Capitolo ventiquattro/venticinque di Difficult.
Apro la porta dell'appartamento con la chiave che ho sempre dietro e mi sposto di lato voltando lo sguardo verso Stefanie, intimandole di entrare.
Per tutto il viaggio di ritorno non ha fatto altro che stare in silenzio, per mia fortuna.
Per quello che è successo avrebbe parlato al doppio della velocità a cui parla di solito, e sinceramente non avrei capito un cazzo.«Vuoi rimanere qua fuori e provare quello che provo io a dormire su un pavimento?» le chiedo vedendo che non si muove di una virgola, ma le mie parole non le suscitano nulla. Neanche una reazione.
«Mi senti?» continuo, ancora una volta senza risultati.
«Stefanie» alzo la voce per farmi ascoltare e a quel punto lei sussulta come per risvegliarsi dal trace e mi guarda.
«Cosa?» mi chiede cercando di sembrare naturale ma so che non è così.Sospiro.
Ci mancava il suo panico.
Le poso una mano dietro la schiena e la sospingo per farla entrare in casa.
Richiudo la porta e faccio una mandata di chiave alla serratura.
Non mi curo di prendere da mangiare o altro ma la guido direttamente alla mia camera.Una volta entrati lei si guarda intorno prima di andare verso il letto e sedercisi sopra con le mani incrociate sulle ginocchia, e lo sguardo perso sul pavimento.
Tolgo la giacca e la butto sulla sedia nell'angolo prima di girarmi a guardarla con le braccia incrociate al petto.
«Ti accompagno in bagno? Vuoi fare una doccia prima di andare a dormire?»
«Ho già fatto prima in camera» risponde fredda senza muoversi da quella posizione.«Va bene allora cambiati pure e dormi. È tardi e domani mattina ci dobbiamo svegliare presto per tornare al campus»
Muovo i passi verso l'armadio e tolgo la maglia con una mano mentre con l'altra apro un'anta.
So che non è tardi ma preferisco che dorma piuttosto che altro.
Al momento non vorrei facesse cazzate.«Io- non ho il pigiama. Non ho preso nulla, non mi avete fatta salire in stanza» mi giro a guardarle con la coda dell'occhio.
«Togli i jeans e la felpa, e rimani a dormire con la maglia. La casa è calda e se hai ancora freddo prendo due coperte in più»Lei a quel punto si alza dal letto volgendo lo sguardo nella mia direzione mentre esclamo quelle parole.
Quando giunge al mio fianco mi giro a guardarla per capire cosa voglia.Porta lo sguardo nel mio mentre abbassa di poco la zip della felpa facendomi vedere che sotto ha solo un top, credo sportivo.
Non so.
So solo che è corto, con le bretelline, e che si vede tutto.Sospiro cercando di guardare altrove. Di distogliere lo sguardo. E per riuscirci mi giro a guardare l'armadio.
Se si stende così vicino a me credo che il mio cazzo non mi darà pace per tutta la notte.
Uguale a non dormire proprio insomma.
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IMPOSSIBLE: I can't love you
Genç Kız Edebiyatı(DIFFICULT: help me dream SPIN-OFF) Vladimir, un ragazzo con un passato alle spalle che lo ha scaraventato in un buco nero rendendolo ciò che è oggi. Stefanie, appassionata di fotografia e moda, con una storia triste al seguito che ha cercato di...