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"ti posso aiutare se vuoi, davo ripetizioni di inglese a tre bambini prima di entrare qua.", "grazie la, lo faremo insieme, abbiamo anche del tempo per conoscerci meglio", "certo luca non ti preoccupare" il ragazzo mi abbraccia, per un attimo rimango rigida, non me lo aspettavo, ma poi mi sciolgo ricambiando il gesto.

"ragazzi scusate, mi serve Lara" la voce di Alice interrompe la conversazione tra me e i miei ex compagni di camera. Di scatto mi alzo, saluto i presenti e vado nella mia stanza.

"cosa é successo?"

"ho cambiato profe",

"e come mai raccontami tutto",

"Veronica crede che io sia più portata ad andare sul modern che sul classico, quindi stiamo a vedere come va il lavoro con lei",

"vedrai che andrà tutto bene fidati"

abbraccio la mia amica che é un po' spaventata.

"oh scusate, torno più tardi"

Christian interrompe il nostro abbraccio

"no non ti preoccupare, dobbiamo andare?"

il ragazzo annuisce in risposta

"Dove dovete andare?",

"andiamo in studio, faccio vedere a lui e matti la coreografia che mi spaventa, vuoi venire?",

"ho lezione tra poco, me la fai vedere in un secondo momento",

"va bene ali, prendo la borsa e ci sono",

"te la prendo io tu mettiti la giacca"

dice prima di uscire dalla stanza.

"dopo io e te parliamo bene",

"smettila scema"

rido fino all'incontro con i due ballerini, dove divento seria.

"la ma sei stupenda, poi la coreografia é bellissima"

ammette il barese, ma io non rispondo, guardo solo il pavimento

"ehi che hai"

scuoto la testa, ma i due, ormai conoscendomi, non si arrendono. Si siedono vicino a me e mi prendono le mani.

"che ti succede piccolina",

"non mi sono mai esposta così tanto",

"di cosa hai paura?",

"sono troppo vulnerabile, potrebbe farmi male qualunque cosa"

sono sincera con i ragazzi, tanto so che non mi lascerebbero in pace.

"tata non avere paura, ci siamo noi"

comincia il moro

"non lasceremo che nessuno ti faccia del male" 

continua il barese.

"grazie ragazzi, grazie"

ammetto abbracciandoli.

"ti sei ripresa?"

"si ale grazie",

"non mi devi ringraziare, ci sono per qualunque cosa"

annuisco al moro

"scusa se scappo ma é il mio turno per il telefono e voglio sentire Elena",

"vai vai, vado da Cosmary",

"strano"

ribatto facendo ridere il cantante.

***

COME NELLE FAVOLE | Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora