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Capitolo venti e ventuno di Difficult.

Non mi sono reso conto che Andromeda fosse tornata

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Non mi sono reso conto che Andromeda fosse tornata. Probabilmente perché stavo dormendo. In più nel registro del mio telefono mi sono ritrovato una chiamata di Noah durata più o meno mezzo minuto.

Davvero gli ho risposto e non me ne sono reso conto?
Devo aver dormito davvero profondamente.

Guardo l'ora dal mio orologio e poso la testa sul pugno chiuso della mia mano.

«Vuoi un po' di succo?» mi chiede gentilmente Andromeda mentre, stando in piedi davanti al ripiano della piccola cucina, se ne versa un bicchiere.

«No grazie, sto bene così»
Mentre lei va a sedersi sul suo letto sorseggiando, il mio sguardo viene attirato dal rumore della porta del bagno, che si sta aprendo.

Da lì esce una Stefanie vestita in modo... ma perché si è preparata così?

«Wow... uscite?» chiede Andromeda alzando un angolo della bocca nella sua direzione per poi fare un altro sorso.

«Io e lui?! Neanche morta. Mi vedo con tuo fratello» esclama lei andando davanti allo specchio per mettersi gli orecchini.

Bugiarda. Le piacerebbe eccome uscire con me.
Aspetta.
Con chi ha detto che esce?
Aspetta ancora.
Ha detto che esce?

«Stai uscendo? Perché non mi hai avvisato?» chiedo subito cercando di non innervosirmi, ma a giudicare dall'espressione con cui mi guarda Andromeda capisco che il mio tentativo è fallito.

«Devo dirti ogni cosa della mia vita? Non credo. Ho un appuntamento e vado. Non sto uscendo sola quindi puoi anche stare a cuccia»

A cuccia?!

«Senti faccio solo quello che mi dice di fare Noah, anche se potrei mandarlo a fanculo, e credimi se ti dico che mi piacerebbe, ma so che a quel punto mi ucciderebbe»

«Fatto sta che io non ti voglio tra i piedi questa sera» continua a rispondermi senza rivolgermi lo sguardo.
A quel punto inizio ad ignorarla anche io. Prendo il mio telefono dal comodino ed inizio a scrivere a Noah quanto mi ha detto sua sorella in questo momento.

«Allora io vado, ci vediamo dopo... forse» la sento esclamare e, con la coda dell'occhio vedo che fa un occhiolino ad Andromeda prima di lasciare la stanza.

And subito mi rivolge lo sguardo, chiedendomi silenziosamente come mai non la segua.
«Va Noah con lei» rispondo scrollando le spalle, e credo che quello che ne segue sia solo un sospiro di sollievo da parte sua.

Hanno litigato?

Non ho intenzione di mettermi in mezzo, e non vorrei che iniziasse a riempirmi di domande sul mio amico o peggio, chiedermi cosa ci sia tra me e la sua compagna di stanza.
Per evitare ciò, prendo le cuffie dalla tasca della mia giacca e metto in play la mia playlist.

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora