai detto e ogni cosa, ogni gesto di quel ragazzino, lo faceva sentire bene, amato, apprezzato. Persino l'ansia che gli aveva sentito addosso qualche ora prima, quando lo aveva abbracciato su quel marciapiede.
"Adoro la nutella, bravo"
Christian gli rubò la busta di biscotti e salì in macchina, percependo un 'ehi', ovattato da parte di Mattia, alterato per quel gesto, che salì dalla parte opposta del conducente, per poi buttarsi sul moro che gli teneva lontana la busta, ridendo, mentre apprezzava sentire il corpo caldo del piccolo addosso al proprio. Da quando lo aveva avuto la prima volta, Christian sentiva di aver avuto una sorta di assuefazione: non poteva più farne a meno e ne voleva sempre di più. Non gli sembrava eccessivo paragonare Mattia ad una droga, perché era esattamente così. Lo rendeva felice, libero, leggero e quando non c'era, le paranoie e la nebbia nera diventavano parte di lui, ma esattamente come una droga, il biondo creava quella dipendenza, che in quel momento Christian sentiva premere nel proprio petto, quella voglia smisurata di prenderlo lì, in quel parcheggio, perché voleva sentirlo proprio forse dettato dalla consapevolezza che niente avrebbe potuto tenerli separati da quel momento in poi, solo la propria volontà.
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Coro Azzurro [zenzonelli]
FanfictionE se Christian da piccolo avesse scelto il calcio e non la danza? Un piccolo salto in un universo parallelo che ci porta a rivivere anche le emozioni vissute con Euro20 - AU/I ragazzi non sono mai stata ad Amici - Linguaggio Calcistico - Boyxboy