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La produzione ci ha appena comunicato che siamo ancora i soli negativi, ci fanno un tampone al giorno e quindi scoprirebbero subito, poi non usciamo mai, quindi o qualcuno lo ha in circolo o niente.

Le giornate sono sempre diverse, in cinque riusciamo a fare un sacco di casini, ma siamo anche bravi a risistemare. La casetta sembra un lusso, non avendo le lezioni e autogestendoci siamo riusciti a pulire tutto e rendere la casetta degna di essere una casa.

La persona che forse si annoia di più é Mattia, sta lasciando le stampelle, ma continua a zoppicare, non si é ancora rimesso del tutto.

In sala solitamente stiamo comunque noi tre ballerini, ogni tanto vengono anche Alex e Franci a vedere come vanno le prove e ci danno le loro opinioni, come poi facciamo noi con le loro canzoni.

Il rapporto che si sta creando tra noi cinque é veramente forte, stiamo legando tantissimo e non potrei essere più felice. Anche perché sono quattro ragazzi splendidi, stanno diventando come dei fratelli.

"oh Chri lasciami, fammi scendere"

urlo al moro che ha pensato bene di prendermi a sacco di patate per una riunione improvvisa. Lui e il barese hanno inventato queste riunioni, non é che servano a molto, ma sono dettagli.

"Dai Chri fammi scendere"

sbraito per dargli più fastidio possibile, ma non demorde.

"ti detesto"

urlo quando mi mette giù,

"perché io ti credo no?",

"credici"

ammetto facendo il broncio e dandogli la schiena. Mi giro leggermente ma il moro é sempre lì che mi fissa e sorride, io con la stessa faccia di prima, lo guardo con aria da sfida e mi metto a correre per tutta la casetta, inseguita dal ragazzo. Non so come, ma riesce ad afferrare i miei fianchi e farmi scivolare sul letto di Ali, per poi mettersi a farmi il solletico.

"Chri basta per favore, basta"

sono stremata

"non mi detesti più"

si ferma ma mi tiene stretta stretta

"forse"

ammetto ridendo e lui riprende a farmi il solletico

"okay okay ci ho ripensato, non ti detesto più, soddisfatto?",

"abbastanza"

ammette per poi farmi scoppiare in una risata sonora.

Mi incanto a guardarlo ridere, anche lui non toglie il contatto visivo, ci stiamo perdendo gli uni negli occhi dell'altro.

"Laretta"

urla Alex dalla cucina

"dimmi caro",

"puoi venire un attimo, mi sa che ho fatto un danno"

mai più affidare a due cantanti la cucina e soprattutto il compito di cucinare qualcosa di commestibile per tutti.

"Arrivo"

urlo posando il libro che stavo leggendo sul comodino.

"cosa hai combinato bestia?",

"ah non lo so questo é il punto, é uscito del fumo e Franci aveva paura a chiamarti",

"che scemi che siete"

dico facendo ridere i due. Con la coda dell'occhio noto che i ballerini sono appena rientrati.

COME NELLE FAVOLE | Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora