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"È tutto... così bello e... inspiegabile..."

la mia voce è li tra il felice e l'innamorato, ma poco dopo si incrina e sento il magone riempirmi tutto il corpo.

"perché Christian? perché? devi spiegarmelo, ora"

sono quasi sull'orlo di un pianto. Per la prima volta da quando sono nella sua stanza, lo guardo dritto negli occhi. Li guardo intensamente come se fosse la prima volta, li vedo rotti e pieni di lacrime, vorrebbe esplodere e scappare, ma proprio adesso ho bisogno che si apra e che mi racconti tutto.

"non ti piace?"

lo guardo sempre con gli stessi occhi, non sono mai cambiati, provo le stesse identiche emozioni, mi aveva solo ferita.

"Chri è tutto stupendo, ma ho bisogno di risposte",

"Lo so, ma di risposte non c'è ne sono"

mi guarda anche lui con quegli occhi, li stessi con i quali mi ha guardato il primo giorno, gli occhi che mi hanno fatto innamorare.

Christian pov's

La guardo con gli occhi incantati, li stessi occhi con la quale l'ho guardata ballare in studio per la prima volta e mi rinnamoro dei suoi occhi, quando li incontrati la prima volta appena mise piede in casetta.

So che sta aspettando che io dica qualcosa, ma non so cosa dire, non posso dire niente perché lasciarla è stata la cosa più stupida di tutte. Nonostante io l'abbia fatta soffrire, lei è ancora qui, non mi ha mai odiato e mi sta dando una seconda possibilità, non so perché sto qua a non fare niente. È come se fossi solo imbambolato a guardarla, le parole non escono dalla bocca, provo a fare finta di cercare le parole giuste, ma so che lei ha capito che non so cosa dirle.

Con un po' di tentennamento le prendo la mano e la faccio sedere vicino a me sul letto di Alex, con la speranza di trovare le parole giuste. La vedo rigirarsi le mani e capisco che ha bisogno di qualcosa per calmarsi e quel cosa non sarei di certo stato io. Istintivamente mi alzai a prenderle il grande orsacchiotto di peluche che le regalai e lei lo strinse subito al suo corpo.

I suoi occhi attendevano le mie parole, non potevo più provare a perdere tempo per farmi venire in mente cose sensate da dire, non ce ne sono. Prendo un respiro profondo e provo a dire qualcosa.

"Non ho un discorso pronto, quindi non far caso a quello che dirò, se magari parlo male o cose così"

mi sorride e si mette in posizione d'ascolto.

"Non ho molto da dire in realtà, quel giorno in cui ho deciso di lasciarti non è stato pensato, ho solo agito di istinto e di conseguenza di merda. Stavo ritornando a concentrarmi sulla danza a trovare la strada giusta e ho avuto il pensiero che tu mi distraessi da questa strada nuova, concedimi il termine, che mi sconcentrassi."

sospiro, riprendo fiato e guardo i suoi occhi che sono intenti a seguire il discorso.

"Mi sono pentito subito di quello che ho fatto, da quando ho sentito il tuo cuore rompersi e l'ho riletto nei tuoi occhi. Ho davvero pensato che tu potessi traviarmi dalla mia passione, ma dovevo concentrarmi sul fatto che fosse anche la tua, che la potevamo condividere, potevamo passare il tempo in sala e fare molti passi a due, ma no io credevo che tu ti mettessi in mezzo tra il sogno e la realtà. Non ho nient'altro da dire se non che mi dispiace, ma davvero tanto, ho visto subito che le cose stavano andando male e la situazione non gioiva né a tuo favore né al mio. Quando ti sei sentita male ho voluto starti il più vicino possibile perché sapevo, ero consapevole del fatto che la colpa fosse mia, forse non tutta ma in parte era mia, l'unico modo per sentirmi meno in colpa e per provare a riavvicinarmi era quella di starti accanto e così ho fatto. Tu sei stata fin troppo buona a permettermi di farlo, ma sono contento, mi sento piano piano più vivo."

le ho detto tutto finalmente, rialzo lo sguardo e lo incastono nei suoi occhi lucidi.

"Tutto quello che ho fatto oggi non è assolutamente perché voglio rimettermi con te, o meglio si lo vorrei, ma era un modo per chiederti scusa e per farti capire che per me sei la più importante."

la voce mi traballa e lei si asciuga qualche lacrima.

"Chri io ti ringrazio per avermi detto tutto, non starò qua a dirti che ci sono stata male e cose così perché lo sai, era evidente. Voglio dirti grazie per avermi fatto capire cosa ti è passato una quella maledetta testa. Ti ringrazio anche della sorpresa, è stata bellissima e inaspettata. Ma arriviamo al dunque, per quanto riguarda noi, non posso dirti che andrà tutto per il meglio e torneremo insieme, ho bisogno ancora di un po' di tempo, ma sicuramente potremmo tornare a fare le cose insieme e passare del tempo insieme, non ti garantisco che ritornerà tutto come prima, ma se vuoi provarci sono qua."

La guardo incredula, non avrei mai pensato che potesse dirmi queste parole.

"ti aspetterò per tutto il tempo necessario".

D'istinto l'abbraccio e non mi sorprendo nel vederla felice di questo contatto. La lascio andare in camera con i suoi regalini e mi sdraio sul mio letto. Non mi sono mai sentito così bene come adesso, tutto può tornare, sono stato uno stupido, ma adesso non la perderò più.

Lara pov's

Ho bisogno del mio migliore amico adesso, è tutto il giorno che non lo vedo e ho proprio bisogno di lui. Nella stanza blu non c'è nessuno tranne Luigi, vorrei poterlo ignorare, ma ho troppo bisogno di sapere se sa dov'è Francesco.

"Hai visto Franci?"

non ricevo risposta e si che non ho parlato a bassa voce,

"scusa mi hai sentito?"

ancora una domanda gettata all'aria, nessuna risposta.

"Luigi puoi rispondermi per favore, ti ho semplicemente chiesto una cosa banalissima, se non lo sai dimmi di no"

ne anche sta volta ricevo una risposta.

"Senti Luigi, io non so che cosa ti ho fatto, non ne abbiamo mai parlato, ma almeno se ti faccio una domanda potresti rispondermi, visto che quando vuoi sei gran bravo a parlare"

sentenzio uscendo dalla camera alla ricerca disperata dell'unica persona che mi calmerebbe.

La persona che incontro però non è lui, ma vado proprio a sbattere contro Marco, istintivamente mi ritraggo, vedo i suoi occhi che pian piano si arrabbiano e scappo disperata. Scrivo un veloce bigliettino a Francesco e glielo appoggio sopra il letto insieme alla felpa che è pulita, lo lascio nella camera blu e corro nel mio letto prima che sia troppo tardi.

COME NELLE FAVOLE | Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora