COME NELLE FAVOLE | Christian Stefanelli

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Appena sento la mano di Francesco sulla mia stringo,

"mi senti veramente"

io stringo più forte che posso e lo sento piangere, vorrei poterlo abbracciare, fa così tanto per me, é la persona che più mi capisce e supporta, non é il mio migliore amico é mio fratello.

Poco dopo la porta si apre

"vieni vieni Alex"

dice Alice, avrei potuto scommettere che sarebbe venuto, prima di sedersi vicino alla ragazza mi lascia un bacio sulla fronte, come suo solito fare nei momenti che 'lo meritano' come dice lui. I ragazzi mi fanno un po' di domande per capire come va e io rispondo, a fatica, con una stretta sola forte quando la risposta é 'si' e due strette veloci quando devo dire 'no'. Non so quanto tempo sia passato, 10 minuti da quando sono sveglia? forse anche meno, diciamo che il tempo scorre e io non me ne accorgo. Bussano la porta, ho già capito di chi si tratta, vorrei ucciderlo perché é anche colpa sua, ma in questo momento lo vorrei qua. Si alza Alex,

"sapevo che eri tu, forse non é il caso...",

"vi prego ho bisogno di stare qua, di vederla",

"no Christian vai via"

risponde Crytical, ma non voglio che se ne vada così provo in tutti i modi a farmi sentire.

"Chri aspetta"

urla Alice

"cosa stai pensando di fare?"

chiede Fra

"io niente, lei mi ha stretto la mano chiediamo a lei visto che ci sente."

Il cantante si calma mentre Alex e Christian sono ancora alla porta.

"Lo sai che é Christian?",

'si',

"vuoi che lo facciamo entrare?",

riceve ancora un colpetto lungo,

"lo sai che stai male per lui?"

sempre la solita risposta

"lo vuoi davvero?"

I quattro si siedono ai miei lati, due a destra e due a sinistra. Nell'aria tira una certa tensione, nessuno parla e presumo ci siano sguardi saettanti da tutte le parti. Cerco di smorzare un po' la tensione premendo a caso le varie mani che sento, non riesco a spostare le braccia é già tanto muovere quattro dita. I ragazzi scoppiano a ridere e vorrei farlo con loro, dopo qualche secondo ricala il silenzio, ma ci sono io a farli parlare. Mi sveglio di scatto e la prima cosa che riesco a fare é ritrarre le mani, scoppio in lacrime e mi sollevo con il busto, tutto nel giro di forse 3 secondi. Mi fondo tra le braccia del mio migliore amico, che piange con me, sento le sue lacrime bagnarmi la spalla semi libera. Abbraccio poi anche Alice e Alex, i miei occhi sono carichi di lacrime e quando incontro gli occhi di Christian riprendo a piangere, nonostante Alex mi avesse calmata un pochetto. Non voglio ascoltare le voci di nessuno, mi avrà rotto il cuore il mille pezzetti ma adesso ho bisogno di lui, mi getto nelle sue braccia e colgo che non se lo aspettasse, ma appena realizza mi stringe così forte da non volermi lasciare. Nei suoi occhi noto una leggera crepatura, sta male anche lui, lo so.

"Adesso che sei sveglia, posso non morire e andare a fare una doccia mentre avviso gli altri, se c'è qualcosa chiamatemi subito, ve lo impongo"

si rivolge ai presenti

"Fra tranquillo, sto bene ora",

"si però mangia qualcosa che il dottore ha detto che poco ma devi mangiare",

"adesso non ne ho voglia, da domani mattina rincomincio",

"assolutamente no, non puoi permetterti un'altra volta di stare male"

so che sta facendo tutto questo per me, però davvero non so come farei a farmi stare giù il cibo.

"mangiamo insieme, ne anche io ho cenato"

scuoto in risposta ad Alice,

"laaa, non fare così, provaci"

mi risponde la mia amica facendomi riempire gli occhi di lacrime e pentendosi del tono usato.

"facciamo come la scorsa volta, ti aiuto io e piano piano mangiamo, va bene?"

sono quasi, sul punto di accettare la proposta di Alex,

"cosa c'è per cena?",

"sapevo di averti convinta, pasta in bianco, abbondo con il formaggio tranquilla"

sorrido spontaneamente e con la coda dell'occhio vedo anche Chri sorridere, il suo sorriso mi fa bene al cuore. Alex mi lascia un dolce bacio sulla fronte e fa per andare in cucina, ma viene bloccato dalla voce di Alice.

"scusate ma se Fra fa la doccia, tu le prepari il cibo e io mangio resta da sola",

"teoricamente ci sono qua io"

risponde il ballerino

"pensavo andassi via visto che non ti importa di lei"

guardo male la mia amica e poi mi volto verso il moro, senza che i due cantanti professino parola.

"se Lara vuole posso restare, fino a quando non torna Alex",

"non vi preoccupate, mi va bene che stia qua, andate su, forza"

faccio anche il gesto con le mani e sorrido quando vedo che fanno quello che gli ho detto. Indico uno spazietto vicino a me quando rimaniamo completamente soli nella stanza azzurra.

"Lo sai che sei più bella quando sorridi",

"non ci provare Christian, non voglio parlare con te, ne di noi, ne di nient'altro, sto solo aspettando Alex e mi serve un appoggio per la testa che mi fa male"

ammetto sincera ma con un sorriso velato che sono sicura abbia notato.

"É normale che ti faccia male?"

annuisco

"vuoi ancora un po' il panno bagnato? é ancora fresco"

annuisco e pone il panno sulla mia fronte e io mi giro verso il suo petto.

"Non ti da fastidio se ti bagno?",

"fai pure"

sorride. Quel sorriso mi fotte ogni volta, se non fossi tremendamente ferita l'avrei già baciato.

Christian mi lascia alla cenetta con il cantante della Cuccarini. A poco a poco riesco a finire la pasta e il cantante mi sorride felice di aver vinto.

"Allora dimmi che era solo un brutto scherzo e che non lo rifarai mai più"

sorrido a queste parole

"vi ho fatto preoccupare tanto allora, non credevo di essere così importante",

"ma sei matta, come puoi pensarlo, a momenti il mio cuore esplodeva e ho anche fatto una ramanzina a Chri",

"non dovevi ale, grazie per esserti preoccupato",

"se lui tornasse tu cosa faresti?",

"non so come reagirei, penso di essermi innamorata di lui però mi ha fatto male e avrei bisogno di tempo per far tornare tutto come prima",

"beh certo immagino sia dura, ma io ti dico solo che anche lui ti ama e ti ha lasciato solo perché noi maschi abbiamo il gene y che é un po' stupidello"

rido divertita non dando troppa importanza alle sue parole, ma in realtà mi rimangono dentro.

Per tutta la notte continuo a ripensare a quelle parole, posso permettermi di non dormire perché posso recuperare in giornata e almeno non preoccuperò nessuno, starò solo riposando.