Capitolo quattordici di Difficult.
Dopo aver scaricato quel tossico del cazzo, Noah mi ha scritto di raggiungere le ragazze a lezione e di controllare la zona.
La mattinata è trascorsa senza molti problemi, a parte i soliti ragazzini del primo anno che ci provavano in modo del tutto sbagliato con ragazze di standard del tutto superiori ai loro, proprio davanti ai miei occhi. Che schifo.
Guardo l'ora sul display del mio telefono.
Finalmente è arrivata la loro ultima ora di lezione, così posso mollarle a Noah e farmi due ore di sonno.Proprio mentre sto per mandare un messaggio a Stefanie per chiederle conferma su quello che ormai ho imparato essere il loro orario, mi passa davanti Andromeda che come una saetta si precipita in bagno.
La guardo preoccupato mentre si accorge della mia presenza, ma quando faccio per parlare, non mi dà il tempo di aprire bocca che mi chiude la porta in faccia.
Mi affretto a raggiungerla mentre prendo il telefono cercando tra le chiamate recenti il nome di Noah.
Mentre ascolto gli squilli del telefono aspettando che il mio amico risponda, la guardi buttarsi dell'acqua in faccia.
Alza lo sguardo allo specchio e in quel momento spero si accorga di me e mi rivolga la parola, ma non lo fa. Sono come invisibile per lei.
«Devi venire al bagno subito dopo l'aula 304. È Andromeda» non gli do tempo di rispondere che metto giù.
«Stai bene?» provo a chiederle, ma lei non risponde. Come pensavo. Non si è proprio resa conto della mia presenza.
Sentendo dei passi pesanti alle mie spalle, chiudo la porta e subito vedo Noah sbucare dalle scale.
Mi sposto da davanti alla porta lasciandogli spazio e continuo a guardalo fin quando non scompare dietro la lastra di legno.
Provo ad ascoltare la conversazione che avviene nel piccolo spazio, ma inutilmente. Non si capisce nulla. O almeno non si capisce nulla fin quando non vedo Noah spalancare la porta invitandomi ad entrare.
Prende il telefono dalle mani di And, accasciata a terra, e mi affianca in modo da lasciar leggere anche me la conversazione con questo numero sconosciuto.
"so che ti manco"? "bambolina"? ma chi cazzo usa ancora questi termini? Siamo nel medioevo?
«Tu questo lo chiami niente?» interrompe i miei pensieri Noah rivolgendosi ad Andromeda mentre le mostra il telefono.
Lei passa ripetutamente lo sguardo da lui a me, che al momento sono più confuso che altro.
«Fammi capire, tu non mi avresti detto di questi messaggi?!» continua Noah imperterrito. È il primo a dire che con lei bisogna comportarsi in un certo modo e poi non capisce che era solo spaventata.
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IMPOSSIBLE: I can't love you
ChickLit(DIFFICULT: help me dream SPIN-OFF) Vladimir, un ragazzo con un passato alle spalle che lo ha scaraventato in un buco nero rendendolo ciò che è oggi. Stefanie, appassionata di fotografia e moda, con una storia triste al seguito che ha cercato di...