22 - Il frutto della passione

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"Secondo la tradizione greca è il dio Eros ad occuparsi dell'amore fra due persone

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"Secondo la tradizione greca è il dio Eros ad occuparsi dell'amore fra due persone. Eros, per i romani Cupido, classicamente rappresentato nell'atto di scagliare frecce per colpire i due amanti e farli innamorare, è in realtà solo il dio dell'attrazione sessuale. Il concetto greco di amore presso i Greci era molto più complicato ed evoluto rispetto al nostro. Nella mitologia greca possiamo trovare ben dieci divinità che salvaguardano l'amore in tutte le sue forme."



— But I'm into it,
I'm into it
I'm getting way too  d e e p
I'm fucking into it





«Haven, il fantasma di mio nonno morto quattro anni fa darebbe pugni più forti,» esclama Hades, le mani sui fianchi e l'aria annoiata. «Quante altre volte devo spiegarti come colpire?»

Lo insulto sottovoce e colpisco di nuovo il sacco da boxe.

«Complimenti,» continua imperterrito. Comincia ad applaudire. «Fai un'altra volta quel movimento, vediamo se riesci a spaccarti i tendini del polso.»

Strizzo gli occhi e cerco di allontanare i suoi commenti maligni. Una goccia di sudore mi scivola dall'attaccatura dei capelli e la acchiappo subito con il dorso della mano.

Vorrei concentrarmi. Lo vorrei davvero. Vorrei tirare un bel colpo e non sentire le solite frasi acide di Hades. La mia testa è da tutt'altra parte, però. Il viso di Crono, papà Lively, è il mio pensiero fisso. Si è insinuato nel mio cervello e non se ne vuole andare. Non riesco a pensare ad altro se non al movimento delle sue labbra quando mi ha detto che, se vinco contro Hades, avrò tredici milioni di dollari. Tredici milioni.

«Tredici...» mormoro, sovrappensiero.
«Sì, le tredici volte che mi sono caduti i coglioni a terra questa mattina,» sbotta Hades. Dà un colpo violento al sacco. «Riprendi, Haven.»

Strigo di più la coda e raddrizzo la schiena. Hades mi ha mostrato più volte come assestare un pugno efficace. So a memoria i movimenti del suo corpo mentre me lo mostrava. La schiena muscolosa e ampia, il modo in cui i muscoli del suo braccio si flettono, le nocche piene di cicatrici che si schiantano contro il sacco e il sudore che gli bagna la pelle rendendola translucida.

No, non è su questo che devo concentrarmi.

Carico il colpo, ma ancora prima di poterlo assestare, Hades mi blocca. Le dita della sua mano si avvolgono attorno al mio avambraccio, ancora per aria e la sua figura torreggia su di me. Ha la mascella serrata e gli occhi grigi sono due pozze scure e furenti. «Ti servono altri paragoni con miei parenti morti o vecchi, oppure lo capisci da sola che stai sbagliando?»

Mi libero con uno strattone. «Se solo fossi più gentile...»
«Gentile?» Scoppia a ridere, senza alcuna traccia di ilarità. «Haven, se fossi un pezzo di merda, ti allenerei tanto per dire di averlo fatto, senza correggerti o darti consigli utili. Invece sto cercando di darti delle basi solide, per fare in modo che tra meno di un mese, ad Atene, tu non rimanga al tappeto dopo un solo colpo. Ti è chiaro o no?»

Game Of Gods. Discesa agli Inferi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora