Prologo

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«Prendilo e portalo via. Non voglio che veda altro ed io mi fido di te» mi ripete Candice implorante, mentre il sangue continua a sgorgare dalla sua gamba.

«Non posso prenderlo con me come se nulla fosse non capisci? Come lo spiego?» prendere un ragazzino con me come se nulla fosse? Non è fattibile, per nulla. Anche se dopo tutto ciò che ha visto e sentito stasera mi dispiace lasciarlo solo.

«Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato e ho organizzato tutto. Ti ho designato come tutore legale nel caso mi fosse successo qualcosa. Non può rimanere con lui, non vivrebbe bene, e poi tutti pensano sia-»
«Va bene» mi limito a dire interrompendola.

Continuo a fare pressione sulla sua gamba inutilmente. Quel bastardo le ha preso l'arteria femorale e sappiamo entrambi, sia io che lei, che l'ambulanza non arriverà in tempo. Si è affrettata a dirmi tutto il necessario da sapere sul ragazzino che si trova al piano di sopra, respirando a malapena.

Alla fine ha chiuso gli occhi, esalando l'ultimo respiro.

Alzo la mano, chiudendola a pugno, dal suo corpo senza vita, privandolo della pressione della mia mano.

Abbasso la testa guardando il mio ginocchio toccare terra. Come farò con questo marmocchio ora? Come riempirò il vuoto che sta provando per la seconda volta in vita sua?

Sospiro pesantemente prima di girarmi a guardare le scale che conducono al piano superiore.

Mi alzo in piedi per raggiungerle, lanciando un ultimo sguardo alla donna stesa a terra in una pozza di sangue.

Salgo ogni gradino con decisione guardando, non appena mi è possibile, la porta alla fine del corridoio che mi condurrà in camera sua.

Inizio a camminare svelto, soprattutto quando sento le sirene dell'ambulanza provenire dal fondo della strada.

Spalanco la porta, e ci metto poco ad individuare la sua figura rannicchiata in un angolino, proprio come Candice gli aveva detto di fare.

Mi avvicino cauto, rimanendo svelto nei movimenti. Purtroppo ora non abbiamo tempo per essere più di tanto delicati.

Metto una mano sulla spalla del ragazzo, che rimane chino sulle ginocchia singhiozzando silenziosamente. Le gambe strette al petto con la fronte poggiata sopra, le mani premute contro le orecchie nella speranza di non sentire nulla.
Vorrei avere più tempo a disposizione. Calmarlo e spiegargli come andranno le cose d'ora in poi, ma le sirene si fanno sempre più vicine e... Dannazione, non posso perdere tempo ora.

Infilo una mano cercando il suo mento e, mettendoci due dita sotto, glielo alzo in modo da far scontrare i nostri occhi.

Glielo afferro tra le mani, asciugando con i pollici le lacrime che gli bagnano le guance. Non c'è sorpresa nel suo sguardo, mi ha già visto più volte parlare con Candice, anche se non c'è mai stata occasione di presentarci. Ciò che fa incrinare un po' il mio cuore, è il fatto che non c'è alcuna emozione. Né tristezza, né rabbia. Nulla. Il suo sguardo è vuoto. Il ragazzino che rimaneva seduto sulle scale del portico, con la matita in mano e il blocco di fogli posato sulle gambe è sparito. Persino i capelli biondi e gli occhi azzurri sembrano aver perso colore, e non sono più come lo erano quei giorni passati all'aria aperta sotto il sole.

«Non ho molto tempo per spiegarti, stanno arrivando. Nei prossimi giorni gli assistenti sociali ti affideranno a me, come desiderava tua madre. Quando ti porteranno a casa mia ti spiegherò tutto, ma tu in questi giorni dovrai essere forte. È arrivato il momento di crescere e affrontare la vita di petto. Non ci saranno più lacrime sul tuo volto, quindi prenditi tutto il tempo che rimane prima di venire da me per sfogarti, perché da allora diventerai un uomo»


SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazze, vi starete chiedendo perché oggi non è uscito il nuovo capitolo di "Difficult".
Quello che avete appena letto è il prologo di "Impossible", lo spin-off di "Difficult".

Non smetterò di pubblicare "Difficult", semplicemente verranno cambiati i giorni degli aggiornamenti.

Il giovedì sarà dedicato a Vladimir e la domenica a Noah.

Questa storia si svolgerà contemporaneamente a quella di "Difficult", quindi in questi primi capitoli alcune "situazioni" verranno ripetute ma da punti di vista differenti.

Avevo intenzione di iniziare a pubblicarla una volta finito "Difficult", ma credo che proseguire parallelamente con entrambe, e leggere tutti i punti di vista, sia molto più interessante per voi.

Detto ciò...

Spero vi piaccia e per qualsiasi domanda potete scrivere sia a me che ai personaggi stessi!

Un bacio!

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora