4 - L'ira di Athena

125K 5.2K 18.2K
                                    

"Athena era anche una dea fiera che puniva severamente chi osava competere con lei

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



"Athena era anche una dea fiera
che puniva severamente chi osava competere con lei."


— In your eyes I see there's something 
b u r n i n g
inside you



«Hai freddo?»
«No.»
«Indossi solo la canottiera. Dovresti avere freddo.»
«No, sto bene.»

La serata di apertura si è conclusa. Dopo che Apollo si è messo in mezzo e ha interrotto i giochi, Athena ha cacciato via tutti i presenti e si è chiusa dentro la sua stanza. Aphrodite l'ha seguita, forse per cercare di farla calmare.

Ora mi trovo sulla stessa poltrona su cui era seduto Hades quando sono arrivata. Apollo è sul divano e si fissa le mani, come se fosse in imbarazzo.

Questa è una di quelle occasioni in cui dovrei stare zitta e decido di non farlo, perché sono così curiosa che devo per forza svuotare la testa di tutte le cose che mi tengo per me. «Perché non mi guardi?»

Gli occhi verdi di Apollo scattano su di me, in un gesto forse involontario, perché poi li riabbassa.

«Dovrei essere io in imbarazzo,» riprendo. «D'altronde sono anche quella che ha rischiato di restare a tette e vagina all'aria davanti a tutti.»

La mia scelta di parole lo fa sussultare. Riconosco anche io che avrei potuto dirlo in modo più elegante. Apollo non sembra un tipo a cui puoi parlare senza filtri.

Con mia sorpresa, però, ride. Piano, ma ride. «Alla fine non è successo.»
Il che ci riporta alla domanda più importante di tutte. «Perché lo hai fatto?» sussurro.

«Haven,» pronuncia il mio nome con una lentezza estenuante. Aggrotta la fronte, mentre cerca le prossime parole da dirmi. «Sei l'unica persona che abbia mai accettato di giocare a Naked Truths, lo sai?»

Questo non me lo aspettavo. Infilo e sfilo il saturimetro nell'indice della mano, per prendere tempo. Nessuno è venuto a reclamarlo. «Pensavo fosse un gioco tipico delle vostre serate d'apertura.»

Annuisce. «Lo è. Ma nessuno ha mai accettato di partecipare. In genere giocano Hermes e Athena. Vince sempre lei. Soprattutto perché a Hermes piace stare nudo.» Solleva un dito non appena apro bocca. «Non chiedermi il motivo. Abbiamo smesso di farci domande su nostro fratello da un bel po' di tempo.»

«Bene.»

Restiamo in silenzio. Poi una porta sbatte e dei passi si fanno sempre più vicini. Hades compare nel piccolo salone della stanza e si ferma a guardare Apollo e poi me. Corruccia le labbra. Fa un cenno al fratello e sparisce.

«Devo stargli poco simpatica,» commento.
«Io credo sia solo stupito che tu abbia voluto giocare.» Esita. Si passa una mano tra i capelli castani e lunghi. «E dalle tue risposte.»

Game Of Gods. Discesa agli Inferi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora