Capitolo diciotto di Difficult.
Lascio un attimo da parte il telefono con il GPS, mentre mi avvicino a Noah nella speranza di allontanare la sua attenzione da Elijah.
Ogni mio tentativo però sembra essere inutile dato che lui continua a battibeccare e guadarsi in cagnesco.
Quando con la coda dell'occhio vedo una macchia avvicinarsi sempre di più, mi giro in quella direzione e mi fiondo verso la mia amica buttandole le braccia al collo.
«Oddio già sei qui, scusa ci siamo distratti un attimo come puoi vedere. mi dispiace, ma questi due sono delle teste di cazzo» esclamo vicino al suo orecchio.
«Ma che gli è preso? E perché Elia è qui?» mi chiede lei.
«A quanto pare Elijah ci ha seguiti e vuole aiutare, ma Vlad e Noah non si fidano perché è una testa calda, o qualcosa del genere»Lei mi lascia andare dall'abbraccio e inizia ad avvicinarsi ai ragazzi.
Quando finalmente riesce ad attirare anche la sua attenzione mi avvicino io.
«Posso sapere che sta succedendo qui?» chiede spostando lo sguardo tra i tre ragazzi che le si presentano davanti.
«Succede che se non intervenivi tu morivo io» esclama Vladimir portandosi una mano sulla fronte, mimando di togliersi il sudore provocandomi una leggera risata che mi affretto a mascherare.
«Esagerato» lo guarda storto Noah.
«Sei quattro volte me Noah, io magari so-» si blocca guardando me e Andromeda prima di continuare «So fare quel che so fare, ma ti mi metti al tappeto con un pugno, e dato che l'ho già provato, non voglio rovinare il bel viso che mi ritrovo»So fare quel che so fare? Cosa intende?
And mi guarda complice e capisco che sta scoppiando a ridere dalle piccole rughe di espressione che le spuntano ai lati degli occhi.
Scoppio a ridere insieme a lei procurandoci un'occhiataccia di Noah. «Se voi due avete finito andiamo»
«Sisi, andiamo» rispondo iniziando ad incamminarmi mentre la risata sfuma.Rimango un passo davanti a tutti mentre alle mie spalle seguono Vlad ed Elijah con dietro Noah e Andromeda.
Continuo a guardarmi intorno passando lo sguardo sui vari studenti che, finite le lezioni stanno tornando ai dormitori, quando alle mie spalle sento commenti poco casti riguardanti me.
«Vlad so che il mio lato b attira molti occhi, ma così facendo me lo stai consumando. Potresti guardare altrove?»
«Quelli che ti senti sul culo cono gli occhi di Elijah. Io non mi fermerei a guardare dovresti saperlo molto bene»Con la coda dell'occhio vedo Elijah portarsi un pugno alla bocca fingendosi sorpreso ma non ho dubbi che dopo quella sera sia corso a vantarsene con i suoi amici.
«Andiamo in caffetteria?» chiedo girandomi di scatto, sperando che Noah non abbia sentito nulla.
«Bella anche meno, fai paura quando fai cosi» interviene Vlad corrugando le sopracciglia.«Coglione» sbotto dandogli un pugno sulla spalla, che in realtà si merita per quello che mi ha detto prima piuttosto che per questo.
«Oddio chiamate un'ambulanza, mi ha fatto malissimo» esclama lui rimanendo serio mentre continua a guardarmi.
Lo guardo male per una frazione di secondo prima di girarmi e continuare a camminare sbuffando.
Non lo sopporto. Non lo sopporto proprio.
Forse farei meglio a non averci più nulla a che fare e continuare la conoscenza con Josh in modo serio.Caccio le cuffiette dalla tasca della mia giacca a vento e le infilo nelle orecchie.
Almeno così anche se parla non lo sentirò.
Dopo poco che continuiamo a camminare, mi rendo conto che si affianca a me, con la sua solita postura. Le mani nelle tasche della giacca di pelle che non abbandona mai e qualche ciuffo di capelli biondo che gli ricade sulla fronte.
Quando arriviamo in caffetteria siamo evidentemente tutti presi dalle nostre cose. Ordiniamo uno per volta e ci mettiamo a parlare di tutto ma di niente.
Mi vibra il telefono nella mano e leggo il messaggio che arriva da un numero di telefono che non conosco, ma mi tranquillizzo quando vedo che è inoltrato a tutti.
«Stasera c'è una festa, e ovviamente noi ci andremo» esclamo euforica, rivolgendo lo sguardo ad Andromeda mentre pronuncio le ultime parole.
«Ma che cazzo, non ti piace proprio stare a casa?» mi chiede Vladimir girandosi quanto basta nella mia direzione.«Voldy te l'hanno mai detto che sei proprio insopportabile?»
Vedo che sta per controbattere ma Noah gli da un piccolo buffo sulla spalla attirando la sua attenzione, iniziandogli a dire qualcosa che il mio orecchio non arriva a sentire.Osservo Andromeda che si alza allontanandosi di poco e mi giro verso Noah. «Puoi dire al tuo amico che se lui non ama la vita sociale non vuol dire che noi dobbiamo stare chiuse in stanza?»
Sorrido falsamente rivolgendo lo sguardo a Vladimir.
«Non ci voglio andare a una stupida festa dove non farete altro che ubriacarvi e ballare mentre io me ne starò seduto nell'angolino a girarmi il cazzo in mano»«Vlad i modi» lo redarguisce Noah ma io lo interrompo.
«Nessuno ti dice che devi startene nell'angolo a fare nulla. Potresti benissimo unirti ai giochi o venire a ballare. Socializzare Vlad. Socializzare»«Allora? Chi ha vinto? Festa si o festa no?» chiede Andromeda tornando a sedersi mentre guarda Vlad che le riserva un'occhiata storta.
Dopo qualche minuto ci alziamo per andarcene. Fuori dalla caffetteria Elijah ci saluta lasciando un bacio sulla guancia sia a me che ad Andromeda, beccandosi occhiate storte dai suoi amici.
Non capisco proprio questo bipolarismo di Vladimir.
«Io vado. Ci vediamo stasera» esclama Noah dandoci le spalle mentre inizia già ad allontanarsi senza darci tempo di rispondere.
Tutti e tre lasciamo andare un sospiro per poi guardarci in faccia.
«Torniamo a porte chiuse?» chiedo e Andromeda annuisce di rimando.
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IMPOSSIBLE: I can't love you
ChickLit(DIFFICULT: help me dream SPIN-OFF) Vladimir, un ragazzo con un passato alle spalle che lo ha scaraventato in un buco nero rendendolo ciò che è oggi. Stefanie, appassionata di fotografia e moda, con una storia triste al seguito che ha cercato di...