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Capitolo diciassette di Difficult.

Capitolo diciassette di Difficult

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La mattina successiva.

Stefanie dorme ancora quando sento i passi nel corridoio di Noah ed Andromeda.

Quando sento la serratura scattare, mi alzo subito in piedi andandogli incontro, senza lasciargli il tempo di entrare. Lo trascino fuori con me chiudendomi la porta alle spalle, lasciando Andromeda al suo interno con la biondina.

«Che cazzo ti prende?» mi strattona il braccio spingendomi via.
«Niki, è venuta ieri sera alla festa proprio mentre stavo per andarmene con Stefanie. Ho provato ad ignorarla ma mi ha seguito e non mi ha lasciato via di scampo finché non le ho dato modo di parlare»

«E che cazzo vuole ora? Non le sono bastati tutti i casini in cui ci ha già messo?»
Sento il mio sguardo farsi più cupo involontariamente. Non riesco proprio a controllarlo. Decido però di non rispondere alla sua affermazione.

Non mi piace quando mi ricordano che razza di persona è Niki, e Noah lo sa bene.

«Cosa ti ha detto?» chiede cambiando argomento.
«Brokenbone vuole parlare con Martin. Le ho detto che ormai lui non è più in città dopo il loro accordo, ma lui le ha detto di riferire che è arrivato il momento di tornare, definitivamente. Sai questo che vuol dire?»

E so perfettamente che a quella domanda non serve una risposta. Noah sa perfettamente di cosa parlo. Il loro patto lo conosciamo tutti.

Annuisce e, senza dire una parola estrae il telefono dal giubbotto mentre ci incamminiamo insieme lungo il corridoio, verso il piano di sotto.

So perfettamente che sta chiamando il capo, inutile chiedere.
Lui ci mette poco a rispondere e non perde tempo in chiacchiere.
Sento ben poco dal telefono, ma riesco ad intuire tutte le sue domande attraverso le risposte di Noah.

«Martin non ne ho idea, ti sto riferendo quello che hanno detto. Non ci sto capendo nulla di questa situazione e ho il netto sentore che non mi stiate dicendo tutto. Finché non né saprò di più non posso dirti un cazzo»

Beh, effettivamente Noah ed Elijah sono all'oscuro di molte cose, ma non è così grave come pensano.

Usciamo dal dormitorio e vengo subito inondato dall'aria fresca. Il silenzio attorno a noi mi permette anche di sentire le ultime parole dettate da Martin.

«Stasera ci vediamo. Di a Vlad che sarò nel nostro appartamento e di lasciarmi le chiavi dove sa lui. Avvisa Elijah, agli altri ci penso io. Ti manderò l'ora, non tardate.» la telefonata viene interrotta in quel momento esatto.

Senza posare il telefono, Noah fa partire subito la chiamata con Elijah che ne approfitta per chiedere qualcosa su Andromeda.

Quando mette giù mi rivolge subito la parola.
«Andiamo a mettere le chiavi in quella cassetta e poi torniamo» esclama.

IMPOSSIBLE: I can't love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora