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Capitolo 7 (circa) di Difficult

Capitolo 7 (circa) di Difficult

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Dodici anni e mezzo dopo...

«No, ti prego» continua a urlare l'uomo steso a terra davanti a me.

Prima fanno i coglioni e poi implorano pietà.

«Vi darò tutti i soldi che vi devo, ve lo giuro» fa saettare lo sguardo tra me e Andrew, colui che reputo come un fratello maggiore. Rimane impassibile, proprio come me davanti all'uomo.

Quest'ultimo continua a implorare e blaterare promesse che non può mantenere, e non perché gli mancano i soldi, ma perché non saprebbe come spiegarlo alla moglie.

Prima di vendere ci siamo sempre accertati di trattare con persone che potessero permettersi di pagare tutta la merce, in modo da rimanere sempre nella parte della "ragione", per così dire, in situazioni come questa.

«Finisci Vlad.» sputa serio Martin dall'altro capo della stanza. Posa una spalla sullo stipite della porta gustandosi la scena con le mani in tasca.

Cerco i suoi occhi. Ho bisogno del suo sguardo prima di procedere. Come sempre.

Quando li trovo vedo tutte le conferme arrivare.

Martin si stacca dal legno facendo cenno con la testa ad Andrew di seguirlo.

Pochi secondi dopo nella stanza siamo solo io e l'uomo. Piange come un bambino.

«Ora ti darò il coltello, e tu... ti taglierai la gola» tiro fuori lo sguardo più freddo possibile.

Non mi lascio mai sopraffare dalle emozioni. Non più.

Lui continua a piangere ed implorarmi. Non ha capito un cazzo.

«Vediamo se così capisci meglio» mi abbasso alla sua altezza, prendendo dalla tasca una busta contenente il coltellino sterile.

«Sei stato avvisato in totale quante?! Sette volte. Hai più cicatrici addosso lasciate da uno di questi che cicatrici della varicella. O prendi questo fottuto coltello e ti tagli la gola, o lo farò io. Ma in quest'ultimo caso... non morirai solo tu, e tu non vorrai far morire anche tua moglie e tua figlia vero?»

Allunga una mano tremolante continuando a piangere. Afferra il coltello rigirandoselo tra le mani.

«Ecco. Ora ragioniamo.»

Mi alzo lentamente senza togliere lo sguardo salma sua mano.

È capitato già altre volte che abbiano provato a ferirmi se non addirittura uccidermi.

Beh non ci sono mai riusciti, ovviamente.

La sua mano continua a tremare mentre si porta la lama alla gola. Fa due respiri profondi prima di chiudere gli occhi, fare pressione e zac. Un taglio secco.

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora