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Gli occhi di Chri non mi convincono per niente, sono rossi e gonfi, sinonimo del fatto che abbia appena finito di piangere.

"Chri cosa succede, perché piangi? cosa sta succedendo?"

chiedo mentre mi siedo davanti a lui, sul mio letto. Con una mano mi asciugo i capelli e con l'altra prendo le sue cercando un contatto. Alza lo sguardo su di me e quello sguardo mi provoca uno spezzettamento interno, ecco a cosa erano dovuti i miei pensieri, lui ha qualcosa e percepisco che non sia niente di buono.

"Chri..."

dico prima che possa interrompermi

"dobbiamo parlare, adesso",

"sono qua, mi stai spaventando",

"scusa non volevo essere cattivo, dammi un secondo"

si asciuga le lacrime e mi guarda, fisso negli occhi. I suoi si svuotano di lacrime e i miei si riempiono.

"Non voglio farti del male, ma devo dirtelo"

ammette

"dimmelo senza tanti giri di parole per favore"

continuano a formarsi lacrime e il mio battito é accelerato.

"Non so come dirtelo",

"dillo punto é stop"

sentenzio un po' sconvolta dalla situazione.

"Non ce la faccio a stare con te...",

"cosa vuol dire? che non ti piaccio più?",

"no no assolutamente, tu mi piaci da impazzire, mi fai impazzire, ma non riesco a stare con te perché quando ballo non mi sento comunque felice, perché ho la testa solo su di te, sulla persona che sei e non riesco a concentrarmi. Non posso e non voglio andare via alla prima puntata del serale e per farlo devo perdere una parte di me, che sei te"

sputa fuori queste parole tra una lacrima e l'altra. Penso di non avere un'espressione facciale, minimamente, sono incantata a guardare le lenzuola azzurre.

"ti prego dimmi qualcosa, voglio rimanerti comunque vicino"

ammette lui facendomi rivoltare lo stomaco

"se questa é la tua decisione, va bene, ma ho bisogno di tempo per starti vicino... da amica"

rispondo tanto acida, da sentire un pezzetto del suo cuore staccarsi, per le mie parole.

"Adesso per favore vai via"

mi guarda scuotendo la testa

"vai via per favore"

continua a scuotere la testa

"okay allora vado via io"

sentenzio prendendo il mio peluche che si opponeva tra i nostri corpi. Riesce ad afferrarmi il polso, ma stacco la mia mano dalla sua presa. Giro lo sguardo e lascio cadere una lacrima solo quando sono sicura che non mi possa vedere. Ecco che tutti i miei pensieri avevano un senso, adesso lo hanno e capisco quella strana sensazione di rivolto allo stomaco. Al solo pensiero mi viene da vomitare, ma non lo farò, mi devo rifugiare in un posto dove potrei stare meglio.

Cerco di addormentarmi nel letto blu di Francesco, quando sono triste mi rifugio nel suo letto, é successo solo un'altra volta, ma adesso ne ho veramente tanto bisogno e spero che il ragazzo entri velocemente, in questa stanza.

Tento di dormire anche quando sento le risate dei due cantanti con cui condividevo la stanza.

"Falla andare via, per favore"

sentenzia Luigi appena mi vede, socchiudono la porta davanti a loro per non farmi svegliare.

"Eddai Luigi, potresti essere almeno un pelino più gentile, non é successo niente e lo sai che é stata qui solo una volta, quando Marco le ha fatto male per la prima volta",

"lo so, lo so che solo per casi rari é qua, ma non voglio dormire con lei, lasciala li, dormo sul divano",

"sei sicuro?",

"si",

"sappi che non ti capisco"

sentenzia Fra senza ricevere una risposta.

"Lo so che sei sveglia é inutile che fingi"

mi sollevo leggermente asciugandomi le lacrime e poi sposto i capelli per fargli spazio.

"Tata vuoi dirmi che é successo"

scuoto la testa anche se so che alla fine glielo dirò. Si sdraia vicino a me e poggio la testa sul suo petto, mente continua a farmi delle coccole sulla testa.

"Fra"

dico alzando la testa per guardarlo negli occhi, lui mi guarda preoccupato

"Christian mi ha lasciata"

mi guarda come scioccato e piano piano gli racconto tutti i dettagli.

"Forse era vero, non era destinata a durare, forse é durata di più di quello che mi aspettavo, ma é durato comunque troppo poco. Entrambi avevamo bisogno di certezze, quello che lui é riuscito a dare a me e io non sono riuscita a dare a lui. Mi ha fatta innamorare e mi ha fatta stare male, ma non per questo é una cattiva persona. Lui é una delle persone che mi hanno cambiata di più, forse io non ho cambiato lui, ma lui ha cambiato me. Mi ha fatto imparare ad amare, ma non a farsi amare, ma imparerò. Voglio sapere se mi starà ancora accanto, perché migliorata o no, lui é troppo importante per essere messo in un angolo. Ora come ora non ho bisogno di certezze, ho solo bisogno che lui ci sia, perché ho provato a stare senza di lui, ma non sto bene, non riesco a vedermi senza Chri, anche amici andrà bene, sarà difficile, ma ce la farò. Senza di lui cambierà tutto, perché é una persona che mi sa tenere testa e questa cosa la odio, ma allo stesso tempo la amo. Senza lui nella mia vita non ci voglio stare, perché sa farmi sorridere e mi ha sempre detto che vuole vedermi felice, allora non deve andarsene. Deve restare, se resta io sono felice. Non deve andare, deve restare qui accanto a me, come un vero amico sa fare."

So che Fra é molto triste per questa cosa, mi ha sempre detto che ci vedeva come una bellissima coppia, ma a quanto pare non siamo durati molto, era tutta una finzione.

***

"Buongiorno"

mi sveglia la voce del mio migliore amico e di getto guardo la sveglia,

"cavolo sono in ritardo a classico",

"vai tranquilla, hai già tutto pronto ti devi solo preparare e fare colazione",

"non ho fame"

sentenzio mentre mi cambio velocemente.

"Porti tutto tu in camera mia?",

"si si lo faccio io, ma tu mangia anche solo un biscotto"

annuisco anche se so che non lo farò

"c'è Alice che ti aspetta"

annuisco nuovamente correndo in cucina.

L'unica cosa che prendo é un paio di lamponi e il frullato dal frigo, mettendolo in borsa.

"Grazie Ale per i lamponi"

dico mentre metto la giacca.

"ehi ehi tu, hai mangiato?"

"Ho mangiato questi Lu"

indico l'ultimo lampone nella mia mano

"ehi Lara devi mangiare, non mangi da due giorni"

scuoto la testa lasciandomi alle spalle la casetta per raggiungere i ballerini a classico.

COME NELLE FAVOLE | Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora