3 - Il cavallo di Troia

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"Il cavallo di Troia è stato costruito dal greco Epeo con l'aiuto della dea Atena

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"Il cavallo di Troia è stato costruito dal greco Epeo con l'aiuto della dea Atena. Tuttavia, il progetto del cavallo e del relativo inganno è merito di Ulisse. Il cavallo venne costruito con legno preso dagli alberi del boschetto sacro ad Apollo."



— He looks up grinning like a  d e v i l




Mi sono sempre piaciute le feste. Forse perché non richiedono un grande impegno sociale. Da una festa ci si aspetta di parlare con qualche sconosciuto di cose prive di importanza. Non è come la vita reale di tutti i giorni, in cui devi costruire legami profondi e duraturi.

No, in quello non sono brava. Posso intrattenermi con chiunque per dieci minuti a una festa, ma non riesco a stabilire un rapporto serio. È più facile quando le persone non le conosci bene. Come quando compri libri su libri, senza leggerne nemmeno uno. Li accumuli, con la promessa che prima o poi lo farai. Be', se non li leggi non correrai mai il rischio di scoprire se hai speso invano i tuoi soldi. Giusto? Se ti limiti a impilarli e ammirarne solo la copertina, non avrai mai brutte sorprese.

E come vuole dimostrare la mia teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, Newt è il mio opposto. È un pesce fuor d'acqua alle feste in cui non conosce nessuno, instaura solo amicizie profonde e sentimentali. Lui i libri non li accatasta. Li legge, dal primo all'ultimo.

«Spero ci sia Athena,» dice Liam, interrompendo il silenzio creatosi tra di noi.

Camminiamo lungo i corridoi dei dormitori. Io seguo Newt e Jack, a capogruppo, perché non posso sapere dove si trovino le camere dei Lively e devo affidarmi a loro.

«Non hai imparato nulla dall'anno scorso?» risponde Percy, al mio fianco. Ogni tanto le nostre braccia si sfiorano, ma non mi dà fastidio. Percy è pacato, la sua presenza non infastidisce mai.

«Liam, sono curiosa. Mi leggi una delle poesie che hai scritto per lei?» domando. Hades mi ha raccontato delle sue rime baciate giusto ieri, in caffetteria.

Jack, Newt e Percy emettono dei versi di fastidio. «Haven! Perché diamine glielo hai chiesto?» mi rimprovera mio fratello, voltandosi per lanciarmi un'occhiata assassina.

Liam, al centro, fa un saltello. Indossa una camicia fucsia e dei jeans bianchi. «Vuoi davvero leggerle? Le ho stampate tutte e rilegate in un libricino che programmo di regalarle prima o poi. Posso prestartelo.»

All'improvviso, non ne sono più sicura. «Rilegate? Liam, quante poesie hai scritto ad Athena Lively?»

Lo vedo irrigidirsi. «Qualcuna.»
«Qualcuna? Dimmi il numero,» lo sprono.
«Inizia con uno.»

Ah. Mi aspettavo peggio. «Quindici? Sedici?»
«Centocinquanta,» corregge.

Mi blocco, con la bocca spalancata. Solo Percy se ne accorge e mi aspetta, con un sorrisetto in volto. Mi prende per mano e mi tira per farmi procedere.

Game Of Gods. Discesa agli Inferi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora