Lauren's p.o.v
Completamente distrutta, la testa mi girava e i miei occhi non ne volevano sapere di aprirsi, non sapevo nemmeno che ore fossero, ma sicuramente ero in ritardo, di nuovo.
"Lauren!" Infatti, la voce di mia mamma mi risvegliò completamente, facendomi aprire gli occhi e scontrare con la forte luce mattutina.
"Ugh"Non avevo chiuso occhio quella notte, mi rigiravo nel letto nella speranza di trovare una posizione abbastanza comoda dal farmi addormentare, ma per mia sfortuna quando ne trovai una, era già arrivata l'ora di alzarsi.
Quella mattina mia mamma mi accompagnò a scuola, aveva il turno pomeridiano, questo voleva dire che toccava a me coprirla nel turno serale, quel pensiero si aggiunse alle tante altre cose che potevano andare storte quel giorno.
Ero sicura che stare a scuola non avrebbe aiutato la mia situazione, circondata da figli di famiglie prestigiose che sicuramente erano venuti a conoscenza del litigio con Mendes, per non parlare ovviamente della presenza di quest'ultimo, proprio nella mia classe.
Sospirai, cercando di eliminare dalla mente tutti quei pensieri negativi, al contrario, mi concentrai in qualcosa di più tranquillo, come il rumore dell'acqua del laghetto, era una giornata soleggiata, il clima sarebbe cambiato da lì a breve così ne approfittai per godermi quegli ultimi raggi caldi.
"Ei" Normani arrivò al mio fianco con una faccia stanca, e non potevo non sentirmi in colpa vedendola in quel modo.
"Ei" Risposi con calma, facendole cenno di iniziare ad entrare a scuola.
"Nemmeno tu hai dormito?" Conoscevo già la risposta, ma non sapevo che altro dirle in quel momento.
"Si, ma non preoccuparti per me"
"Lo faccio, sono un'idiota e mi dispiace di averti coinvolta"
"Sarai pure un'idiota ma sono la tua migliore amica, questo fa anche di me un'idiota" Ridemmo entrambe alla sua battuta, abbracciandoci brevemente prima di entrare dalle porte di vetro e iniziare quella giornata.Come già detto non mi aspettavo granché, al contrario ero consapevole del fatto che sarebbe andata male, ma quello che non mi aspettavo era di ritrovare Mendes davanti alla porta della classe, lo sguardo dritto nel mio mentre aspettava un altro mio passo.
"Che cosa vuoi?" Fu Normani a parlare per prima, mettendosi quasi davanti a me, la scena vista dal fuori era abbastanza comica, il
problema era che la stavo vivendo in prima persona.
"Parlare con la tua amichetta, non posso?" Le rispose ironicamente, facendomi avanzare di qualche passo.
"Non abbiamo niente di cui parlare"
"Oh invece si, solo perché mio padre non ha voluto denunciarti, non significa che te la sei scampata"
Sul suo naso era presente un cerotto abbastanza evidente, che rendeva difficile il mio rimanere seria davanti a lui.
"Quindi cosa vuoi fare? Picchiarmi?"
"No, voglio che ti allontani da Camila" In quel momento non riuscii più a trattenermi e scoppiai a ridere.
"Stai scherzando? Lei non c'entra con tutto questo" Ero davvero confusa dal suo atteggiamento, poi lo vidi avvicinarsi lentamente, facendomi irrigidire all'istante.
"Stai attenta Jauregui, oggi è prevista una perquisizione..." Non disse nient'altro, entrò in classe lasciandomi al fianco di Normani, perquisizione...
"Cazzo" Esclamai correndo verso il mio armadietto, speravo davvero che non lo avesse fatto:
"Cosa c'è?" Normani mi aveva raggiunto subito dopo, mi guardava preoccupata, poi, quando lo sportello dell'armadietto si aprii, entrambe rimanemmo a bocca aperta.
"Lauren ma che diamine!"
"Shh, non urlare" Presi la piccola bustina di polvere bianca e corsi il più velocemente possibile nel bagno, facendo attenzione a non farmi vedere dagli ultimi studenti presenti nei corridoi.
"L'ha messa lui?"
"Si, vuole incastrarmi cazzo"
"Aspetta non puoi buttarla, dalla a me"
"Stai scherzando? ci sarà una perquisizione devo buttarla" La gettai, tirando lo sciacquone e sperando che il tutto scomparisse in fretta.
"Io lo ammazzo" Dissi passandomi una mano tra i capelli.
"Come ha fatto a portarla qui?"
"Non lo so e non mi interessa, andiamo in classe" Uscii dal bagno sospirando, il cuore mi batteva all'impazzata e la testa iniziava a girarmi."Kordei, Jauregui, in ritardo"
"Ci scusi, c'era fila in bagno" Normani cercò di sembrare convincente, tenendosi addirittura la pancia e fingendosi dolorante.
"Che sia l'ultima volta" Entrambe annuimmo al prof d'inglese, sedendoci nell'unico banco libero.
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Elite (camren ita)
FanfictionSpagna, tre ragazzi vengono scelti casualmente per frequentare il college più prestigioso della città. Tra questi c'è Lauren Jauregui, una ragazza umile, che a Las Encinas non incontrerà solo libri di testo e insegnanti severi, dovrà fare i conti c...