"Che succede?"
Christian entrò nella stanza di Mattia come una furia, senza darsi il tempo di pensare, ma sfilandosi la felpa dalle spalle automaticamente e rimanendo a mezze maniche, con lo sguardo del piccolo puntato nei suoi occhi, che lo faceva ardere, non solo per quello che era successo quel giorno, per quello che sentiva, per quello che ancora gli avrebbe voluto fare, ma soprattutto per colpa di Federico e sua sorella che sembravano aver improvvisamente rovinato tutto.
Ecco perché il suo compagno di squadra aveva detto, qualche tempo prima, che sua madre e sua sorella fossero delle streghe, lo aveva preso in giro, palesemente, quando in realtà sapeva benissimo che fosse stato fatto apposta, che avessero preso Mattia apposta per mandarglielo lì e quella cosa gli appariva ancora più squallida col diretto interessato proprio di fronte a lui, che si chiudeva la porta alle spalle, spaventato, con le spalle rigide.
Si chiese se anche Benedetta sapesse di questo intrallazzo, si chiese improvvisamente che rapporto ci fosse, effettivamente tra Alexia e Federico e che risvolti avesse nei confronti della relazione del suo compagno di squadra.
Ma con Mattia che iniziò ad avvicinarsi a lui e poi gli afferrò le mani che lui teneva davanti a se, mentre se ne stava seduto sul bordo del letto, e si inginocchiò così da averlo proprio di fronte, non riuscì a tenersi dentro la rabbia, che sfumò leggermente.
"Chri?"
Così chiuse gli occhi e cercò di non farsi distrarre da quegli occhi azzurri che lo trapassavano, come leggendogli l'anima. Si chiese come fosse possibile che quel ragazzo avesse così tanto potere su di lui, se effettivamente avevano passato poco tempo insieme, talmente poco che avevano passato più tempo baciandosi che parlando. Quando gli venne in mente il loro effettivo primo incontro, in cui Christian aveva potuto constatare quanto anche i ragazzi gli piacessero, mentre Mattia muoveva i fianchi a suon di musica, pensò che l'amore a priva vista, allora esistesse davvero.
Riaprì gli occhi e fissò di nuovo il ragazzo di fronte a lui, facendo leva per farlo alzare e sedersi sul letto.
"Pensavo che dovessi tornare a dormire in ritiro. Potevi dirmelo che saresti tornato, per lo meno non mi sarei fatto trovare col pigiama coi gattini" disse Mattia, iniziando a straparlare e sussurrare verso la fine, mentre Christian continuava a guardarlo, accorgendosi solo in quel momento di cosa indossasse, fin troppo occupato a fissarlo negli occhi come se potesse capirlo senza chiedere quello che aveva in mente. Senza che dovesse nominare quello che aveva sentito nella sua stanza, da Federico.
"Sei bellissimo anche così" si ritrovò a dire, come il pazzo innamorato che era, tanto che prese Mattia per le spalle e se lo buttò addosso per abbracciarlo. Proprio di essere arrabbiato con lui, non ci riusciva.
Sentì le mani del biondo andarsi ad appoggiare dietro la sua schiena, andando a stringere la maglietta che fino a qualche ora prima era stata per terra, in bagno, mentre loro facevano l'amore per la prima volta nella vasca da bagno.
Sospirò e si staccò Mattia da dosso, che continuava a guardarlo non capendo, lasciandosi in balia delle sue mani e dei suoi tocchi.
"Te lo devo chiedere, anche se non vorrei sapere la risposta"
"Che cosa? – iniziò Mattia con voce spaventata, guardando Christian cercando di incitarlo a parlare, ma facendo poi un sospirone, come se gli fosse venuta in mente un'idea e quindi aggiunse – no, ti giuro che non sono stato io a rilasciare quell'intervista. Dopo la partita sono venuto dritto in albergo. Non avrei mai detto nulla, almeno fino a che non ne avremmo parlato"
Christian lo guardò stranito.
"Ma di che parli?"
"Non stai parlando dell'intervista che è uscita oggi su 'Chi'?"
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Coro Azzurro [zenzonelli]
FanfictionE se Christian da piccolo avesse scelto il calcio e non la danza? Un piccolo salto in un universo parallelo che ci porta a rivivere anche le emozioni vissute con Euro20 - AU/I ragazzi non sono mai stata ad Amici - Linguaggio Calcistico - Boyxboy