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"Laretta vieni, siediti qua"

indica un punto abbastanza vicino al plexiglass dove mi posizione subito dopo

"anche in questa sei stata perfetta, davvero io non trovo parole, fai sempre un ottimo lavoro, non ti lamenti mai. Vorrei sapere dove trovi tutta questa carica?",

"grazie, in realtà non che la trovo é che più ballo più sto bene e non mi sforzo, o meglio lo faccio, ma so che é ripagato perché ci metto anima e cuore in quello che faccio"

ho ancora un po' il fiatone ma riesco a farmi capire

"cosa é per te la danza?",

"per me é tutto, quello che mi ha fatto rinascere anzi nascere davvero, é veramente tutto",

"cosa significherebbe per te arrivare al serale? ti sto facendo tante domande perché non parli mai"

rido insieme a lui

"ha ragione. Il serale sarebbe sicuramente un grande tra guardo e un trampolino di lancio ancora più alto. Spero di entrare perché lo voglio, vorrei anche vincere, ma mi sentirei in colpa per essere arrivata dopo e aver occupato dello spazio."

"Sei arrivata al momento giusto, fosse stato troppo tardi te lo avremmo detto, ma é giusto, penso che quella testina ogni tanto dovremmo un po' spegnerla no?"

annuisco alle parole di quello che ormai é diventato come un secondo papà.

"Hai paura di uscire?"

mi chiede dopo un attimo di riflessione.

"Riesco a essere sempre me stessa quando ballo perché do tutto. Non ho paura di arrivare ultima o essere prima, non é quello che mi interessa, voglio stare bene e far stare bene gli altri. Quando ballo si annulla tutto compresa la fatica. Non ho paura di uscire, vivo l'attimo come se fosse l'ultimo, per quello do sempre il cento per cento nelle cose."

"Sei una ragazza stupenda e hai tanto da fare, per questo io voglio farti un regalo. Che poi non é ne anche un regalo, ma é quello che ti meriti."

lo guardo perplessa non riesco a capire,

"vedi quella scatolina?"

annuisco

"ecco vai a prenderla, poi la apri qui."

Faccio come detto e mi ritrovo seduta per terra, con un'ansia a tre mila ad aprire una scatola quadrata tutta rossa. Apro delicatamente magari c'é qualcosa che si rompe. Vedo una maglia oro, la mia maglia oro, guardo Raimondo che sorride insieme alle due professioniste, ma continuo a non capire. Tiro fuori la felpa e lo guardo confusa mentre lui ride e annuisce, riguardo la felpa e inizio a collegare tutti i punti. 'vorrei vedere anche altro' mi disse in puntata, ho fatto due brani, non é che é la felpa di acceso al serale?

"É tua Laretta, sei al serale"

scoppio a piangere, é un sogno che si avvera, non potrei essere più felice di così.

Ringrazio un milione di volte il mio maestro e le professioniste, indosso la felpa e riordino le mie cose prima di andare in casetta a dare la bella notizia.

Quando apro il cancellino entro sorridente e vedo che fuori sono seduti Serena, Dario e Marco, i primi due parlano animatamente, il terzo li ascolta con attenzione. Mi notano solo quando il cancellino si chiude e si voltano perplessi a guardarmi.

"Raimondo ti ha dato la maglia del serale?"

annuisco felice alla bionda che in cambio mi lascia una faccia sbigottita. Non faccio caso a loro entro a comunicarlo alle mie personcine.

COME NELLE FAVOLE | Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora