28 - Il gioco della Regina e del Re di cuori

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"Il Monte Olimpo con i suoi 2,917m non solo è la montagna più alta della Grecia, ma nell'antichità era considerata anche la dimora degli dèi

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"Il Monte Olimpo con i suoi 2,917m non solo è la montagna più alta della Grecia, ma nell'antichità era considerata anche la dimora degli dèi. Conosciuto dai greci come Όλυμπος, Olympos, questa montagna ha più di 50 vette e la più alta, chiamata Mytikas raggiunge l'altezza massima di 2,916m."




— They say in Heaven, love comes first
We'll make  H e a v e n a place on Earth





Sono immersa nella vasca da bagno fino al naso quando qualcuno bussa alla mia porta. Sospiro, creando delle bollicine sulla superficie schiumosa dell'acqua. Spero non sia di nuovo Violet, cioè Minthe. E ancor meno che sia Hades, perché dopo le cose che mi ha detto Minthe su di lui, ho solo voglia di riempirlo di schiaffi. No, in realtà non voglio fargli male. Sono solo gelosa. Da fare schifo. Non mi piace essere una delle tante e ancor meno venir presa in giro.

Chiunque sia venuto a trovarmi è parecchio insistente. Continua a bussare, perciò mi avvolgo in un accappatoio bianco e morbido, e vado ad aprire.

Hermes se ne sta poggiato allo stipite della porta. I riccioli biondi sono spettinati ad arte. Indossa un completo elegante giallo, con un blazer più corto del normale e senza la camicia sotto, che gli lascia una striscia di pelle scoperta. Gli occhi azzurri sono risaltati da un ombretto glitterato blu e sulle labbra perfette giace un sottile strato di lucidalabbra.

Quando si accorge che indosso solo l'accappatoio, gli si dipinge in viso un sorrisetto malizioso. «Buonasera, piccolo paradiso. Quali doni di Dio nascondi lì sotto?»

«Perché sei qui?» taglio corto.
Senza aspettare un invito, si fa spazio nella mia stanza. E noto che ha una sacca argentata con sé. La poggia sul letto. «Ti ho portato un vestito per il ballo. E le mie doti nel make-up per truccarti.»

Non mi lascia obbiettare. Tira giù la zip della custodia e rivela una stoffa rossa e luccicante. Sfila il vestito e rimango a bocca aperta. Ha la scollatura a cuore, stretta come un bustino. Dalla sua fine, in vita, si allarga una gonna da principessa. È il vestito più bello che abbia mai visto. Migliore anche di quelli che guardi nei film con occhi sognanti.

«È...» balbetto. «Meraviglioso. Hermes, perché lo hai fatto?»
Scrolla le spalle come se mi avesse portato una caramella. «Quando hai trovato l'invito, davanti a noi, ho pensato che non avresti avuto la minima idea di come vestirti. Perciò ti ho comprato questo.»

Mi salgono le lacrime agli occhi. Lo abbraccio con uno slancio; lui non se lo aspettava, infatti barcolla all'indietro ma ritrova l'equilibrio quasi subito. Accarezza la mia schiena e ridacchia. «Non c'è di che, mia bella Persephone.»

Ci stacchiamo e cerco di togliermi dalla testa il modo in cui mi ha chiamata. Hermes si siede sul letto e accavalla le gambe, in attesa. Capisco che è il segnale per andare a indossarlo. Perciò ritorno in bagno e mi infilo dentro il vestito; non so come abbia fatto, ma ha scelto la taglia perfetta. Sono ancora senza trucco e i miei capelli fanno rabbrividire, ma rimango incantata dalla mia immagine riflessa sullo specchio.

Game Of Gods. Discesa agli Inferi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora