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Capitolo ventitré di Difficult.

Capitolo ventitré di Difficult

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Venerdì sera.

Ovviamente dobbiamo andare di nuovo ad una di quelle stupide feste, ed io continuo a chiedermi prima di tutto cosa ci trovano di divertente, e poi il perché io mi lasci trascinare in queste cose.

Il cellulare che vibra nella mia tasca mi distrae dai miei pensieri. Noah.


A che punto è Stefanie?

Stiamo per arrivare. Si spera.


Una volta risposto mi alzo dal divano e inizio a battere il pugno sulla porta del bagno, in modo da far capire a Stef di muoversi.

«Non solo vuoi andarci, almeno muoviti. Prima inizia la tortura, prima ti ubriachi, prima ti posso portare via.»

Lei di rimando apre la porta del bagno e mi guarda infuriata. «Mi vesto e sono pronta» mi da una spallata che fa più male a lei mentre mi supera per andare verso il suo armadio.

Bene. Passerà un'ora da questo momento.

Mezz'ora più tardi finalmente sembra essere pronta. Noah ha chiamato Andromeda preoccupato per "che fine avessimo fatto" e Stef si è sentita in soggezione, cosa che le ha dato lo sprint per muovere il culo. Ed ora stiamo mettendo piede di nuovo alla stessa festa, nella stessa casa, con le stesse persone e la stessa musica di merda di ogni fine settimana.

Stefanie mi supera saltellando, dirigendosi ai divanetti in fondo, dove ci aspetta Noah. La tengo d'occhio fermandomi all'entrata con Andromeda che vuole salutare suo fratello, ma il mio sguardo continua a seguire la biondina finchè non la vedo parlare con suo fratello.

Quando rivolgo la mia attenzione ad Andromeda e suo fratello, noto che con loro c'è la stessa ragazza dell'altro giorno. Quella che era con El. Sembra essere ovunque.

Si rigira una ciocca bionda tra le dita mentre continua a guardarmi mordendosi un labbro. Mi dondolo sui talloni ricambiando il suo sguardo fin quando non sento And fare la domanda: «Venite al tavolo con noi?»

Ed è così che mi ritrovo addosso lo sguardo confuso di Noah che ci vede raggiungere il tavolo insieme ai due.

Quando arriviamo ai divanetti, mi vado a sedere al mio solito posto, sulla solita poltrona senza curarmi di tutto il casino che fanno mentre si salutano, e non appena Noah annuncia di andare a prendere da bere gli urlo dietro di prendermi un amaro.

Cassie non smette di guardarmi e forse la cosa mi piace. Ho trovato la preda di stasera se la biondina non rompe troppo le palle.

A distrarci dal nostro scambio continuo di sguardi lascivi è l'arrivo di Josh, Phebe ed Elijah. Quest'ultimo prova ad avvicinarsi per salutarmi un po' più calorosamente, ma capisce subito che non attacca.

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora