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Capitolo ventisette e ventotto di Difficult.

Stefanie e Andromeda ci hanno messo una vita a vestirsi e da un lato non mi è dispiaciuto

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Stefanie e Andromeda ci hanno messo una vita a vestirsi e da un lato non mi è dispiaciuto. 

Più tempo loro ci mettono, più noi tardiamo, meno rimaniamo a questa festa orribile. 

Andromeda scende dall'auto e raggiunge l'interno della casa tranquillamente, pensando di essere seguita da me e Stef. 

Invece la sua amica ha ben pensato di prendermi un polso intimandomi di rimanere in auto. 

Non appena è sicura che lei ormai non ci veda, si gira nella mia direzione accennando un leggero sorriso. 

«Sai, ho capito che la tua è solo apparenza. Continui a mostrarti come un ragazzo odioso e che incute timore ma non sei cosi. E io vorrei solo dirti che non c'è bisogno che tu faccia cosi con me. Non userò nulla contro di te»

Corrugo le sopracciglia sentendo le sue parole.
Onestamente non capisco come le vengano in mente determinate cose, soprattutto non capisco perchè ora. Dal nulla se ne esce cosi. 

Non ho tempo di controbattere però che lei si fionda su di me. 

Scavalca le mie gambe salendoci a cavalcioni e avvolge le braccia sottili al mio collo. 

Devo ammettere che è una posizione che mi piace, ma stare in questo modo con il suo vestito del cazzo che comprende delle stupide ali finte, è alquanto scomodo. 

A lei però non sembra importare. 
Infatti si avvicina sempre più al mio viso e poggia le labbra sulle mie, lasciandomi un bacio a fior di labbra. 

«Questo cos'è? Il bacetto della buonanotte che ti ha insegnato a dare Josh?» la sbeffeggio nonostante è un po' che il biondo non viene nominato ne da lei ne da me. 

In tutta risposta lei alza gli occhi al cielo e avvolge il mio viso con le mani tornando a baciarmi, questa volta con più impeto e passione.

Le mie mani finiscono istintivamente sui suoi fianchi, facendoglieli ondeggiare per muoversi su di me. 
Scende con le labbra lungo la mia mascella, tempestandola di baci e continua ad assecondare i movimenti che le faccio compiere fino ad arrivare al mio collo, dove prende un lembo di pelle tirandolo tra le labbra. 

Sento una leggera pressione e capisco che cosa sta facendo.
Ed è solo a quel punto che la allontano da me, guardandola in modo disgustato.

«Scendi e andiamo. Andromeda non può rimanere sola per troppo tempo»
Esclamo in modo secco spostandola sul sedile del passeggero, dove probabilmente sarebbe stato meglio rimanere.

Scendo dall'auto e faccio il giro, chiudendola tramite il keyless non appena la vedo scendere a sua volta, e per mia fortuna decide di non commentare a sua volta l'accaduto. Sa perfettamente di essere nel torto per quel che mi riguarda, parlarne sarebbe uno spreco di tempo. 

Insomma, farmi un succhiotto. Ma che cazzo si crede? Che ora sono suo? Pensa che avendolo non mi scopi altre ragazze?!




Non so quanto tempo più tardi finalmente Noah  è qui e mi raggiunge sui soliti divani dove sono ormai seduto da quando siamo arrivati.

«Come andiamo? Tutto bene oggi?»
Alzo lo sguardo su di lui sentendolo pormi quella domanda. «Tutto bene, hanno parlato di te... Andromeda ha spiegato quello che è successo alla mostra fotografica a Stefanie, chiuse nel bagno, pensando che io non sentissi nulla. Dovrebbero imparare delle mura non impediscono alle loro voci di arrivarmi, soprattutto se urlano»

Lui ride alla mia affermazione, sapendo bene che non sto esagerando affatto.

«Noaaaaah» gli si butta addosso una Stefanie evidentemente brilla, interrompendo un discorso non ancora iniziato, e non appena vede il suo stato mi rivolge un occhiataccia.
«Perché è già in queste condizioni? Sai come ci arriva a fine serata?»
«Hey io le devo controllare, ma non posso impedirle di bere, anche perché lo farebbe di nascosto. Comunque ha bevuto solo due drink»

Lui sospira facendola sedere al suo fianco e alza di nuovo gli occhi su Andromeda che è rimasta ferma davanti a noi a far finta di guardare ovunque pur di non guardare lui.

«Io vado a prendere da bere, tu assicurati che non beva altro» mi ammonisce affibbiandomi l'ennesimo compito da babysitter. 

Seguendolo tra la folla con lo sguardo però lo vedo avvicinarsi ad Andromeda che si è andata ad infilare tra le persone che ballavano non appena ha visto lui alzarsi. 

Phebe ci raggiunge insieme ai fratelli di And, mentre Stefanie si appoggia al mio braccio tenendosi la testa che le pulsa a detta sua. 

«Stef ci stiamo annoiando, facciamo un gioco?» le chiede la mora, anche lei abbastanza brilla da non rendersi conto che a stento la sta ascoltando.
Senza aspettare una sua risposta però, sposta tutto quel che c'è sul tavolo di vuoto e posiziona delle bottiglie, Una per ognuno di noi.

«Prendetene una a testa e partiamo con "non ho mai"»

Accetto di giocare solo perchè conoscendo le persone che sono qui presenti, non dureremo molto e probabilmente non arriveremo neanche a dieci giri.

A quel punto a noi si uniscono anche Elijah e Cassie che continua a lanciarmi occhiate da quando ho messo piede qui dentro. 

«Io non ho mai perso interesse per qualcuno da un giorno all'altro»
Inizia Phebe sganciando già la prima bomba per Marcus che in tutta risposta la guarda male. A bere però sono solo Cassie ed Elijah. 

«Io non direi mai di no a Vladimir» esclama proprio quest'ultima guardandomi con un sorrisetto malizioso, procurandosi una guardata da parte di Stefanie che non riesce a trattenere le reazioni per via dell'alcool. 
«Non funziona cosi il gioco Cassie.» la redarguisce Phebe in tono duro. 
«E chi se ne frega a me piace cosi» risponde lei rimanendo con lo sguardo a me.

«Già chi se ne frega» ribadisce Stef portandosi la bottiglia alle labbra facendo subito un sorso, insieme ad Elijah, Phebe, Marcus e Josh. 
Sbuffo una risata scuotendo il capo, più che consapevole che dicono ciò solo perchè non mi conoscono realmente. 

«Non ho mai dato buca a qualcuno» esclama Marcus guardando Phebe che beve, insieme a Stefanie che in quel momento rivolge lo sguardo a Josh. 

Gli ha dato buca forse? Ma quando?

«Siete noiosi» esclama Cas guardandoli. «Insomma, tu sei uno stupido che le fa credere il falso e tu sei una cretina che decide di fare un gioco con persone solo perchè cosi puoi mandargli frecciatine»
«E tu sei venuta a giocare solo per Vlad» le risponde Stefanie un po' troppo sicura di se. 

«Certo, sai la differenza però?» le chiede Cas alzandosi e inclinando il viso mentre la guarda negli occhi. «Io ho le palle di ammetterlo»

Esclama sorridendo e si allontana subito da noi. 
Solo seguendo il suo sguardo mi accorgo di Marcus e Phebe che sono finiti a limonare seduti sul pavimento, non so bene però come ci siano arrivati a quel punto. 

Quel che mi interessa è Stefanie al mio fianco palesemente arrabbiata per qualcosa che non ho fatto io.

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora