Capitolo 35

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"Ma se torna tua mamma? Non vorrai che questa volta ci odi anche lei, oltre che la mia"

Christian rise mentre sfilava la canotta nera dal corpo di Mattia, così, senza nemmeno avvisarlo delle proprie volontà, prendendosi esattamente ciò che voleva e che sapeva fosse suo. Il piccolo cercava di darsi un contegno, forse anche per quello che era successo la notte precedente, per come avesse litigato con la madre, ma il grande lo vedeva sorridere, felice di subire quelle attenzioni dal proprio fidanzato e nonostante cercasse di convincerlo, in realtà lasciava le mani di Christian vagare sul proprio corpo, lussuriose, esattamente come piaceva ad entrambi.

Sfilata la canotta, Christian la gettò alle sue spalle, facendola cadere distrattamente per terra, senza controllare esattamente il sito di atterraggio, totalmente assuefatto dal corpo scolpito di Mattia tra le proprie mani. Con esse scese a slacciare il laccio della tuta, per poi lasciarla cadere ai suoi piedi. Il tessuto, però, non si liberò dai suoi piedi, dato che ancora indossava i tacchetti da allenamento, e rimase incastrato lì, tanto che Mattia abbassò lo sguardo e poi tornò a fissare imbarazzato Christian, che ancora sorrise.

"Aspetta, mi sfilo le scarpe"

E con i piedi, si aiutò a sfilare le scarpe, tenendosi alle braccia di Christian, che continuava a fissarlo, ormai completamente assuefatto, come ogni volta che il piccolo gli girava per troppo tempo attorno. Sembrava in grado di togliergli la ragione, condurlo in un mondo parallelo, dove nessuno esisteva a parte loro due, ogni preoccupazione spariva ed esistevano solo i loro cuori, i loro corpi e le loro anime, che Christian sentiva l'esigenza di far scontrare, di unire, forse nel modo più primitivo che l'uomo conoscesse: il sesso.

Mattia si trovò, così, con solo l'intimo addosso e quando Christian abbassò lo sguardo per caso, mentre osservava il corpo perfetto del proprio fidanzato, quasi non svenne, o meglio, venne, davanti a quello che scoprì. Sotto la tuta da allenamento, dietro quel muro con cui Mattia aveva cercato di convincere Christian a non fare l'amore in palestra, c'era, in realtà, la volontà del piccolo di fare esattamente il contrario, perché come intimo, invece dei soliti boxer, il biondo indossava una mutandina in pizzo bianco con ai fianchi due fiocchetti bianchi. Sollevò lo sguardo al fidanzato e trovò Mattia a fissarlo, totalmente rosso, ma determinato e Christian comprese che stava accadendo esattamente quello che il piccolo voleva, forse ci aveva pensato tutta la notte, nonostante non gli avesse risposto al telefono, mentre lui se ne stava disperato a letto a rimuginare sulle cose che sarebbero potute accadere quel giorno.

Si ritrovò zitto a non dire niente, mentre in automatico si abbassava in ginocchio, davanti a lui, incantato da quella scena, da quel pizzo bianco puro come credeva essere l'anima di Mattia, anche se in piccoli gesti come quelli, dimostrava di essere rosso come la passione e il fuoco che riusciva ad accendere ogni volta, nel petto di Christian. Portò le mani dietro il suo sedere dove strinse la pelle e lo spinse verso il proprio viso, aprendo la bocca, saggiando la trama del pizzo sotto la lingua e percependo l'erezione di Mattia che rispondeva a quel calore umido.

Le mani di Mattia furono tra i suoi capelli, stringendoli e lo sentì lasciare scappare un gemito, mentre le dita presero a giocare con il bordo delle mutandine, saggiando la pienezza e la morbidezza di quella rotondezza che Christian amava alla follia. Aveva voglia di buttarlo a terra ed infilarsi dentro di lui velocemente, con forza, senza aspettare che fosse pronto, ma voleva godersi quello che sapeva essere il proprio regalo per gli europei.

Chissà se le indossava dalla sera prima, ma la madre aveva impedito che glielo mostrasse.

Christian continuò a leccare e pian piano avvicinò le dita all'apertura di Mattia, dove iniziò infilando un dito, quasi facendo mancare il terreno sotto i piedi del piccolo. Al che, il moro preoccupato bloccò il proprio assalto e alzò lo sguardo verso il piccolo, trovando a guardarlo.

Coro Azzurro [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora