Capitolo 17

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Lauren's p.o.v
"La mia camera profuma di te, e non so se questa cosa mi piace o no" Lessi velocemente il messaggio che spuntò sul display del telefono ma non risposi, mi limitai solamente a sorridere.
"Chi ti scrive?" La voce di mia madre alla mia sinistra mi fece quasi sobbalzare dallo spavento.
"Nessuno" Risposi vagamente, tornando a guardare la strada.
"Un giorno me la fai conoscere questa persona che ti fa sorridere con un messaggio eh" Annuii, ma in realtà quella frase si perse nella mia testa, che era concentrata a rispondere al messaggio della latina.
"Mi hai visto lavarmi a scuola, sicuramente ho lasciato un buon profumo" Risi da sola alla mia risposta e rimisi il telefono in tasca.

Il sole stava già tramontando dietro alle poche nuvole che si erano venute a creare, mi accorsi di quanto le nostre case distassero relativamente poco, in un quarto d'ora raggiungemmo il nostro appartamento.
"Vado a lavarmi, prepari tu la tavola?" Annuii a mia madre e la vidi scomparire nel corridoio, la casa era fin troppo silenziosa, probabilmente Chris era nella sua camera, quella di cui mi preoccupavo era Taylor.
"Taylor!" La chiamai ad alta voce.
"Cosa?" La voce proveniva dal corridoio, decisi di controllare in camera sua, la vidi stesa sul pavimento, davanti a lei c'erano i suoi pennarelli colorati, il suo quaderno era aperto, e sopra c'erano delle strane forme astratte.
"Niente, pensavo stessi combinando qualche disastro" Le dissi la verità ma lei scosse semplicemente la testa, tornando a colorare quelle strane linee e forme geometriche.
Taylor amava disegnare e colorare, io al contrario ero una frana.
Provavo a fare delle gare con lei, il giudice ovviamente era nostra madre e per qualche strano motivo finivo sempre per perdere, ma ero comunque contenta nel vedere mia sorella esultare dopo la premiazione, che consisteva in un cioccolatino.

Tornai in cucina per mettermi all'opera, tirai fuori tutti i piatti e le posate, sistemandoli sul tavolo, solitamente era una cosa che facevamo insieme, ma quella sera mi avevano lasciata da sola.
"Ho preparato il risotto" Mia madre mi raggiunse dopo poco, i capelli ancora umidi dopo la doccia e gli occhi leggermente rossi per lo shampoo.
"Allo zafferano?" Domandai, non riuscendo a contenere la mia eccitazione.
"Si" Rispose sorridendo, quando mi vide esultare, era uno dei miei piatti preferiti e lei lo cucinava proprio come piaceva a me.

Ci sedemmo tutti e quattro a tavola, Taylor iniziò a parlarci di quello che stava disegnando, che a quanto pare ritraeva una grande festa, e non solo delle linee e delle figure casuali, Chris invece era silenzioso, ultimamente mi capitava spesso di osservarlo e quasi sempre lo vedevo con la testa bassa, senza proferire parola.
"Come va a scuola?" Gli chiesi, per renderlo partecipe della conversazione, ci era tornato da poco e forse era proprio per quello che il suo stato d'animo era cambiato.
"Bene" Rispose semplicemente, facendomi alzare le sopracciglia.
"Bene?" Ripetei, lui alzò lo sguardo, mi guardò per pochi secondi per poi limitarsi ad annuire e continuare a mangiare.
"Qualcuno ti ha detto qualcosa?" Domandai, cercando di non risultare troppo invadente, ma nemmeno menefreghista.
"Il solito, ma nessuno ha parlato di quello" Mi rispose, scrollando le spalle, a quel punto incontrai lo sguardo di mia madre, che scosse la testa, facendomi segno di non continuare a forzarlo a parlare.
"Va bene, sai che quando vuoi puoi parlarne con me" Lui accennò un sorriso, e quello mi bastò, gli sorrisi e continuai a mangiare, senza domandargli altro.

La mattina dopo arrivai a scuola in anticipo, trovai solo pochi studenti seduti sulle scalinate e altri che giravano per il corridoio.
Ovviamente nessuna traccia di Normani, che sarebbe sicuramente arrivata molto più tardi.
"Lauren" Una chioma bionda mi passò davanti, mi sorrise calorosamente, come era solita fare ogni volta che ci salutavamo.
"Ally, anche tu in anticipo"
"Non riuscivo proprio a dormire stamattina" Mi rispose strofinandosi gli occhi.
"Nemmeno io, in realtà sono giorni che mi sveglio presto"
"Sarà lo stress per tutti gli esami, a proposito, come va con scienze?" Le materie scientifiche non erano il mio forte e l'esame di scienze mi stava dando del filo da torcere.
"Vedrò di trovare qualcuno per ripassare l'ultimo argomento" Risposi vagamente, perché quel qualcuno lo avevo già trovato, ma era da ieri che non rispondeva ai miei messaggi, il weekend era alle porte e non sapevo ancora se sarebbe venuta con me al bed and breakfast.

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