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Fine capitolo diciassette/capitolo diciotto di Difficult.

Abbiamo lasciato che Andromeda facesse gli ultimi tratti di strada da sola in modo da non rendere troppo evidente la nostra presenza

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Abbiamo lasciato che Andromeda facesse gli ultimi tratti di strada da sola in modo da non rendere troppo evidente la nostra presenza.

Rimaniamo fermi in un punto abbastanza indiscreto quando And si ferma davanti l'edificio. La guardiamo girarsi, cercandoci con lo sguardo, e dalla sua espressione capisco che non ci nota.

Meglio così, vuol dire che questo punto fa la sua parte.

Girandosi di nuovo verso l'edificio riprende a camminare e, quando sta per girare l'angolo, vediamo moro limpidamente una mano che sbuca dal muro e la tira nella sua direzione.

«Merda!» sbotta Noah schizzando in avanti. Stef per poco non cade cercando si fermalo mentre allungo una mano prendendolo dal colletto della sua giacca di pelle.

«Sta' fermo o ci scopriranno» inspira bruscamente e inizia a camminare avanti e indietro continuando a dire quanto sia stata una pessima idea.

Passano quindici minuti da quando And è sparita dietro l'angolo e lui non fa altro che continuare a muoversi avvicinandosi di tanto in tanto a me e Stefanie che continuiamo a guardare il GPS sul telefono.

Quando vediamo che è all'interno dell'edificio, Stef lancia un'occhiata a Noah, assicurandosi che sia abbastanza distante, prima di sussurrare: «Non so come sia entrata. Nessuno ha le chiavi di quel posto se non i responsabili»

Tutte queste cose continuano a non tornarmi. Ma chiunque sarebbe in grado di scassinare una serratura. Probabilmente hanno fatto questo.

«Noah calmati» alza la voce Stefanie vedendo che non smette di camminare. Ma lui risponde con un'occhiata truce senza smettere di farlo.

«Davies che ci fate qui?» arriva una voce alle nostre spalle. Una voce fin troppo familiare. Questa non ci voleva.

«El puoi andare. Non succede nulla stiamo solo chiacchierando» prova a mentire Noah girandosi di scatto verso di lui.

«Dalla a bere a qualcun altro. Vi ho visti uscire dal dormitorio con Andromeda. Dov'è lei? Vorrei andare a bere un caffè»

«Fammi capire. Tu ci hai seguiti ed hai aspettato fino ad ora per venire a parlarci sono per vedere cosa stessimo facendo, non è così?»

Qui finisce male. E come sempre dovrò essere io a mettermi in mezzo per separare questi due.

«Dai, non mi includete mai in queste cose, voglio esserci anche io. Allora... dov'è Andromeda?»
Non lo includiamo? Ma ha dimenticato tutto quello che ha causato?

«Non ti includiamo mai perché sei una testa calda Elijah, e dopo l'incidente del video non possiamo permetterci passi falsi» mi intrometto guardandolo di sbieco rimanendo poggiato con la schiena al tronco dell'albero.

«Elijah è meglio se vai e smetti di fare domande» lo guarda serio Noah, ma lui non si muove di una virgola. Incrocia le braccia al petto in segno di evidente sfida, e i pugni serrati e le sopracciglia corrucciate non fanno altro che confermarmelo.

«Cosa non capisci di quello che dico?» avanza Noah nella sua direzione, posizionandosi a un soffio dal suo viso.

Ok è quasi ora di intervenire.

«Che c'è Noah? Non ti bastano più le scopate con la tua cerchia ristretta e hai deciso di rubarmi la ragazza?» lo spinge dal petto allontanandolo da lui.

Noah sorride. Sorride, cazzo!

«Che cazzo hai detto?!» ripete avvicinandosi di nuovo.

Ok è ora.

Mi avvicino a loro rimanendo neutrale, mostrando il mio solito atteggiamento distaccato. «Dai ragazzi non litigate» li guardo in modo esasperato. Inizio a non tollerare più questi battibecchi da quindicenni.

«Dì a Noah di darsi una calmata, prima che lo prenda a pugni» esclama El impassibile continuando a guardarlo fisso.
«Ti ricordo che quello che alla fine le prende sempre sei tu» lo sfida Noah.

Mi posiziono tra di loro bloccandoli posandogli le mani sul petto. «Ragazzi basta» cerco di farmi più serio. Mi hanno stancato. Loro però non smettono di guardarsi in cagnesco.

A distrarli è Stefanie che parlando cattura l'attenzione di Noah. «Noah! Si muovono»
Lui si volta si scatto avvicinandosi a lei.

Almeno mi ha risparmiato qualche pugno.

«Chi si muove?» chiede subito Elijah alle mie spalle.
«Non sono cazzi tuoi! Vattene El, prima che si metta male.» esclama Noah serio tornando lentamente davanti a lui.

«Ragazzi finitela» esclama Stefanie, ma Noah non sembra ascoltarla minimamente questa volta.
«Allora Noah? Rispondimi. Hai deciso di rubarmi la ragazza? Non sai farti una vita?»
«El, ti devo rinfrescare la memoria ricordandoti che uno, non state insieme, e due, sei tu quello che l'ha trattata di merda quando lei voleva conoscerti. Non so cosa vi siate detti ora che vi siete visti per chiarire, ma se hai problemi con lei non venire a rompere il cazzo a me. Io sto solo cercando di aiutare, a differenza tua che ci stai solo ostacolando le cose» lo spinge dal petto esclamando quelle parole.

A quel punto mi avvicino nuovamente mettendomi tra i due per dividerlo di nuovo, ma Elijah non sembra voler migliorare le cose dato che urla di risposta alle mie spalle. «Ti piace! Dì la verità Noah, avanti» mi urla contro.

Non capisco perché Noah non parli. Insomma, anche un cieco si renderebbe conto di quello che c'è tra di loro. È inutile negarlo.

«Falla finita Elijah. Facci un favore e vattene»
«Faccio parte anche io di questa squadra, voglio solo dare una mano, piantatela. Lasciatemelo dimostrare. Al primo errore mi sbattete fuori dal piano e non dirò nulla» continuano a battibeccare, ma a quelle parole Noah mi manda un'occhiata rapida per capire cosa ne penso.

Faccio un piccolo cenno con il capo, un cenno quasi inesistente.
«Un. Solo. Errore.» scandisce bene.

So bene che non è d'accordo.
So bene che questo gli costa molto.

Non si tratta solo di noi stavolta. Abbiamo in mezzo Stefanie e Andromeda.
Non vuole metterle a rischio e per quanto sia stronzo, anche a me dispiacerebbe se gli accadesse qualcosa solo perché Elijah ci crea problemi. 

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora