Capitolo 13

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Lauren's p.o.v
"Qualcuno ha fatto le ore piccole" Normani entrò sorridente in casa mia, guardando le occhiaie di colore porpora sotto ai miei occhi socchiusi.
"O forse qualcuno ha deciso di svegliarmi alle 9:30 di sabato mattina..." Mi tirò uno schiaffo giocoso sul braccio e si avviò tranquillamente verso il divano.
"Dobbiamo parlare Lauren" Mi preoccupai quando vidi il suo sguardo farsi più serio, quando Normani si comportava così non era mai un buon segno.
"È successo qualcosa?" Le domandai, sedendomi di fianco a lei per guardarla meglio.
Non avevo ancora detto nulla a Normani, non le avevo parlato nei dettagli di quello che avevo visto alla diga, ne delle discussioni che avevo origliato alla festa dei Mendes, non che non mi fidassi di lei, ma prima volevo indagare senza coinvolgerla troppo.
"Si, chi c'è in casa?" Alzai le sopracciglia a quella domanda, ma il suo sguardo neutro non cambiò di una virgola quindi decisi di risponderle.
"Taylor sta dormendo, mia madre e Chris sono fuori" Le dissi sinceramente.
"Perfetto" Prese un respiro profondo e iniziò a parlare:
"So che non ti piace parlare di questo ma ho bisogno di spiegarti l'intera situazione" Le annuii, assumendo una posizione rigida.
"Ieri, mentre lavoravi dai Mendes, mi ha chiamato una persona che conosco, insomma, anche lui vendeva nella nostra scuola" Tagliò corto, aspettando una mia reazione che non arrivò.
"Questa persona non lavora da sola, è solo l'ultima pedina di una scacchiera molto più grande"
"Mi stai confondendo" Dissi strofinandomi gli occhi.
"Non ho finito, il problema è quello che mi ha detto. Nella zona in cui vende, la diga, ha iniziato a vedere altre persone, e ha fatto delle foto, mi ha chiesto se conoscessi quelle persone"  Mi si fermò il respiro in gola, e Normani sembrò notarlo.
"Ti farò vedere solo una foto" In pochi secondi mi mostrò lo schermo del suo telefono, non ci volle molto per riconoscere le persone sullo schermo: Mahone e Chris.
Non dissi nulla, guardai velocemente la foto ed alzai subito lo sguardo sugli occhi di Normani.
"Tu lo sapevi" Mi disse, mettendo via il telefono.
"Si" Risposi sincera, non aveva senso mentirle, non ora che la questione stava diventando più grande e pericolosa.
"Cazzo Lauren perché non me lo hai detto, hai la minima idea di quello che potrebbe succedere?"
"Quel giorno ero lì" Le rivelai, facendole scuotere la testa.
"Ascolta, non possiamo fare finta di niente, se Chris accetta qualsiasi tipo di incarico per Mahone...potrebbero prenderlo e fargli chissà cosa, solo per mandare un avvertimento ad Austin"
"Io...non so nemmeno cos'ha in mente" Mi misi la testa tra le mani per cercare di calmarmi.
"Austin ha occupato un territorio che non è il suo, può avere quanti soldi vuole ma quelli servono a poco quando si tratta di quella gente" Mi spiegò Normani, mettendomi una mano sulla schiena per confortarmi.
"Devo parlargli" Sbottai, alzandomi in piedi.
"Se vuoi posso aspettare qui" Le annuii, forse avrebbe preso più seriamente la cosa se avesse visto anche Normani insieme a me.

Cercai di tranquillizzarmi risedendomi sul divano, i minuti sembravano non passare mai ma finalmente, dopo un'ora sentimmo la porta di casa aprirsi, Chris entrò per primo, tenendo lo zaino su una sola spalla, ci salutò velocemente per poi dirigersi velocemente in camera sua.
"Oh Normani, rimani a mangiare con noi?" Mia madre le sorrise dolcemente
"Si, ma ora andiamo a fare un giro" Risposi io per la mia migliore amica, mi diressi verso le camere ed entrai in quella di mio fratello, senza preoccuparmi di bussare.
"Cosa vuoi?" Disse svogliato.
"Vieni con me"
"Perché dovrei?"
"Se non vuoi dire tutto quello che stai facendo di nascosto, davanti alla mamma, ti consiglio di uscire" Lui rimase fermo, chiuse i pugni e si alzò lentamente dalla sua sedia, era visibilmente spaventato e quasi lo guidai fuori nel corridoio, fino in salotto.
"Torniamo tra poco"

Uscimmo tutti e tre, camminavamo in silenzio verso il parco vicino casa, dove a quest'ora era difficile trovare qualcuno, Normani mi lanciava delle occhiate mentre il mio sguardo era rigido, fisso sui miei passi.
"Cosa ci facciamo qui?" Tutto d'un tratto Chris si fermò, sbuffando e rifiutandosi di andare avanti.
"So tutto" Dissi, facendola quasi sembrare una frase da film.
"Tutto?"
"Finiscila di fare l'innocente, ti ho visto con Austin Mahone, vuoi dirmi che cazzo ti passa per la testa?" Gli urlai contro, lui aprì la bocca per parlare, ma non uscì nessun suono, come previsto aveva sottovalutato la cosa.
"Ora mi spiegherai tutto, perché non hai idea di quello che rischi" Lo guardai, aspettandomi qualche risposta arrogante, invece si sedette semplicemente su un muretto, giocando con i lacci delle sue scarpe.
"Io non c'entro nulla" Disse dopo un po', alternando lo sguardo tra me e la mia migliore amica.
"Che cosa ci facevi alla diga?" Questa volta fu Normani a parlare, con un tono cauto.
"Lui ci ha chiesto di incontrarlo lì, il mio amico mi ha chiesto di accompagnarlo, Mahone ci ha detto che ora ci rivolgeremo solo a lui per comprarla" Ci spiegò, facendo quasi un elenco di quello che era successo, poi continuò:
"Da quello che so Mahone e un suo amico hanno iniziato a vendere droga per soldi, è strano dato che loro di soldi ne hanno già molti, ma non mi sono fatto domande" Era strano si, soprattutto perché ora c'era un'altra persona coinvolta.
"Ascolta Chris, ho bisogno di vederti lontano da lui e da questo giro, Mahone è solamente una piccolissima parte di quello che puoi trovare, per favore non contattarlo più" Mio fratello sembrava titubante, rimaneva immobile a guardarmi negli occhi ma alla fine sospirò, annuendomi.
"E voi cosa farete?" Chiese ad entrambe.
"Per adesso nulla, è meglio stargli lontane" Gli spiegò Normani, cercando appoggio nel mio sguardo.
"Esatto, possiamo tornare a casa" Lo aiutai a scendere e insieme camminammo sulla strada del ritorno, in un silenzio che non aveva niente a che fare con quello precedente, era un silenzio più consapevole, avevamo delle risposte, ora stava a noi decidere che cosa farcene.

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