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Fine capitolo diciassette di Difficult.

Il sole sbatte contro le mie palpebre facendo si che, lentamente, apra i miei occhi

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Il sole sbatte contro le mie palpebre facendo si che, lentamente, apra i miei occhi.

Il braccio di Vlad sul mio collo mi ricorda tutto quello che è successo ieri sera.

La sua mano che stringe in pugno i miei capelli.
Lui che mi spinge contro i-

A quel pensiero scatto a sedere. Andromeda! Avrà visto che abbiamo dormito insieme.

Giro lo sguardo guardandomi intorno. Il suo letto è sfatto, segno che probabilmente si è appena svegliata.

Lancio uno sguardo alla porta del bagno e poi alla mia sveglia.
Devo muovermi o non arriverò in orario.

Cercando di togliermi Vlad di dosso senza svegliarlo, scendo dal letto e raccolgo dei vestiti con della biancheria pulita prima di andare alla porta del bagno.

Inizio a sbattere un pugno contro la porta alzando la voce per farmi sentire. «And muoviti, devo fare anche io la doccia»
«Si ora esco, un attimo» mi risponde di rimando lei.

Sbuffo portandomi una mano sul fianco aspettando che mi apra la porta.
Mi giro a guardarmi intorno e solo in quel momento mi rendo conto che effettivamente Vladimir dorme ancora.

«Vlad» sussurro allungandomi con il busto nella sua direzione, ma non mi sente.
«Vlad! Ci fai fare tardi se non ti sve-» non riesco a finire in tempo la frase che Andromeda mi tira nel bagno tramite un braccio.
«Allora? Raccontami» esclama avvolgendosi i capelli con un asciugamano.

Lo sapevo.

Sospiro arrendendomi all'idea di doverle raccontare.
«Nulla, credo che non vada bene rimanere soli per me e Vladimir. Non so resistergli e finisce sempre così. Il problema è che non riesco a capire se non riesce a resistermi anche lui o lo fa solo perché vuole scopare. Che casino And, e mi sento anche terribilmente in colpa per Josh»

Mi porto le mani alla fronte in un gesto esasperato. E lo sono.

«Stef te l'ho già detto. Puoi fare quello che vuoi finché non state insieme tu e Josh. E poi se ti rende felice, perché poi reagisci cosi? Non stai facendo nulla di male»

Sto sbagliando tutto invece.

Continuiamo quella discussione e Andromeda deve ripetermi minimo tre volte le stesse parole prima che io le creda.

Sospirando pesantemente apro l'acqua della doccia e inizio a spogliarmi mentre la mia amica tampona i capelli con l'asciugamano e prende l'asciugacapelli iniziando a pettinarli.

Mi infilo sotto la doccia e rimango ferma sotto il getto d'acqua per non so quanto prima di prendere il mio solito sapone e iniziare a lavarmi.

«Stef» sento Andromeda chiamarmi dall'altra parte della tenda.
«Si?» alzo la voce per farmi sentire.

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora