6 - (H) Dio della giustizia

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"I greci non consideravano Ade una divinità malvagia; era visto come un dio che applicava le regole del suo regno senza alcuna discriminazione

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"I greci non consideravano Ade una divinità malvagia; era visto come un dio che applicava le regole del suo regno senza alcuna discriminazione."

Spare the sympathy
Everybody wants to be
my e n e m y


   H A D E S ' 
P O V


Giornata del cazzo, di una settimana del cazzo, di un mese del cazzo, di un anno del cazzo.
Di un'esistenza del cazzo.

Sbatto la tazza di caffè sul tavolo e Apollo sussulta. Ciò che più preferisco di mio fratello è che è un tipo tranquillo. Perciò so che, sebbene sia incuriosito dal mio evidente nervosismo, non mi farà domande.

«Buongiorno,» esclama Hermes. Ed ecco il fratello che, invece, è l'esatto opposto.

È nudo e in piedi al centro del piccolo salotto. Si gratta il fondoschiena e lo sguardo gli ricade sulla mia tazza di caffè. Fa una smorfia. «Per avere il nome del Signore dei Morti, i tuoi gusti in fatto di caffè sembrano quelli di una quindicenne qualunque che va da Starbucks a studiare.»

Apollo sorride appena.

«Come dovrebbe berlo il caffè, uno che ha il nome del Dio degli Inferi?» lo incalzo. Dovrei lasciar stare e andarmene, ma sono incazzato e voglio un pretesto per prendermela con qualcuno.

Hermes prende la caffettiera e beve direttamente da lì. Un rivolo di caffè gli cola lungo il mento. «Nero. Senza zucchero.»

Incrocio le braccia al petto. «Be', a me piace con latte di mandorla, zucchero, caramello e un po' di panna sopra.» Meglio ancora se con una cannuccia, ma questo me lo tengo per me.

Hermes si porta una mano alla fronte, fingendo un'espressione di paura. «Oh, mio signore della Morte, la prego ci risparmi dalla sua ira!»

«Hai poco da dire, tu,» lo rimbecco. «Hermes era un idiota dotato di elmetto con le ali che portava i messaggi a Zeus. Sei praticamente un postino.»

Hermes ghigna. Potrei insultarlo per due ore consecutive e lui non si offenderebbe mai. «Questo pensiero l'hai scritto sul tuo blog tumblr in cui posti foto dei tuoi frappuccini di Starbucks?»

«Sì. Tra i vari pensieri c'è anche: "succhiami il cazzo, Hermes",» sibilo passandogli accanto.

Sto ben attento a non sfiorarlo. So che siamo fratelli, ma vederlo nudo come un verme mi disgusta.

Hermes scoppia a ridere, come se gli avessi fatto un complimento. «Oggi la Diva è di malumore? Cos'è successo fratellone, i capelli non stanno in piega?»

Sento gli occhi di Apollo su di me. L'ultima cosa che voglio è stare a parlare dei miei sentimenti con loro. «Nulla.»

«Brucia ancora la ferita inferta da Haven?» chiede Hermes. E basta sentire il suo nome per far sì che ogni muscolo del mio corpo si paralizzi, attraversato da una rabbia ancora più profonda. «È dura venir messo dopo Apollo, vero?»

Game Of Gods. Discesa agli Inferi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora