Capitolo undici di Difficult.
Qualche giorno dopo
Siamo arrivati a New York da qualche giorno ormai ed io e Phebe siamo riuscite a fare tutto quello che volevamo per completare il nostro progetto.
Quando andiamo in giro a scattare spesso ho notato un ragazzo che ci seguiva. A vederlo sembra più grande di noi, ma non di molto. Mi chiedo chi cazzo sia e cosa voglia.
Non mi stupirei se fosse uno stalker. New York è davvero una città strana, e nella mia vita non mi è mai successo nulla di buono, quindi... magari vuole rapirmi e uccidermi nello scantinato di casa sua? Probabile.
Entro nella camera che hanno assegnato a me ed Andromeda, la mia compagna di anche ai dormitori di Yale. Seguiamo insieme dato che entrambe siamo iscritte alla facoltà di fotografia, ma lei non si era mai accorta di me fin quando non sono stata spostata di stanza quest'anno.
Era una persona molto solitaria e restia ad avere conversazioni. L'ho sempre ammirata essendo una delle più brave nonostante fossimo solo al primo anno e, quando ho scoperto che sarebbe stata la mia compagna di stanza, non potevo che essere che contenta.
Con il tempo sto imparando a conoscerla ed ora potrei definirci addirittura amiche.
Poso la borsa a terra vicino al comodino del mio letto e, quando mi giro a guardare And, il suo malumore è più che evidente.
«Che succede? Stai bene? E non dirmi di si perché si vede che non è così, quindi ti gradirei se mi dicessi direttamente la verità senza fare i tuoi soliti giri di parole» inizio.
«Stef con tutte le tue domande» mi basta interrompe lei. Mi mordo la lingua maledicendomi. Devo darmi un contegno o tornare a non sopportarmi come i primi giorni che siamo state insieme. «Se vuoi sapere tutto devo raccontarti un sacco di cose» continua lei.
Mi sistemo comodamente sul suo letto, incrociando le gambe sotto di me. Parte dal martedì sera, quando dopo aver passato la serata con Elijah, lo scapolo del collage, lui è andato a letto con Cassie. Non la sopporto proprio quella lì. Poi è passata a raccontarmi di Noah.
Sarò sincera, non ho prestato molta attenzione. Mi è tornato in mente quel ragazzo. Sarà davvero solo un caso che me lo ritrovo sempre alle spalle?
«Elijah è tornato a New Haven con Cassie, e vuole parlarmi per spiegarmi cos'è successo e il perché di quello che ha fatto»
«Elijah è solo un coglione. Ma venerdì quando torniamo vai a parlarci. Devi sapere cos'ha da dirti, magari c'è una spiegazione a tutto» si che è un coglione.«Si con lui ci parlerò quando torneremo. Con Noah invece non so come comportarmi. L'ho mandato via quando mi ha nominato la cicatrice. Non sono pronta a parlarne»
Immaginavo. Ha fatto fatica a parlarne con me, e spesso credo che se so cosa le è successo è solo perché quel giorno in bagno l'ho vista per sbaglio. Chissà senza "quell'incidente" quando sarebbe stata pronta a parlarmene. Dopo quell'episodio però tra di noi le cose sono cambiate. Lei ha capito che poteva fidarsi di me e che non doveva avere paura ad aprirsi, mentre io ho iniziato a capire molti dei suoi gesti e le sue abitudini.
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IMPOSSIBLE: I can't love you
ChickLit(DIFFICULT: help me dream SPIN-OFF) Vladimir, un ragazzo con un passato alle spalle che lo ha scaraventato in un buco nero rendendolo ciò che è oggi. Stefanie, appassionata di fotografia e moda, con una storia triste al seguito che ha cercato di...