10 - L'arte di abbracciare le ferite

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"L'idromele è un fermentato dalle origini remotissime: i Celti e i popoli germanici lo consideravano sacro e lo definirono "nettare degli dèi", poiché a loro dire era un dono celeste

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"L'idromele è un fermentato dalle origini remotissime: i Celti e i popoli germanici lo consideravano sacro e lo definirono "nettare degli dèi", poiché a loro dire era un dono celeste. Il fatto che derivasse dal polline, che rimandasse alla laboriosità delle api e all'acqua pura di sorgente, lo collegava ai concetti di perenne rinascita e di trasformazione, paragonandolo a una potente linfa vitale."



— No   s c a r s   to your beautiful
We're stars and we're beautiful




«Quindi hai minacciato Athena?» domanda Jack.
«Sì.»

«Davanti a tutti i Lively?» continua Percy.
«Sì. Avevo un discreto pubblico.»

«E l'UnGodly News è stato ritirato ma l'articolo è comunque stato visto,» dice Newt.
«Sì. Grazie a Hades.»

Liam ha l'indice alzato. «Ti sei davvero tolta il reggiseno davanti a Hades?»

Si voltano tutti a guardarlo.

Siamo seduti per terra, attorno a un tavolino rettangolare in legno scuro. È ora di cena e la abbiamo ordinata da asporto, perché farmi vedere in caffetteria è l'ultima cosa che voglio oggi. Non nego che ci sarei andata lo stesso, perché non è un articolo su uno stupido giornale a dovermi impedire di mangiare. Ma mio fratello non la pensava così, e da apprensivo quale è, mi ha convinta che almeno per oggi è meglio stare tranquilli e da soli.

Lancio la crosta del mio trancio di pizza dentro il cartone. Newt la afferra subito e, con un morso, la riduce a metà. Bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, come volevasi dimostrare.

«Poteva andare peggio,» borbotto con il capo chino verso il basso.
«Come, scusa?» esclama Newt. Ora ho i suoi occhi addosso, accesi di rabbia. «Haven, si può sapere cosa ti passa per la testa? Ti rendi conto di quello che hai fatto?»

Mi stringo nelle spalle. «Era un gioco di improvvisazione. Ho improvvisato, facendo l'ultima cosa al mondo che ci si potesse aspettare.»

«Lanciare in aria il reggiseno?» chiede Jack con un sopracciglio inarcato. Nella sua voce non c'è giudizio ma pura curiosità. «Mi sembra una scelta un po' estrema.»

«Haven è la regina delle scelte estreme,» commenta Newt. «A volte vince a Poker puntando tutto mentre non ha nemmeno una coppia in mano.»

«Questo si chiama anche essere dei bravi bugiardi, però,» constata Liam, che parla mentre mastica. Un filo di mozzarella gli pende dall'angolo delle labbra e oscilla sotto il mento.

Newt sembra perdere di vista il punto centrale del discorso: sgridarmi. E ne sono contenta. Incrocia le braccia al petto, offeso. «Quel cappellino nei toni dell'arcobaleno era brutto, allora? Mi hai mentito?»
Dio, quel cappello. «Già.»

Jack dà una pacca sulla spalla a mio fratello, ma la sua mano resta lì e comincia ad accarezzarlo in modo sempre meno amichevole. «Secondo me non era poi così brutto. Aveva personalità.»

Game Of Gods. Discesa agli Inferi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora