Capitolo 30

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Camila's p.o.v
Lo sguardo ammaliato di Lauren mi riempiva di gioia, vederla così felice e stupita di trovarsi in un ambiente del genere mi scaldava il cuore.
La casa di Dinah era indubbiamente bellissima, tanto che i miei genitori si erano messi all'opera per cercarne una simile da usare durante l'inverno, anche se io lo reputavo solamente un capriccio di mio padre.

Osservavo la corvina mentre piegava delicatamente i suoi vestiti, riponendoli nel cassetto dell'armadio, avevamo appena finito di fare colazione e Lauren mi aveva proposto di sistemare insieme le nostre cose.
"Ti lascio questi due cassetti va bene?" Si girò verso di me, beccandomi con le mani nel sacco.
"Ehm si, va benissimo"
"Mi stavi osservando?" Mi provocò con un sorrisetto, per poi tornare a fare quello che stava facendo.
"Si, non sentivi i miei occhi addosso?" Scherzai, mantenendo provocatorio il tono della convenzione.
"Li sento sempre, mi piace quando mi guardi" Mi rispose con più serietà.
"E a me piace guardarti" Mi spostai sul bordo del letto più vicino a lei, mettendole le mani sulle spalle per premere leggermente sui suoi muscoli.
"Vuoi una mano con i vestiti" Le sussurrai, baciandole il collo, dato che la sua posizione inginocchiata mi permetteva di farlo.
"No tranquilla ho quasi finito, non ho portato tante cose, sono solo tre giorni" Sorrisi annuendole, ricordandomi invece cosa avevo messo io nella mia valigia.
"Ammiro la tua capacità di scegliere cosa portare, dovresti vedere quanto ci ho messo per fare la valigia" Scherzai, facendola ridere sonoramente.
"Fammi vedere" Si girò dopo aver riposto l'ultimo paio di calze, per poi mettere la mia valigia sul letto e aprirla.
"Camila..." Esclamò con uno sguardo divertito nel vedere la quantità di vestiti che ci avevo messo.
"Ei, sono indecisa su cosa mettere ok?"
"Avresti potuto farti prestare un sacco dell'immondizia e saresti stata bella comunque" Commentò con un sorriso, sedendosi al mio fianco per vedermi ritirare tutti i miei vestiti nei cassetti sotto al suo.
"Ti piace la casa?" Le domandai curiosa, anche se in parte conoscevo già la risposta.
"Mi piace si, ma mi piace di più che ci sia tu" Sentii le sue mani accarezzarmi dolcemente il collo e mi ritrovai istintivamente ad arrossire, non ero mai stata una fan di parole sdolcinate, ero sempre stata più una persona fisica, ma con Lauren tutto era diverso e lei era il perfetto mix tra contatto fisico e parole dolci.
"Così romantica Jauregui"
"Ti piaccio esattamente così" Mi disse con convinzione, facendomi girare completamente, per guardarla dal basso.
"Lo ammetto" Mi avvicinai alle sue labbra, l'idea iniziale era di lasciarle un piccolo bacio, ma il breve contatto si trasformò in qualcosa di più intenso, con la sua lingua che chiese il permesso di unirsi alla mia.
Mi stesi sopra di lei, tenendo le sue mani stese sopra la sua testa mentre approfondivo il bacio e lasciavo qualche morso sul suo labbro inferiore, il suo respiro era sconnesso proprio come il mio, mentre continuai a lasciarle dei piccoli baci sulla mandibola.
"Avete messo in-" La porta si aprì di scatto facendo sobbalzare entrambe, Dinah aveva un sorrisetto in viso, con un leggero rossore sulle guance.
"Non ti hanno insegnato a bussare Jane?" Esclamai con il respiro ancora irregolare.
"Scusate colpa mia, pensavo che queste cose le avreste lasciate a stanotte" Commentò ridendo, portando lo sguardo sulla mia valigia ancora mezza piena.
"Muovetevi a ritirare tutto, le altre vogliono fare una passeggiata nei dintorni" Ci avvisò, indietreggiando per chiudere la porta.
"Arriviamo"Le rispose velocemente Lauren, rialzandosi dal letto.
"Dai andiamo, ritireremo il resto più tardi" Mi porse la sua mano per farmi alzare dal letto, e come suo solito mi lasciò un bacio in fronte, accompagnandomi verso il piano inferiore.

"Era ora!" Esclamò Normani, sorridendoci e scambiandosi sguardi complici con Ally e Dinah.
"Cos'è tutto questo spirito d'avventura?" Domandò ironicamente Lauren, guardando la sua migliore amica.
"C'è un bel sentiero dietro alla casa, avete tempo per fare le vostre cose dopo" Normani ricevette un pizzicotto da Lauren, che sorrise comunque alla sua amica, era ancora mattina ed era un bel modo per aspettare l'ora di pranzo, quindi ci rivestimmo con i cappotti e gli anfibi, per camminare un po' nel bosco che circondava la zona.

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