Questa mattina a classico ero più concentrata del solito, anche il maestro Montesso mi ha fatto i complimenti, che di solito mi rimprovera per i soliti errori.
"eii ti ho parlato un secondo fa"
Michele mi picchietta sulla spalla
"oii scusa",
"bella concentrata oggi",
"eh si mi andava di fare bella figura per una volta"
sorrido al ragazzo, mentendo sulle ragioni della mia concentrazione.
Mentre raccolgo le mie cose da terra vedo dallo specchio lo sguardo di Christian poggiato sulla mia figura, cerco di non farci caso e eliminare il mix di emozioni che ci sono nel mio corpo. Ho i brividi e lo stomaco sotto sopra, devo andarmene al più presto da questo posto, non riesco a sopportare il suo sguardo su di me.
"Ehi, venite in casetta?"
Alice cattura la mia attenzione e il peso che sentivo sul cuore svanisce quando anche il moro si gira nella sua direzione.
"No ali, ho lezione tra 10 minuti mi cambio e vado"
la ragazza annuisce e mi dirigo direttamente in sala.
"Laretta come stai?",
"ciao Lola, tutto bene te?",
"bene bene, allora so che sei calda, iniziamo subito?"
annuisco prontamente e mi metto in posizione.
"Ehi ehi ehi, fermiamoci un attimo, vieni qua vicino a me"
mi ha rimproverato diverse volte sullo stesso salto e non mi esce, non riesco a farlo. Ogni volta che ci provo mi vieni in mente la scena della prima volta che l'ho provato, con Christian, penso al suo sguardo fiero e fisso su di me e continuo a sbagliare, mi trema la gamba e salto la metà di quello che dovrei.
"facciamo una pausa, bevi qualcosa e nel frattempo aspettiamo Andreas poi riprendiamo"
annuisco alla mora,
"sicura che vada tutto bene?"
annuisco ancora mentre bevo un sorso del frullato.
"sono solo preoccupata per il serale"
ammetto dopo qualche secondo. So di non essere stata particolarmente convincente, ma almeno Giulia non mi ha fatto altre domande.
La porta si apre rivelando la figura del ballerino fidanzato con la maestra Veronica e comunicando la ripresa della lezione. Continuo a provare la coreografia diverse volte, ma al posto di migliorare peggioro, é sempre peggio, veramente non riesco a fare niente, vorrei solo andare a letto a dormire o rincominciare la giornata da zero.
Mi siedo davanti al plexiglas sfinita, altra pausa, hanno capito che non ci sono con la testa ed é inutile andare avanti.
"Vuoi dirci qualcosa? magari se provi a sfogarti riusciamo a lavorare bene"
scuoto la testa in risposta al ragazzo, ma so per certa che non mi faranno fare scena muta.
"ho molta paura per il serale, mi sento debole e inferiore agli altri che sono qui da più tempo di me",
"non é vero pero, perché sei un ottima ballerina e sicuramente Raimondo non ti avrebbe presa se non ne valesse veramente la pena"
annuisco alla ragazza e vedo uno sguardo di complicità tra i due.
"Lara da quando non mangi?"
sospiro prima di rispondere
"da due giorni",
loro sbiancano e so che anno capito perché ora sono debole
"forse é il caso di andare a mangiare"
scuoto la testa lasciando che alcune lacrime si impossessino del mio volto.
"c'è altro vero?"
come a tutte le loro domande fino ad adesso annuisco, non riuscendo però a tirar fuori la singola parola.
"Christian mi ha lasciata"
dopo diversi minuti di silenzio interminabile e lacrime scese ogni secondo riesco a dire solo quelle quattro parole, che fanno più male di quello che mi aspettavo.
"Capita che le cose non vadano come speriamo, ma non devi lasciarti andare... Non devi perdonare o lasciar correre. Ti devi incazzare, devi sbattere la verità in faccia alla gente, devi urlare, sfogati non da sola ma col mondo, che ti fa bene... Devi dire quello che senti, quello che pensi, non devi tenerti tutto dentro, non puoi, perché a tenerlo dentro fa male solo a te... Se qualcosa non va ti devi incazzare, se sei gelosa o ti senti presa in giro o altre milioni di cose ti devi incazzare... Nessuno ha il diritto di farti tenere tutto dentro quindi incazzati come ribellione... Incazzati perché niente e nessuno é meglio di te!"
i due si compensano le frasi a vicenda ed é bello che ci siano sempre per darmi anche il misero consiglio.
"Aspettiamo che tu ti incazzi e ti sfoghi"
sorrido alle parole di Andreas e dopo un lungo sospiro inizio il discorso che avrei dovuto fare molto tempo fa.
"Ora io sono proprio qui, a sfogarmi perché mi sono incazzata. Sono fatta così. Mi incazzo molto, ma tengo sempre tutto dentro, non riesco a dire quello che penso, ma ora dico basta. Ho smesso di essere buona. Ho smesso di subire. Non sopporto più nessuno, perché ci sono milioni modi di parlare e fare del male non é di sicuro il modo migliore e non fa nemmeno ridere."
non era il tipo di discorso che mi aspettavo di fare in questa sede e con queste persone, ma almeno una parte del peso se ne é andata, finalmente ha lasciato il porto. Saluto i due promettendogli di mangiare al più presto e di sorridere più spesso. Mi sento fiacca e per questo vorrei tornare a casa a mangiare, mi fermo solo a prendere il mio materiale in sala relax.
Appena apro la porta vedo Christian, appoggiato al muro che gioca con un elastico dei capelli, il mio elastico. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, continuo a guardare come muove il mio elastico, ma appena alza lo sguardo su di me mi proietto su Alice facendo l'indifferente. Torno in casetta con la mia amica e Luca particolarmente preoccupato dal mio stato di salute, mi sto lasciando andare, comincio ad accasciarmi ovunque. Il napoletano fa pressione anche ad Albe che sta cucinando la pasta, dicendogli di cuocerla più in fretta.
Mi fiondo sotto la doccia andando a consumare le ultime energie rimaste. Alice non mi perde un secondo di vista, é qui in bagno con me mentre mi lavo, con la paura che io possa svenire da un secondo all'altro. So perfettamente che fuori dalla porta, sul mio letto mi sta aspettando Francesco, mi ha detto la ragazza che lo ha chiamato per non farmi fare altri sforzi.
Quando sono pronta apro la porta e il mio migliore amico mi prende in groppa portando mi sul divano vicino ad Alex. Ho una strana sensazione comincio a sentire tremare tutto il mio corpo e vedo sfocato.
"É prontoooo"
urla albe da qualche metro dietro di me. Faccio per alzarmi dal divano, ma non sento il pavimento sotto i miei piedi, mi aggrappo alle prime cose che trovo.
Non so cosa mi stia succedendo, sento delle urla ma non capisco niente, a un tratto vedo tutto nero e smetto di sentire qualunque rumore.
***
Spazio Autrice:
Eccoci qui finalmente sono riuscita a riprendere, ho trovato l'ispirazione e soprattutto il tempo per scrivere.
Vi chiedo davvero tanto scusa se per quasi un mese non avete ricevuto niente, ma la situazione é abbastanza complessa. Sicuramente adesso la scuola é finita però c'è ancora la maturità, non so dirvi quando e come pubblicherò, ma proverò a regalarvi dei capitoli.vi amo un bacio.
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COME NELLE FAVOLE | Christian Stefanelli
Fanfiction[COMPLETA] Lara (protagonista) nonostante sia molto timida e riservata, decide di entrare nella scuola di Amici per seguire il suo sogno: diventare ballerina professionista. Dovrà affrontare diverse paure, tra momenti si e altri no creerà delle bel...